Calolzio, Irpef: dal primo gennaio aliquota unica allo 0.75%

Aboliti gli scaglioni. Dal 2024 anche Calolziocorte introdurrà, per l'addizionale comunale all'IRPEF, l'aliquota unica. La decisione è stata ratificata nella seduta di consiglio comunale di giovedì, con i soli voti favorevoli della maggioranza che si è dunque assunta - come sottolineato dal sindaco nella sua spiegazione del provvedimento - la responsabilità politica della scelta fatta.
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Il sindaco Marco Ghezzi
Scelta che porterà ad un aumento dell'esborso per i cittadini con reddito medio-basso, ma non per chi supera i 50.000 euro, pagando già chi si trova in questa fascia, lo 0.75% che, dal primo gennaio, verrà applicato - indistintamente - a tutti. Esonerati però dal pagamento i contribuenti con reddito inferiore 14.000 euro (fino a ora la soglia era fissata a 12.000 euro). "Graziate" dunque, complessivamente, circa 400 famiglia, in buona parte pensionati monoreddito, come spiegato dal primo cittadino, fornendo anche la cornice di tale ritocco al rialzo dell'aliquota. L'amministrazione necessita di risorse per far quadrare i conti per il 2024, senza ulteriormente tagliare servizi. 
“Ci siamo resi conto che - come già detto in precedenti consigli comunali - abbiamo raggiunto l'equilibrio di bilancio, non abbiamo più debiti, non abbiamo più mutui, ma siamo in una situazione molto molto precaria quindi basta uno stormir di foglie e ci ritroviamo in difficoltà. Tanto più sapendo già che ci saranno degli aumenti nei costi” ha detto Marco Ghezzi, snocciolandone alcuni, dall'adeguamento dei contratti dei dipendenti, alle spese cresciute per la biblioteca o l'Ambio, come pure per l'illuminazione pubblica (passata dall'incidere per 180.000 euro tre anni fa a toccare il costo record di 580.000 euro) non dimenticando i rincari per il funzionamento generale degli uffici e per il riscaldamento (con  quelli per l'energia elettrica attutiti per fortuna dalla scelta di mettere i pannelli fotovoltaici sulle scuole). E continua poi a lievitare, nel piano diritto allo studio, anche il costo dell'educativa scolastica (da 180.000 euro a quasi 300.000 euro) per l'aumento dei bambini con bisogni particolari.
Stimati dunque maggiori costi per 300-350.000 euro complessivi, con il rischio di perdere anche l'entrata fino ad ora garantita dall'affitto delle reti del metano alla società appaltatrice che poi lo distribuisce, essendo il contratto in scadenza (320.000 euro il canone annuo versato al Comune, oltre a 360.000 euro incamerati invece da Ausm).
Non d'accodo con la scelta dell'amministrazione le opposizioni, con il consigliere di Cambia Calolzio Diego Colosimo che non ha partecipato alla votazione dopo aver chiesto il rinvio del punto all'ordine del giorno per poter riaffrontare la questione in commissione e confrontarsi così con l'amministrazione a bocce ferme, portando suggerimenti. Hanno espresso voto contrario invece i tre consiglieri (assente Anna Bruna Frigerio) di Calolziocorte BeneComune insistendo, con Cesare Valsecchi e Sonia Mazzoleni per mantenere la progressività delle fasce. 
Di contro, l'aliquota unica, invece, è stata bollata come “più democratica” - dai banchi della maggioranza – dal consigliere leghista Daniele Butti.
A.M.
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