L'ASST di Lecco 'batte tutti': è la prima ad aver installato uno dei nuovi acceleratori lineari finanziati dal PNRR

Nella sola provincia di Lecco, circa 20 mila persone hanno una “storia di tumore”. Un dato, questo, che, da solo, ben argomenta l'importanza della “macchina” già in servizio da qualche settimana (il primo paziente è stato trattato il 19 maggio), ma formalmente “inaugurata” quest'oggi all'Ospedale Manzoni.

Il nuovo acceleratore

Si tratta del primo acceleratore lineare Elekta Versa HD installato in Italia, acquistato con i fondi del PNRR. Il top di gamma in fatto di radioterapia, dal valore di oltre 1.5 milioni di euro, cui si sommano i costi per la formazioni e i complementi, sfondando dunque quota 2 milioni includendo anche l'aggiornamento del software dell'analogo apparecchio in attività dal 2019, ora di fatto “gemello” del nuovo, capace di erogare trattamenti ad alta precisione con maggiore appropriatezza di cura e meno effetti collaterali.

La TAC di centratura (installata al Manzoni due anni fa)

 

Il tutto grazie anche a sistemi di controllo della posizione e del respiro dei pazienti durate la seduta, “sensori” di cui è dotata anche la TAC di centratura di cui dispone la Struttura diretta dal dottor Carlo Soatti. Una struttura dai volumi in costante crescita, ora in grado di lavorare a pieno regime riducendo non solo le liste d'attesa ma anche il numero di sedute per singolo paziente. “Nel periodo in cui siamo rimasti con una macchina sola, per installare quella nuova, facevamo 44-46 pazienti al giorno. Oggi siamo a 59 per acceleratore” spiega il Direttore, ricordando come nel 2022 siano stati complessivamente trattati 860 pazienti, contro i 690 del 2018. “Essendo diventati più precisi, possiamo permetterci anche di diminuire le dosi” aggiunge ancora, elevando ad esempio il tumore alla mammella: dalle 32 sedute di un tempo, si è arrivati a 15-20, con la possibilità, addirittura, per pazienti che vengono da particolarmente lontano o con caratteristiche particolari, di concentrare il trattamento in 5 applicazioni nell'arco di una settimana, con tutte le conseguenze del caso anche in termini di organizzazione dei famigliari o comunque di chi accompagna la persona.

Il dr. Carlo Soatti

Il dr. Antonio Ardizzoia

“La nuova macchina, poi, ci consentirà di eseguire a Lecco trattamenti che, fino ad ora, delegavamo ad altre strutture, dal San Raffaele all'Humanitas” sottolinea ancora Soatti, ben conscio di come l'evoluzione tecnologica sia essenziale per innalzare il livello della cura e aprire nuovi scenari. “7 malati su 10 avranno bisogno di radioterapia nel loro percorso oncologico. Oggi stiamo facendo terapie che non pensavamo nemmeno di poter fare”.

Un concetto ripreso e rimarcato anche dal Direttore del Dipartimento Oncologico Antonio Ardizzoia. “Grazie ad una serie di miglioramenti – dalla prevenzione alla diagnostica, oltre alle nuove terapie e all'innalzamento del livello tecnologico – la possibilità di cura dei tumori è significativamente migliorata come anche evidenziato nell'ultimo congresso mondiale ASCO di Chicago. Per noi un nuovo acceleratore non è solo una innovazione tecnologica, è un miglioramento pratico di quello che possiamo fare i nostri malati”.

Paolo Favini

Soddisfatto il Direttore Generale dell'ASST di Lecco Paolo Favini, che ha parlato dell'Elekta Versa HD come dell'ennesima eccellenza di cui si è dotata la sua Azienda, riuscendo altresì a mettere a terra velocemente il nuovo macchinario finanziato dall'Unione europea, attraverso il PNRR e dunque attraverso risorse oggi essenziali “per migliorare prestazioni che il Lombardia sono già di discreto livello”.
18 miliardi il pacchetto di risorse complessivamente spettanti al territorio lombardo, di cui 2.6 con la Regione quale ente attuatore, con la sanità a cubare da sola investimenti da realizzare per ben un miliardo, secondo i dati forniti, direttamente al Manzoni, da Giulio Gallera, intervenuto all'inaugurazione dell'acceleratore quale Presidente della Commissione Speciale PNRR.

Ne beneficeranno in primis case di comunità e ospedali di comunità, con parte dei fondi europei poi  stanziati a copertura del programma “ospedale sicuro e sostenibile” (325 milioni sostanzialmente da spendere per la messa in sicurezza e l'adeguamento delle strutture) nonché per l'appunto per l'acquisto di macchinari (180 milioni). 18 i nuovi acceleratori lineari per i presidi lombardi (su 62 da sostituire lungo tutto lo Stivale). Con la speranza, espressa sempre da Gallera, di rendere attrattive le strutture ospedaliere della nostra Regione, in un momento di penuria di personale, anche a neo-specializzati desiderosi di lavorare disponendo della miglior strumentazione sul mercato.

Giulio Gallera

Mauro Piazza

“Con questo acceleratore dimostriamo quanto possa essere concreto il PNRR se lasciato in mano a chi è capace di spendere i fondi, come gli Enti regionali. Soldi spesi bene per i nuovi servizi innovativi per i cittadini, in maniera rapida ed efficace: una vera eccellenza, che merita di essere sottolineata” la chiosa del sottosegretario Mauro Piazza. “Un grazie particolare alla direzione strategica, ai dirigenti medici che hanno permesso di fa sì che l'intera Azienda Socio Sanitaria di Lecco sia un punto di riferimento a livello nazionale e che possa essere d'esempio”.
A.M.
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