La filiera del latte porta il Vermont a Colico: progetto internazionale con l'Istituto Marco Polo

L'America, in tema alimentare, è spesso associata a... burger and chips. L'Italia, di contro, alla buona cucina. Anche lasciando da parte stereotipi e campanilismi, non corriamo però il rischio di essere presuntuosi nell'affermare che, dal 15 al 19 aprile, l'Istituto Marco Polo di Colico, salirà in cattedra per mostrare ad una delegazione in arrivo direttamente dal Vermont, come in un territorio come il nostro, incastonato tra Lario e Monti, sia possibile valorizzare le produzioni a chilometro zero, nel rispetto della sostenibilità ambientale, premessa, poi, per un'alimentazione sana ed equilibrata.
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Shelburne Farms

Un circolo virtuoso che, oltreoceano, sulle rive del lago Champlain, è promosso da Shelburne Farms, centro educativo senza scopo di lucro, realtà coinvolta attivamente in questo progetto congiuntamente all'associazione VICA, sodalizio che, invece, in Vermont, promuove specialmente tra gli americani con origini nel Bel Paese, lingua e cultura italiana, tessendo relazioni a tutti i livelli. 
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Il Marco Polo di Colico

“Gancio” per far sbarcare dunque gli ospiti in Alto Lago è stato il professor Adamo Castelnuovo, attuale dirigente scolastico territoriale, con una esperienza internazionale proprio negli States. “Ci ha proposto l'adesione a questo progetto di collaborazione e il mio corpo docenti ha accolto l'idea con entusiasmo” racconta Catia Baroncini, preside del Marco Polo, Istituto che da due anni a questa parte ha introdotto nella propria offerta formativa anche “l'indirizzo tecnico Agraria. Agroalimentare. Agroindustria”. Proprio i ragazzi della classe “apripista” sono impegnati in un percorso di conoscenza e approfondimento delle filiere d'eccellenza del nostro territorio e dopo aver “studiato” quella della castagna e dell'olio, si stanno occupando ora di quella del latte, argomento su cui ruoterà anche il “Tour guidato Colico-Vermont” messo a punto per accogliere al meglio la delegazione straniera, di cui faranno parte anche insegnanti di una scuola superiore di Montpellier che, tra le altre cose, avranno la possibilità, durante il loro soggiorno, di confrontarsi con i docenti del Marco Polo, su scelte educative e didattiche, per una crescita umana e professionale reciproca nonché di visitare la mensa scolastica del Galileo Galilei, così da poter valutare lo standard del servizio offerto alla popolazione scolastica, sia in termini di qualità sia in termini di attenzione nel bilanciamento dei menù settimanali. 
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Capre orobiche e vacche da latte
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Al centro della cinque giorni in terra lecchese ci sarà poi l'uscita del 17 aprile: si andrà in Valsassina – la “cheese valley” locale -  dapprima tra allevamenti e aziende agricole per assistere in presa diretta alla lavorazione del latte (caprino e vaccino), per poi raggiungere, nel pomeriggio, le grotte di stagionatura per la maturazione del prodotto. L'esperienza sarà arricchente non solo per gli americani ma per gli stessi studenti dell'”indirizzo tecnico Agraria. Agroalimentare. Agroindustria” che già si sono occupati della produzione artigianale di formaggio entrando in contatto con la Latteria di Villatico di Colico, unica realtà di questo tipo ancora attiva in Alto Lago, con radici ben piantate nella tradizione (da preservare) e sguardo sul futuro.
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Il burro prodotto dalla Latteria di Villatico, sotto formaggio in stagionatura

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E proprio lì faranno poi tappa, nella giornata di venerdì, anche i visitatori dal Vermont, coinvolti in altro “pellegrinaggio” tra le eccellenze a chilometro zero che toccherà anche il Molino Maufet e la Tenuta Montecchio, cantina del Consorzio Terre Lariane che produce vino di qualità in un contesto unico.
Nel mezzo l'appuntamento del 18 aprile presso l'Open Cascina di Colico: con il coordinamento di Coldiretti, la delegazione USA avrà modo di conoscere e sperimentare altre tipologie di lavorazioni locali (dunque non solo il latte ma anche i piccoli frutti, il miele, l'olio e altro ancora), alla presenza di stand di aziende dell'Alto Lago.
“I nostri alunni interverranno come tutor ed in più ci saranno anche alcune classi della scuola primaria di Colico che parteciperanno a questo evento come ospiti”, sottolinea la dirigente scolastica del Marco Polo, orgogliosa di come i docenti dell'Istituto si siano lasciati coinvolgere in questo progetto, visto anche come un'opportunità per “allargare gli orizzonti”, per la scuola e per il territorio, arricchendo il ventaglio di contatti internazionali in favore anche dell'indirizzo turistico e “sponsorizzando” Lago e Valle con la possibilità di un ritorno in termini di attrattività.
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Gli studenti del Marco Polo in laboratorio

A tal proposito nell'itinerario messo a punto è stata inserita anche Varenna, altra perla della nostra sponda del Lago con l'ingresso a Villa Monastero offerto dalla Provincia, in qualità di ente che patrocina il Tour Colico-Vermont così come la Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera, il Comune e la Pro loco di Colico, Coldiretti e il Consolato di Boston, il tutto sotto il cappello dell'Ufficio scolastico territoriale, “motore” di questa avventura che  - in prospettiva – potrebbe diventare la puntata zero di uno scambio, ancora tutto da immaginare...
A.M.
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