C’è uno strano pacchetto che viaggia in rete ma non è uno sciroppo è un kit con sostanze per sopprimere o sopprimersi

Enrico Magni
Uno strano pacchetto proveniente dal Canada sta girando anche in questa lontana provincia del globo; non è un nuovo sciroppo d’acero utile per qualsiasi infiammazione intestinale, muscolo tensiva, cefalgica: gli indiani irochesi lo scoprirono come sostanza nutriente e calorica. Lo sciroppo è come l’acqua santa, oltre che per i dolci va bene per tutto. Lo sciroppo d’acero in Canada lo si trova in ogni angolo, come gli orsi, anche nelle povere e abbandonate riserve indiane e lo si acquista in qualsiasi foresteria.

No, il pacchetto non contiene il nuovo sciroppo d’acero per dimagrire, è un kit che contiene una sostanza diffusa nel mondo alimentare, che, così confezionata, è usata come prontuario per sopprimersi o sopprimere: proviene dal Canada ed è stata acquistata su un sito internet e spedita agli acquirenti. In un paio di giorni il pacchetto, come se fosse una scatola di colori o cioccolatini canadesi, è stato recapitato alle persone interessate: semplice, facile, veloce. E’ la dimensione della globalizzazione, della rete e del mercato. Un prodotto di questa natura, come altri prodotti illeciti e discutibili, viaggia da un continente all’altro senza difficoltà. E’, più o meno, quello che succede per la droga. La droga non viaggia solo per nave, terra, aria ma attraverso internet. Nella rete c’è di tutto, ci sono siti coperti, nascosti, ma accessibili.

La rete però è lo specchio riflesso della realtà. Tutto questo evidenzia quanto sia fondamentale la sicurezza cyberspaziale. La sicurezza cyber va potenziata, non solo per le truffe economiche, finanziarie, militari, terroristiche, ma, prima di tutto, per tutelare i cittadini: troppo materiale illegale circola nel virtuale. Il virtuale è il luogo della transazione della domanda/offerta di qualsiasi genere di prodotto, dalla vendita degli organi, alla prostituzione, alla pedofilia e tanto altro.

Il kit in questione spalanca una dimensione che spaventa, che evidenzia un bisogno dell’individuo che si scontra con il limite e non c’entra il dolore, la sofferenza fisica, la malattia, i centri di accudimento della fine vita.

Prima di tutto va distinto il produttore dall’acquirente. Il produttore è un predatore, truffatore, un manipolatore, insomma uno che delinque, quindi va considerato come attore di un delitto e processato.

L’acquirente invece va compreso. Compreso è il participio passato del verbo comprendere: ’prendere insieme’, o ‘prendere in un uno’.  E’ necessario prendere insieme l’atto, la richiesta, la fantasia, il desiderio: è possibile cogliere l’uno nell’Altro. La cosa interroga la dimensione del limite del singolo sé e di ogni individuo. Ci sono molti modi di togliersi la vita e fanno ormai parte della quotidianità.

Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), pubblicate ad aprile 2019 nel rapporto “World health statistics 2019: monitoring health for the SDGs, sustainable development goals”, tra il 2000 e il 2016, in tutto il mondo, i tassi grezzi di mortalità per suicidio sono diminuiti del 16% negli uomini e del 20% nelle donne. In Italia si registrano ogni anno circa 4000 morti per suicidio. Secondo i dati ISTAT della “Indagine sulle cause di morte”, nel 2016 (ultimo anno per il quale i dati sono adesso disponibili) nel nostro Paese si sono tolte la vita 3780 persone. Il 78,8% dei morti per suicidio sono uomini. Il tasso (grezzo) di mortalità per suicidio per gli uomini è stato pari a 11,8 per 100.000 abitanti mentre per le donne a 3,0 per 100.000. I tassi di mortalità per suicidio sono più elevati nel Nord Italia e, in particolare per gli uomini, nel nelle Regioni del Nord-Est. Sia per gli uomini che per le donne i valori più bassi del tasso di suicidio si registrano nelle Regioni del Sud-Italia. I tassi di suicidio tra gli uomini sono inoltre inversamente proporzionali alla densità di popolazione, verosimilmente in quanto gli uomini sono più vulnerabili a fattori sociali ed economici avversi associati a una minore densità di popolazione.

Sempre secondo l’Istat, nel 2021 in Italia sono 220 mila i ragazzi tra i 14 e i 19 insoddisfatti della propria vita.

Il kit è un segnale profondo che qualcosa turba il sistema sociale e non solo nel suo insieme. Negli Stati Uniti la solitudine uccide. A lanciare l'allarme è Vivek Murthy, in quella che ha dichiarato una nuova epidemia a livello di salute pubblica, di cui è responsabile come 'U.S. ‘surgeon general', cioé responsabile della Sanità nel governo federale. La solitudine può infatti rivelarsi mortale come il vizio del fumo e può aumentare il rischio di morte prematura del 30%.
Dr. Enrico Magni
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