PAROLE CHE PARLANO/159

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Matita o lapis?

Sappiamo bene cosa sia una matita e conosciamo anche un suo desueto sinonimo, lapis, ancora presente nelle lingue spagnola (lapiz) e portoghese (lapis), che hanno mantenuto il vocabolo latino lapis che significa pietra. Forse siamo meno a conoscenza che i due termini sono strettamente legati fra loro e sono nati prima che venisse inventata la matita moderna.
Chi conosce anche solo superficialmente la mineralogia, sa che esiste un minerale di ferro chiamato ematite, la cui caratteristica è quella di dare origine a polveri rossastre quando viene strofinato. Il naturalista romano Plinio il Vecchio, prendendo in prestito dal greco le parole haimatítes líthos (da haîma, sangue), chiamò il minerale lapis haematites, pietra sanguigna (da cui il nostro termine ematite). Inutile, forse, ricordare vocaboli moderni come emoglobina, emorragia, ematico ecc. che col sangue hanno a che fare.
Il rosso dei dipinti rupestri dei nostri antenati, definito ocra rossa, non è altro che argilla in cui è presente proprio l’ematite. Nel XVI secolo entrò in uso un attrezzo, il lapis aematitis, più conosciuto come sanguigna, ovviamente a base di ematite (spettacolari sono le sanguigne realizzate da Leonardo con questa tecnica). La sanguigna venne chiamata anche semplicemente lapis, termine in uso ancora oggi in alcune regioni come la Toscana. Sempre nel XVI secolo, con la scoperta di importanti giacimenti di grafite in Inghilterra, ebbe infine vita l’attuale lapis o matita, termine che prende la sua origine proprio da haematites.
Rubrica a cura di Dino Ticli
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