Lecco: Bubacarr ricordato sulla spiaggetta. Dove oggi sono ricomparsi anche i divieti
I cartelli oggi ci sono. Ma oggi è il giorno dopo. Verrebbe davvero da pensare che c'è voluta una tragedia per vietare - con qualche A4 e del nastro - l'accesso alla "spiaggetta" che, complice l'abbassamento del Lago, si viene a creare ai piedi della statua di San Nicolò, alla Malpensata.
Un lembo "effimero" di sabbia dove soltanto 24 ore fa prendevano il sole decine di persone, molte delle quali straniere. E qualcuno faceva anche il bagno. Come Bubacarr Darboe e il connazionale che, come lui, per trovare refrigerio, ha mollato ciabatte e maglietta, per immergersi in un lago.
Dopo aver attraversato su una carretta del mare, il Mediterraneo, dalla Tunisia fino a Lampedusa, il Lario deve essere apparso loro pacifico e piatto come l'olio. Ma nel tempo di un amen, il 18enne, profugo del Gambia, dopo aver forse compiuto un passo di troppo, è andato sotto. Senza più riemergere.
