Olginate: torrente Aspide, Pata chiede le dimissioni di Marina Calegari. I lavori 'ok'

Il consigliere di minoranza di Olginate Giuseppe Pata ha chiesto le dimissioni del "collega" di maggioranza Marina Calegari, per i lavori di riqualificazione – tuttora in corso – del torrente Aspide, promossi per la prevenzione idrogeologica del territorio duramente colpito dalle esondazioni la scorsa estate.

Giuseppe Pata e Marina Calegari

Oggetto dell’interrogazione di Pata, discussa nella serata di mercoledì 15 aprile in consiglio, sono le presunte conseguenze dei lavori sul territorio e sulla popolazione delle trote, che sono state spostate lontano dal cantiere dagli agenti del nucleo faunistico della Provincia di Lecco intervenuti sul posto.
“Le ruspe sono entrate nel torrente da Via Belvedere e passando su una strada agro-silvo-pastorale, alcuni residenti si sono lamentati di questo perché la via è stata danneggiata” ha spiegato il consigliere di minoranza. “60 trote sono state spostate utilizzando l’elettrostorditore. Gli amministratori  devono controllare come i lavori vengono eseguiti. Chiedo se state rispettate le normative per la tutela della flora e della fauna”.

L'area di intervento con le "briglie"

Il sindaco Rocco Briganti ha risposto che il nucleo faunistico provinciale è intervenuto per effettuare dei controlli, e non sono state riscontrate violazioni. “52 trote sono state rilasciate a monte del cantiere e non si constatano morie di pesci o altre problematiche all’ambiente acquatico” ha spiegato il primo cittadino leggendo la relazione di servizio prodotta dallo stesso Giuseppe Pata. “Questo progetto è stato seguito da un geologo e da tecnici, e si è svolto al di fuori del periodo di frega. Si tratta di un intervento importante, che riclassificherà la classe geologica del fiume”.
Il progetto, del costo di 107.000 euro (finanziati per 60.000 dal comune, per i restanti 47.000 dalla Comunità montana grazie a un bando regionale), prevede la riqualificazione del fondo del torrente e delle sponde, con la realizzazione di speciali “briglie” di contenimento per evitare che in caso di forti piogge le case a valle vengano raggiunte da acqua e detriti. 
“Questo intervento è stato esaminato in tre distinte commissioni: comunale, regionale e della Comunità montana” ha spiegato Marina Calegari.

Un altro tratto e il passaggio in mezzo alle case

“Rispetta tutte le norme e tiene conto delle linee guida in termini di rispetto ambientale. Per poter lavorare sul fiume le ruspe devono entrarci, l’accesso da Via Ronco Praderigo non era sufficientemente ampio ed è stata utilizzata la strada agro-silvo-pastorale da Via Belvedere. La quale non è stata danneggiata. L’obiettivo finale, e importante, è quello della prevenzione idrogeologica del territorio”.

La situazione durante le piogge della scorsa estate

Il primo cittadino ha sottolineato inoltre come negli ultimi 4 anni si siano effettuati sul torrente Aspide, che dalla collina di Consonno attraversa il paese raggiungendo l’Adda, interventi per 200.000 €. “La sicurezza dei cittadini è più importante di qualsiasi piccolo disagio che i lavori possano causare” ha spiegato Rocco Briganti. “Purtroppo nel corso degli anni intorno al torrente si è costruito molto, ma per questo inbtervento abbiamo agito bene e nulla ci è stato contestato”.
Il consigliere Giuseppe Pata si è detto insoddisfatto della risposta, segnalando che sul posto ci sono ancora diverse cose da sistemare. I lavori devono ancora concludersi.
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