Frigerio (IV): sull'Irpef a Lecco (e in Regione)

Colpiscono  i manifesti comparsi in città sull’addizionale Irpef, e anche se chiaramente esprimono un concetto parziale e provocatorio, se non altro richiamano l’attenzione su un’imposta spesso trascurata e sottovalutata.
Per  trasparenza e chiarezza  è bene ricordare  però che  l’addizionale Irpef non è solo una imposta comunale, ma anche una imposta regionale.
Nel controllare la loro busta paga i contribuenti possono accorgersi di quanto  sia la differenza  tra le due aliquote e di quanto incidono sul netto retribuito.
La  Regione  infatti applica un’aliquota mediamente doppia rispetto alle addizionali comunali e senza prevedere una quota esente,  tanto che i possessori di reddito fino a 15.000 euro pagano l’1.23% (mentre a Lecco sono esenti fino a 16.000).
Es. uno stipendio medio di Eur. 28.000 paga Eur. 390 di Irpef Regionale e Eur. 104 di Irpef Comunale.
Ciò farebbe supporre una migliore qualità dei servizi regionali, rispetto ai servizi comunali che l’ addizionale Irpef contribuisce a sostenere.
E invece da una parte tempi biblici per esami, visite, scarsità di personale sanitario, code ai Pronto Soccorso e quotidiani e insopportabili disservizi nei trasporti.
Mentre dall’altra i comuni devono garantire servizi culturali, sportivi, asili nido, scuole, manutenzioni, verde, sostegni sociali, ecc.

Riteniamo da sempre impegnative e responsabilizzanti le decisioni pubbliche da assumere sia sulle spese da affrontare ma soprattutto sui mezzi per reperire le risorse.
Risorse  che devono assicurare la quadratura del bilancio  e  devono permettere di far fronte ai bisogni della città in una logica prioritaria e di equità
Ma pur comprendendo queste esigenze, non possiamo accontentarci di generici “aumentiamo l’Irpef per non lasciare indietro nessuno”, o di “siamo contenti di pagare se serve ad aiutare”, né possiamo condividere la mancanza di una maggiore progressività nel modulare l’imposta come previsto dall’art. 53 della Costituzione.
Così come non riusciamo a comprendere che non  si presenti nemmeno un emendamento sul Bilancio Preventivo.
Ci permettiamo un suggerimento alle opposizioni e alla maggioranza.
All’una meno manifesti e più proposte, all’altra meno social e più coerenza e concretezza.


Andrea Frigerio
Coordinatore Italia Viva
Città di Lecco
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