Lecco: l'assessore regionale all'istruzione Tironi incontra mondo della scuola e imprese
Visita lecchese dell'assessore regionale a istruzione, formazione e lavoro Simona Tironi, accompagnata dal consigliere regionale lecchese nominato poi sottosegretario all'autonomia Mauro Piazza.
L'assessore regionale a istruzione, formazione e lavoro Simona Tironi
Tironi ha visitato l'istituto Badoni e l'istituto Fiocchi per poi partecipare alla sede regionale lecchese di corso Promessi sposi a un incontro con i rappresentanti del mondo imprenditoriale e dell'istruzione del territorio, con il dirigente scolastico provinciale Adamo Castelnuovo, nonché con la presidente dell'amministrazione provinciale Alessandra Hofmann e con il collega delegato Carlo Malugani che ha riepilogato gli interventi messi in cantiere per favorire il rapporto tra mondo del lavoro e mondo dell'istruzione, sottolineando come resti alto il divario tra ricerca di personale qualificato e diplomati già pronti a ricoprire i posti vacanti nelle aziende. Pur in un territorio il livello di disoccupazione si attesta sul 2,9%, una cifra cioè che può essere ritenuta fisiologica.
«L'obiettivo - ha detto Tironi - è quello di raddoppiare il numero di corso e il numero dei ragazzi iscritti. Non soltanto investendo, ma creando un legame più forte con le imprese. Perché bisogna portare il mondo del lavoro all'interno delle scuole e abbiamo bisogno di imprenditori e di professori che ci credano. E occorre investire non solo su materie che servono all'impresa oggi, bensì su quelle che serviranno fra quattro o cinque anni. Bisogna quindi essere in grado di anticipare le richieste del prossimo futuro».
Promessi anche interventi per la formazione continua, che perduri anche dopo l'inserimento in azienda e segua costantemente i lavoratori «perché la formazione non termina alla conclusione del percorso scolastico. Annunciate inoltre misure rivolte alle aziende e per il recupero di quei giovani che hanno abbandonato gli studi.
Infine, sarà messo in cantiere un piano di alfabetizzazione digitale del costo di 19 milioni di euro rivolto a 350mila cittadini lombardi tra i 16 e i 74 anni per diffondere le conoscenze informatiche così da facilitare il ricorso agli strumenti digitali, come lo spid, per l'accesso ai siti istituzionali. E infine, attenzione anche all'inserimento dei disabili.
Infine, sarà messo in cantiere un piano di alfabetizzazione digitale del costo di 19 milioni di euro rivolto a 350mila cittadini lombardi tra i 16 e i 74 anni per diffondere le conoscenze informatiche così da facilitare il ricorso agli strumenti digitali, come lo spid, per l'accesso ai siti istituzionali. E infine, attenzione anche all'inserimento dei disabili.
«Ragione - ha chiosato Piazza - che spiega perché chiediamo l'autonomia regionale».
D.C.