Lecco: 7 esuberi per la Unicalce Spa, su 120 lavoratori. Riorganizzazione interna

Uno dei siti di produzione a Lecco
(foto tratta dal sito dell'azienda)
(foto tratta dal sito dell'azienda)
Gli altri 18 sono suddivisi nelle sedi della bergamasca, a Cuneo e Terni.
"La procedura di mobilità è stata aperta per 38 persone, poi scese a 25 a seguito del confronto con l'azienda" ha spiegato Cantatore, che ha partecipato ad un recente incontro a Bologna sul futuro del gruppo. "Si tratta di una realtà industriale strutturata, che ha accusato meno le conseguenze della crisi perché il suo prodotto è indirizzato principalmente all'industria siderurgica. Oggi è una Spa con una compartecipazione belga". Sono inoltre in corso importanti investimenti. "La sede di Maggianico si sta dotando di un impianto a biomasse, che avrà benefici anche dal punto di vista dell'impatto ambientale. Gli esuberi sono costituiti da persone avviate verso la pensione, nell'assemblea in programma coi lavoratori il 9 aprile sottoporremo loro un accordo che prevede l'attivazione della procedura con strumenti di incentivazione utili per arrivare a fine carriera. L'attivazione di piani industriali riguardano un rilancio dell'attività, non una sua ristrutturazione, e implicano operazioni di investimento e riqualificazione del personale esistente. Non si limita dunque alla procedura di mobilità ma l'organizzazione in virtù di nuovi impianti tecnologici potrebbe portare a ulteriori assunzioni specifiche per alcune attività di produzione".
L'azienda a Lecco lavora a ciclo continuo e la riorganizzazione consentirà di ottimizzare i costi e investire. Il monitoraggio da parte dei sindacati è costante.