Lecco: la parità di genere attraverso giochi interattivi con il progetto "Nao"

Nella giornata di mercoledì 17 aprile il Collegio arcivescovile Alessandro Volta di Lecco ha ospitato la prima tappa di “Nao per la parità di genere”, progetto proposto dall’avvocata Monica Rosano, consulente legale dell’ufficio e coordinatrice dei progetti scolastici, sulla parità di genere e la robotica umanoide educativa. Progetto che è stato ben accolto dalla consigliera di Parità della Provincia di Lecco, la dottoressa Marianna Ciambrone.
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Sette ragazze dell’ISS V. Bachelet di Oggiono, denominate “Girl Nao” hanno sviluppato un'idea sulle pari opportunità, seguendo le indicazioni dell’agenda 2030. Il progetto ha lo scopo di insegnare la parità di genere attraverso semplici laboratori interattivi con il Nao: "Vero o Falso.
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Il Nao- robot ha mostrato immagini ai bambini e alle bambine chiedendo la loro opinione. In base alla risposta sono stati spiegati vari concetti e le azioni da mettere in atto per costruire una società priva di disparità.
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Utilizzando i sensori presenti sul Nao, i bambini hanno scoperto per esempio le storie di donne del mondo che hanno raggiunto grandi traguardi durante le loro vite. Il Nao ha fatto  riflettere inoltre i bambini  su come non esistano sport "per maschi" o "per femmine" ma solo sport per divertirsi e stare bene.
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L’iniziativa è stata accompagnata dal classico gioco “Memory" e da partite avvincenti di un famoso gioco da tavolo, declinato al femminile: “Who in she!"
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La Provincia, ricordando che educare e sensibilizzare i bambini e le bambine con laboratori e attività mirate è un ottimo strumento per promuovere la parità di genere e prevenire ogni forma di discriminazione, ha tenuto a ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a organizzare questo progetto. In primis il Rettore Don Gabriele Gioia del Collegio arcivescovile Alessandro Volta di Lecco, scuola apripista del progetto, tutte le maestre che hanno preparato i bambini e le bambine, coordinatrice Eleonora Galbusera e tutti i genitori e bambini. Infine è stata ringraziata anche l’Istituto V. Bachelet di Oggiono e la Dirigente Anna Panzeri per la sensibilità che ha sempre mostrato in queste tematiche, così come i professori che hanno lavorato con le ragazze e soprattutto le 7 Naogirls che hanno avuto il coraggio di proporre un grande esperimento, che ha preso il volo.
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