La storia ha troppi peccati per posare una prima pietra

Ieri a Pescate è andato in scena un dejà vu'. La cerimonia della posa della prima pietra per la realizzazione del cosiddetto "Quarto Ponte" suscita in noi pareri contrastanti. Siamo molto felici, soprattutto per i cittadini, che finalmente questa grande opera sia stata iniziata, ma temiamo che questa inaugurazione possa essere solo un'opera di facciata, a scopo elettorale, come le tante già viste sul nostro territorio. Prima fra tutte, la "nostra Salerno-Reggio Calabria", la famosa Lecco-Bergamo, infrastruttura il cui inizio risale alla notte dei tempi e che i vari governi, a tutti i livelli, che si sono susseguiti negli ultimi vent'anni, non sono riusciti a concludere.
L'elenco delle opere incompiute e/o dalla gestazione difficile sarebbe troppo lungo da citare completamente, per cui ci accontenteremo solo di ricordare l'ultima in ordine di tempo: l'inaugurazione del nuovo pronto soccorso a dicembre 2023, che si stima forse diventerà operativo solo a luglio 2024.
Concludiamo facendo i complimenti al Ministro Salvini e a tutti coloro che si sono impegnati per poter realizzare questa importante opera per il territorio, speriamo però che l’esercito del selfie si trasformi in un esercito di attenti controllori del rispetto del cronoprogramma dei lavori.
Il Coordinatore di Cantiere Lecco Andrea Secchi
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