Lecco: due uomini, una 'belly mommy' e due gemellini. I 'papáperscelta' raccontano la loro famiglia
Diventare genitori è una delle decisioni più toste (e belle) da prendere della vita. Ed avere la libertà di diventarlo è fondamentale. È questo il credo che Christian e Carlo, i “papáperscelta” con oltre 300k followers su Instagram, hanno testimoniato martedì sera alla presentazione del loro libro “Quattro uomini e una stella”. L’incontro con la coppia si è tenuto al ristorante Fiore nell’ambito del cartellone di eventi promossi dal collettivo del Lecco Pride e dall’associazione “Renzo e Lucio LGBT+ diritti”, in vista della grande parata dal 10 giugno.
Christian e Carlo
La scelta di Fiore quale location per la chiacchierata non è stata casuale, ha spiegato Mauro Pirovano di Renzo e Lucio. Si è puntato infatti su un locale che ha una certa valenza a livello di difesa dei diritti e delle libertà di ognuno, improntato sulla legalità e l’inclusione di tutti gli individui.Una famiglia tutta al maschile quella composta da papà Christian, papà Carlo e dai loro gemellini Julian e Sebastian, con l’aggiunta di Krista, la loro “belly mommy” che, grazie al suo altruismo, ha reso possibile la nascita di questa famiglia arcobaleno.
“Quattro uomini e una stella” parla proprio della storia di questo nucleo, fin dal principio, nato su un campo sabbioso di beach volley e poi piano piano costruito, non senza difficoltà, grazie anche ad un intervento di GPA (gestazione per altri) avvenuto negli Stati Uniti.
La copertina del volume
“Gli Stati Uniti sono un Paese molto diverso dal nostro” cracconta Carlo. “Ci è capitato varie volte di essere a spasso con i bambini nel passeggino ed era assolutamente normale essere fermati da persone che ci facevano i complimenti, dando per scontato che fossero i nostri figli. Qui in Italia è impensabile, ci fermano per chiederci se abbiamo lasciato le mogli a casa, chiedendoci se siamo fratelli e complimentandosi con noi del fatto che “aiutiamo le mamme”.Da qui la fatidica domanda di una persona del pubblico: “ma allora perché non siete rimasti in America?”
La risposta è stata tanto semplice quanto disarmante: “perché noi amiamo questo Paese, gli apparteniamo. Se dovessimo decidere di andarcene dovrebbe essere una scelta solo nostra, perché siamo noi due a volerlo e non perché c’è una subcultura che ce lo impone”.
Parlano poi del rapporto che continuano a mantenere con Krista, dei frequenti viaggi negli States per mantenere vivo questo legame, della sensazione di famiglia ogni volta che tornano perché anche se non c’è un vincolo di sangue, esiste tra loro qualcosa che è molto più di questo: il fatto di essersi scelti per portare avanti un progetto familiare che ha creato una delle cose più belle che possono esistere nel mondo, la generazione della vita. Questa relazione così profonda e vera con la loro “belly mommy” li aiuta a raccontare con estrema trasparenza ai due bambini - che oggi hanno 5 anni - qual è la loro storia e come sono venuti al mondo senza storielle e sotterfugi. La semplicità con cui i piccoli assimilano tutto, considerandolo assolutamente normale, senza paura o vergogna è la prova che la chiarezza e la sincerità sono sempre la via migliore.
Oltretutto i bambini frequentano una scuola internazionale, dove si respira un’aria diversa e sicuramente più liberale, tanto che è stato proprio un loro amichetto ad informarli dell’esistenza di un cartone animato in cui il protagonista ha due papà, “proprio come voi”.
La serata si è conclusa con un boato del pubblico che ha fatto tremare i muri, ripreso in diretta sui canali social dei “papàperscelta”, un boato sarà ancor più forte nell’accoglierli, come ospiti d’onore, sul palco del Lecco Pride il prossimo 10 giugno.
Giulia Franzolini