Varenna: bastonata a un francese, chiesta l'assoluzione dell'imprenditore

Lo stesso rappresentante della pubblica accusa, il vice procuratore onorario Mattia Mascaro, ha chiesto l'assoluzione per particolare tenuità del fatto per l'imprenditore G.C.. Il ristoratore, titolare di alcune strutture in località di villeggiatura, è accusato di lesioni aggravate nei confronti di un cittadino francese, che nella notte fra del 22 maggio 2022 si sarebbe introdotto in uno dei suoi locali, a Varenna, all'epoca in rifacimento.
Una conclusione che non ha soddisfatto l'avvocato Fabrizio Consoloni, che nella propria requisitoria ha invece sostenuto in via principale la linea difensiva della scriminante di legittima difesa: come ripercorso dallo stesso imputato nella scorsa udienza, infatti, l'albergatore 63enne era stato svegliato intorno alle quattro di notte dall'allarme di una fototrappola da lui piazzata nel cantiere e, una volta giunto sul posto, si sarebbe trovato in presenza del francese, che, nel buio, senza annunciarsi, gli sarebbe corso incontro con un braccio proteso. A quel punto l'odierno imputato l'avrebbe colpito con il bastone che in quel periodo – dopo un intervento chirurgico – utilizzava per camminare. 
Secondo quanto riportato in querela lo straniero si sarebbe introdotto nel cantiere per trovare un rifugio per la notte “per spirito avventuriero”, essendo arrivato in Italia proprio quel giorno direttamente da Parigi e quindi non avrebbe avuto cattive intenzioni, ma anche se così fosse stato il 63enne – questa la tesi della difesa – non avrebbe potuto saperlo ed, anzi, si sarebbe subito preoccupato di un'intrusione mirata a sottrargli alcuni beni ed attrezzature di valore lì depositati. “C'era pericolo attuale di una offesa ingiusta?” ha chiosato retoricamente l'avvocato Consoloni rivolgendosi al giudice Giulia Barazzetta. “Sì. C'era la necessità di difendersi? Per quanto ne poteva sapere il mio assistito sì”.
“Assoluzione perché il fatto non costituisce reato” la richiesta finale dell'avvocato, che dovrà presentarsi a Palazzo di Giustizia il prossimo 22 gennaio per la sentenza.
F.F.
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