La sanità, i premi, le denunce e le domande

Paolo Trezzi
Cara Leccoonline

La denuncia pubblica del dott Piatti del caos gestionale e della carenza di personale all'ospedale di Lecco, entrambe non compensabili con la qualità e l'abnegazione del personale medico e infermieristico, è un segno, ulteriore e "dal di dentro" dei problemi della sanità pubblica e locale, che non sono e non è tanto e soprattutto quello che a Bergamo (e Brescia e Milano) un gruppo sanitario privato, ha istituito "pronti soccorso" o "ambulatori diretti" a pagamento, a 149€, ma sono quelli strutturali che la sanità pubblica non cura più con solerzia, tempestività e serenità il paziente

Oggi se non hai i soldi per pagarti gli esami, le cure, le visite in un canale privato o in libera professione, non ti curi, aumenti i rischi che la prevenzione, la celerità della diagnosi ect, invece riducono.

Questo perché mancavano medici di famiglia, perché ci sono liste di attesa di mesi e anni per decine di patologie, perché in ospedale manca personale sanitario in maniera ampia e cronica, perché si tagliano miliardi di euro alla sanità, da decenni, perché si spendono miliardi per le Case di comunità e non sulle assunzioni, sulla formazione, sui concorsi, sulla riduzione dei carichi di lavoro e degli accessi evitabili al Pronto soccorso

Il Pronto soccorso che in prima battuta è parte dell'esperienza che ha spinto il dott Piatti a scrivere per denunciare il problema, nel suo caso poi si è ampliato con il rinvio, più volte, dell'intervento chirurgico programmato, non di meno in capo a una paziente anziana e fragile, la suocera, di 86 anni

Tempo addietro, e vengo all'osservazione per cui scrivo, avevo postato direttamente tramite pec e stampa, alcune domande al Dg dr Favini dell'ospedale, che proprio entravano nel merito anche di quello che oggi il dr Piatti con più contezza e autorevolezza segnala e denuncia.
Non ultimo la carenza di personale e i tempi dei servizi.
Sulla prima non aveva risposto, rispondendo, nel secondo caso aveva risposto non rispondendo.

Tutti noi che ci siam passati, o conosciamo chi ci è passato, non solo la suocera del dott Piatti, sappiamo per esempio che in pronto soccorso in attesa di completare l'iter, si passan le ore, la giornata e questo avviene sempre troppo spesso

Da qui appunto, infine, la domanda, critica ma non tendenziosa, solo per capire.

Perché questa denuncia "dall'Interno", il dr. Piatti è in pensione dall'ospedale dal 1 novembre 2022, avviene appunto solo ora, per il caso diretto della suocera di questi giorni, e solo dal dr stesso e non è stata fatta (se come sembra è la prima) anche negli anni precedenti?
È un caso sporadico?
O, come sembra, è condizione di molti anni ormai diventata cronica fors'anche per la mancanza di denunce autorevoli?

E soprattutto come si risolve, in tempi certi e misurabili - e definitivi - questa carenza di personale, di ritardi organizzativi, di liste d'attesa lunghe e indecenti?
Quest'ultima è una nuova domanda prioritariamente al Direttore generale dr.Favini appena premiato con eccellenza dalla Regione per i risultati del nostro ospedale.
Paolo Trezzi
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