Nasce il fondo 'Ambiente e Cultura': dotazione iniziale di 1.8 milioni di euro

Fondazione comunitaria del Lecchese e aziende pubbliche assieme per sostenere progetti per la cultura e l’ambiente nella nostra provincia attraverso la costituzione di un fondo che già parte con una dotazione complessiva di un milione e 800mila euro.
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L’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti i presidenti di Fondazione comunitaria del Lecchese, Maria Grazia Nasazzi; di Acinque (la società energetica territoriale), Marco Canzi; di Silea (per la gestione del settore rifiuti), Francesca Rota; di Lario Reti Holding (distribuzione dell’acqua potabile), Lelio Cavallier. Presenti inoltre il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, e di Mandello, Riccardo Fasoli, nonché i rappresentanti delle Banche di credito cooperativo di Carate e della Valsassina.
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L’iniziativa prende le mosse da alcune esperienze di sostegno messe in campo in questi anni e per proseguire le quali si è ritenuto necessario predisporre una cornice più adeguata. Il Fondo si propone di finanziare progetti presentati da associazioni in raccordo con le amministrazioni pubbliche nei settori delle arti dal vivo (e quindi spettacoli teatrale e altre iniziative culturali) della valorizzazione dei siti di interesse storico-artistico e della promozione di interventi in campo ambientale. La dote di partenza del Fondo è di 1 milione e 703mila euro messi a disposizione dai singoli organismi: appunto Fondazione comunitaria (420mila), Lario Reti (450mila), Acinque (433mila) e Silea (400mila). Peraltro, il Fondo è aperto anche ad altre contribuzioni e infatti le quattro Banche di credito cooperativo presenti con propri sportelli nel nostro territorio (Carate Brianza, Valsassina, Brianza Laghi e Valle del Lambro) hanno messo a disposizione un contributo complessivo di 120mila euro per le arti dal vivo, innalzando così la cifra di partenza a 1.823.000 euro.
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Per quanto riguarda il settore “arti dal vivo”, si tratta degli interventi di sostegno avviato nell’epoca della pandemia per aiutare quelle associazioni in difficoltà per il fermo all’attività e troppo piccole per beneficiare dei ristori statali. Interventi che hanno dato un positivo riscontro con la promozione di un migliaio di spettacoli in provincia e per i quali si è appunto deciso di proseguire. Il nuovo bando con le domande da presentare entro il 12 aprile e che riguarda il periodo dal mese di maggio di quest’anno all’aprile del prossimo anno è finanziato con una cifra complessiva di 180mila euro e appunto prevede contributi per l’organizzazione di spettacoli dal vivo. I requisiti per ottenere l’aiuto sono: coinvolgimento attivo dei giovani, realizzazione di iniziative diffuse sul territorio per valorizzare luoghi di particolare valore al di fuori delle sale tradizionali, inserimento in una programmazione più ampia in raccordo con le amministrazioni comunali, progetti promossi da più enti, nuove produzioni culturali, sostenibilità ambientale. Il contributo massimo sarà di 5mila euro per ottenere i quali dovranno essere raccolte ulteriori donazioni pari al 40%.
La seconda linea di intervento riguarda la valorizzazione dei siti di interesse storico-artistico e culturale. In particolare saranno sostenuti quei progetti volti a garantire l’apertura dei luoghi al pubblico, sia pure per una sola giornata alla settimana, un weekend o un periodo più lungo. Già nei due anni passati sono stati finanziati quattordici progetti per una settantina di luoghi tra chiese, palazzi, musei e percorsi storici o naturalistici. Per quest’anno è prevista la proroga dei progetti in essere con l’erogazione di 210mila euro complessivi.
E’ ancora de definire, invece la promozione in campo ambientale che verrà messa a punto nei prossimi messi (entro l’inizio o la fine dell’estate).
La gestione del fondo, e quindi la valutazione dei progetti presentati, è affidata a un comitato costituto tra tre rappresentanti della Fondazione comunitaria del Lecchese (Maria Grazia Nasazzi, Anna Ranzi, Paolo Dell’Oro), da un rappresentante di ciascuna delle altre società aderenti al Fondo (Francesca Rota, Marco Canzi, Lelio Cavalieri) e da sette sindaci (o loro delegati) in rappresentanza dei sette “circondari” in cui è stata suddivisa la provincia: Riccardo Fasoli (Mandello), Marco Selva (Cortenova), Pier Giovanni Montanelli (Galbiate), Mauro Gattinoni (Lecco), Giuseppe Conti (Garlate), Ivan Pendeggia (Montevecchia), Michele Bianco (Barzago) e Laura Di Terlizzi (Nibionno).
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Maria Grazia Nasazzi
«La riconferma di un percorso condiviso e collaudato – ha detto Nasazzi – è sempre un successo. Il Fondo vuole coniugare ambiente e cultura per aiutare le nostre comunità a migliorare la qualità della vita individuale e collettiva».
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Marco Canzi
Da parte sua, Canzi ha aggiunto: «Essere a servizio del territorio è la mission di Acinque. I positivi riscontri delle esperienze sin qui condotte ci hanno spinto a fare un ulteriore sinergia e a costruire un Fondo dalle grandi potenzialità».
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Francesca Rota
Secondo Rota, infatti, il Fondo «costituisce un acceleratore e un moltiplicatore di progetti virtuosi e rappresenta un significativo modello per generare azioni di sostenibilità ambientale, sociale ed economica».
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Lelio Cavallier
Del resto, «l’esperienza precedente – come ha detto Cavallier – ha dimostrato che la collaborazione tra realtà diverse sia la strategia vincente per valorizzare il territorio con il superamento della frammentazione territoriale e la creazione di una cornice comune in cui i diversi attori possano collaborare e realizzare importanti iniziative di sistema al di là dei campanlismi».
D.C.
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