Valmadrera: in cc la relazione di SILEA. “Proseguiremo lo studio epidemiologico insieme ad ATS”.

SILEA protagonista nel consiglio comunale ieri sera a Valmadrera. Come ogni anno, in aula sono giunti i dirigenti dell’azienda per illustrare ai consiglieri la relazione sull’attività del termovalorizzatore sito proprio in città.
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Stefano Campanari, Pietro D'Alema, Francesca Rota

Il primo a prendere la parola è stato il professor Stefano Campanari, presidente del comitato tecnico – scientifico, il quale ha spiegato come tutti i controlli confermino che le emissioni dell’impianto sono ampiamente al di sotto anche dei limiti previsti dall’Autorizzazione Integrata Ambientale appena approvata. In questa lunga serie di numeri, sono stati due gli elementi che hanno attirato l’attenzione delle minoranze.
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I consiglieri leghisti Elio Bartesaghi, Sara Frusca, Alessandro Leidi

La Lega, con i consiglieri Frusca e Bartesaghi, ha chiesto i motivi per cui tra 2021 e 2022 c’è stato un aumento di tre milioni di chili di rifiuti avviati al termovalorizzatore e, soprattutto, le ragioni per cui SILEA tratta anche rifiuti provenienti da altre regioni d’Italia. “43% provincia di Lecco, 56% altre province lombarde, 1% altre regioni. Questo è il mix di rifiuti trattati da SILEA in base alla provenienza. La gestione degli scarti che arrivano da fuori regione è regolata da appositi bandi di gara a cui l’azienda partecipa. Si tratta soprattutto di rifiuti ospedalieri, divenuti critici durante la pandemia” ha spiegato Pietro D’Alema, direttore generale di SILEA. “Questi e i fanghi derivanti dalla depurazione delle acque reflue sono i motivi per cui la quantità di rifiuti è aumentata. Una recente normativa ha imposto alle aziende di depurazione il divieto di smaltire i fanghi in campagna, come si faceva una volta. Abbiamo iniziato a lavorare in sinergia con Lario Reti per affrontare il problema”.
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Tre le iniziative di SILEA attualmente in corso, invece, quella che ha più attirato l’attenzione dell’assise è stata la scelta del cda, annunciata dalla presidente Francesca Rota, di riprendere lo studio epidemiologico realizzato in collaborazione con ATS già nel 2018. “A fine anno arriverà la relazione di ATS sulla ricerca relativo al tumore al fegato. Mi è stato già anticipato che i risultati sono ottimi. Di sicuro questo tumore al fegato che dovevano analizzare non è legato al termovalorizzatore. Aspettiamo comunque la relazione e abbiamo chiesto ad ATS di proseguire le analisi” ha sottolineato l’avvocato Rota. Sono stati annunciati anche altri due progetti.
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La presidente di Silea Francesca Rota

“Proseguirà lo studio sperimentale avviato da SILEA sulle polveri ultra sottili. Esso è realizzato attraverso degli apparecchi molto sensibili installati dal CNR. Le misurazioni eseguite finora dimostrano che le concentrazioni osservate non sono legate a sorgenti locali, come i camini di SILEA, ma fonti diffuse o lontane” ha spiegato il professor Campanari. In parallelo, SILEA si è candidata per l’installazione di un impianto pilota per la cattura di CO2. Tale progetto è in corso definizione presso il Politecnico di Milano. Ben presto, però, il dibattito si è spostato sul più classico dei “convitati di pietra”: il teleriscaldamento.
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Il consigliere Mauro Dell'Oro

“Siamo solo all’inizio ed è già un disastro!” ha sentenziato seccamente Mauro Dell’Oro, consigliere di Ascolto Valmadrera. Il riferimento, su cui si è detto concorde anche il capogruppo della Lega Leidi, è ai disagi causati alla viabilità valmadrerese dai lavori per la posa delle tubature, i quali si affiancano alla chiusura della Rocca verso Malgrate. “Oltre alle code infinite, via Pedimonte è diventata un grande magazzino a cielo aperto. Tra l’altro, non si paga neanche l’uso del suolo pubblico” ha aggiunto Dell’Oro. “Potrei sapere quanti contratti sono stati firmati per il teleriscaldamento ad oggi?”.
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“Credo nessuno” ha risposto il dottor D’Alema, lasciando per un attimo l’aula in un silenzio pieno dei dubbi delle minoranze. “Nessuno perché, secondo i programmi, è il 2024 l’anno in cui Acinque Energy Greenway, la società che gestisce il teleriscaldamento, si occuperà di andare sul mercato e acquisire i contratti, in particolare attraverso gli amministratori di condominio” ha aggiunto immediatamente il direttore generale di SILEA. “Il collegamento tra il nostro impianto e la rete sta per essere ultimato. Entro fine anno ci sarà l’allacciamento dell’asilo di Caserta. La realizzazione della rete sta procedendo. Ogni ritardo registrato fino ad ora sarà recuperato”.
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Il direttore Pietro D'Alema

Tuttavia, più che il teleriscaldamento, il grande tema su cui SILEA è attesa al varco è la conversione del forno inceneritore. “Ad oggi il 46% dei rifiuti che finiscono nel termovalorizzatore provengono dalla provincia di Lecco.  Abbiamo già commissionato uno studio teso a comprendere cosa dobbiamo fare per migliorare ulteriormente nel ciclo dei rifiuti e a quali costi” ha evidenziato la presidente Rota. “Si tratta di dati fondamentali per poter poi sviluppare un ragionamento intorno alla domanda sul futuro del forno inceneritore. Non è importante tanto la scadenza, 2032 o 2039, bensì ciò che dobbiamo fare nella politica dei rifiuti. Una politica che, lo ricordo, è decisa da Regione Lombardia”. Sul finire del dibattito si è discusso di due questioni molto più contingenti. In primo luogo, il direttore D’Alema ha assicurato al consigliere leghista Bartesaghi l’impegno di SILEA nello sviluppo di analisi acustiche tese ad individuare l’origine del fischio lamentato da alcuni residenti di Caserta soprattutto la notte.
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I consiglieri Guido Villa e Mauro Dell'Oro

“Perché c’è il qr code sul sacco viola?” ha chiesto invece il consigliere Dell’Oro. Netta la risposta del direttore generale di SILEA. “La raccolta differenziata a Valmadrera si è attestata sulla soglia dell’80%, sopra la media provinciale. All’aumentare della raccolta differenziata, però, peggiora la qualità. Ci sarà un ulteriore peggioramento quando introdurremo la tariffazione puntuale. Sapere di chi è il sacco viola è importante perché consente di fare dei controlli ed eventualmente anche delle multe” ha spiegato D’Alema.
A.Bes.
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