PAROLE CHE PARLANO/160

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Carato

Il termine ci rimanda immediatamente a ciò che è prezioso, in particolare all’oro che, se raggiunge i 24k (k=carati), è alla sua massima purezza e valore. Quindi se 24k significano oro al 100%, con una semplice proporzione si può arrivare a un povero 37,5% per l’oro a 9k. Anche le pietre preziose sono misurate in carati: un diamante di 10 ct pesa 2 g.

La parola carato ci riporta molto indietro nel tempo. Diciamo che deriva direttamente dall’arabo qirat, che corrispondeva alla ventiquattresima parte del dirham, una moneta di antiche origini persiane. Tuttavia, gli Arabi l’avevano prelevata, a loro volta, dal greco keration, carruba. Il mistero sembra infittirsi: che cosa c’entrano le carrube con monete, oro e pietre preziose? Chiunque conosca le carrube sa che i baccelli di queste leguminose contengono dei piccoli semi, durissimi (keras in greco significa corno), di dimensioni simili l’uno all’altro. Per questa ragione, i semi del carrubo venivano usati come unità di misura per pesare preziosi.

Non ce ne vogliano i nostri antenati: che i semi del carrubo abbiano tutti una massa identica tra loro è falso, infatti il loro peso è variabile come accade ai semi prodotti da qualsiasi altra pianta.

Rubrica a cura di Dino Ticli
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