Sul congresso di FI

 Il nostro piccolo parere sul Congresso di Forza Italia non può non essere che positivo . Abbiamo visto una classe dirigente aperta, rinnovata e con tanta voglia di rimboccarsi le maniche, con una gestione collegiale e tanta voglia di divenire partito. La luce riflessa del suo fondatore, che faceva e trainava tutto, oggi può essere utilizzata solo come grande esempio di uomo laborioso, ottimista, senza pregiudizi e con grande capacità aggregativa, essa rimane come esempio da seguire.
Oggi il grande innovatore che seppe fermare “la gioiosa macchina da guerra“ non c’è più. Chi vive della rendita di questa luce occupando posizioni, traendo benefici utilizzando, nome, brand e simbolo senza spendersi, oggi non trova più casa nel partito azzurro. Grandi temi, soluzioni, organizzazione e responsabilità politica, sono i fattori che hanno caratterizzato questa assise.
Chi come noi crede nei partiti veri, ha pure apprezzato l’applicazione della norma che vede l’elettorato attivo e passivo per due anni dall’adesione. Norma che bloccherà l’anda e rivieni di coloro che utilizzano i partiti come Taxi, la stessa che non ci trova imbarazzati in quanto fuoriusciti dal partito azzurro, quanto lo stesso era allora collassato sotto le influenze dei movimenti alleati, tanto forti da fare dimenticare i valori Popolari, Liberali e Riformisti che da sempre contraddistinguono il movimento forzista.
Se i desiderata del congresso, insieme al rientro di una vera e propria diaspora, albergheranno anche nelle periferie, siamo certi che “Forza Italia potrà ritornare centrale nella politica italiana e non solo il centro del centro destra “, come affermato da Letizia Moratti durante l’assise congressuale. L’Europee sono alle porte e chi si riconosce nei succitati valori non può che sostenere il Partito Popolare Europeo, partito di cui Forza Italia è il principale riferimento in Italia. Per ora auguriamo un buon lavoro a tutta questa classe dirigente che sta onorando il valore di chi la guarda d’alto rimboccandosi le maniche, radicandosi e aprendosi.
Beppe Mambretti, Fondatore Cantiere Lecco
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.