Calolzio: a febbraio davanti al giudice per un video... hot

Sarà chiamato a difendersi dall'accusa di estorsione al cospetto del giudice in ruolo monocratico Martina Beggio, nel processo che si celebrerà a partire dal prossimo febbraio presso il Tribunale di Lecco. A stabilirlo stamani è stato il GUP Salvatore Catalano, che ha disposto - accogliendo la richiesta del PM - il rinvio a giudizio dell'imputato, difeso dall'avvocato Marcello Perillo.
Particolare a dir poco la vicenda. Un soggetto residente in provincia di Taranto avrebbe intrattenuto delle conversazioni - attraverso un sito erotico - con una donna del Nord. Proprio in quel contesto all'apparenza piacevole, diciamo così, le avrebbe inviato via chat un video che lo ritraeva nudo. Materiale ''girato'' all'amica virtuale quasi per gioco, travolto presumibilmente dalla passione del momento, ma che gli avrebbe procurato più di un grattacapo.
La persona destinataria di quel filmato non si sarebbe infatti limitata a guardarlo, ma lo avrebbe utilizzato come ''arma'' per chiedere all'uomo del denaro; in caso contrario lo avrebbe diffuso attraverso la rete.
Spaventato da quella possibilità, la vittima avrebbe così acconsentito alla richiesta effettuando alcuni pagamenti all'indirizzo della controparte; 500 euro ad esempio sono stati caricati su una carta di credito riconducibile al calolziese (originario del continente ''nero''). E' infatti bastato poco alle forze dell'ordine per risalire all'intestatario della ricaricabile, a carico del quale è stato aperto un fascicolo d'indagine con l'accusa di estorsione.
Stamani nella breve udienza celebrata a palazzo il giustizia, è stato disposto il rinvio a giudizio con la fissazione del processo che darà il via all'istruttoria dibattimentale al cospetto del giudice Beggio. In quella sede l'imputato avrà modo di difendersi dalla pesante accusa che gli viene contestata dalla Procura.
G.C.
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