PAROLE CHE PARLANO/129

Schiappa

Questo termine possiede diversi significati, anche se il più usato è quello di incapace, inadeguato. Un buon vocabolario ci comunica però l'esistenza del verbo schiappare, assolutamente desueto, con l'accezione di rompere la legna e di schiappa, scheggia di legno. L'etimologia, in effetti, è incerta e non è detto che sia la stessa per i diversi significati di schiappa, tuttavia si potrebbe chiedere al dialetto milanese come viene chiamato lo spaccalegna. La risposta sarebbe s'ceppalègna (vun che, in cità, el fà el mester de tajà la legna de brusà ciapada di bosch in toch pussee piccoi), da cui è facile far derivare le schiappe, cioè le schegge che saltano di qua e di là quando l'ascia colpisce il ceppo (il termine milanese è arrivato in Toscana dove si è trasformato in schiappalegna). Ovviamente, non possiamo definire quello dello s'ceppalègna come un mestiere di precisione, per il quale siano necessari particolari abilità e professionalità. Ecco, allora, che chi si improvvisa scrittore o musicista oppure calciatore o tennista e altro ancora, senza possedere molta destrezza, con un pizzico di ironia, o di autoironia, può definirsi una schiappa. Sempre meglio che essere qualificati maldestri, inetti o incompetenti.


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Rubrica a cura di Dino Ticli
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