Il Rotary Club Lecco esplora la cultura enologica con il socio Mario Goretti
Mercoledì sera i membri del Rotary Club Lecco hanno partecipato a un incontro guidato dal socio Mario Goretti, sommelier di terzo livello, che ha condotto i presenti in un affascinante viaggio tra scienza, storia e passione per il vino.
Goretti ha aperto la serata riprendendo una citazione che invita a considerare il vino come un elemento che va oltre la semplice bevanda: ''Il vino è un sistema dinamico complesso che racchiude in sé la geografia, la geologia, la meteorologia, la chimica, la tecnologia e soprattutto il pensiero e gli atti dell’essere umano''.

Un invito a guardare al vino non solo come a un prodotto da consumo, ma come a un ponte tra natura, cultura e umanità. Proseguendo, il relatore ha fornito la definizione scientifica di vino, descrivendolo come “la bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione del mosto d’uva fresca o leggermente appassita, esclusivamente della specie Vitis vinifera”.
Un passaggio che ha permesso ai partecipanti di cogliere anche l’aspetto tecnico di questo prodotto millenario. L’attenzione si è poi spostata sulle origini della viticoltura. Goretti ha ricordato che la vite venne coltivata per la prima volta nel Caucaso meridionale, in un’area che oggi comprende Georgia, Armenia, Azerbaigian, e alcune zone dell’Iran e della Turchia orientale. Le prime tracce di fermentazione dell’uva risalgono a circa 8.000 anni fa (6000 a.C.), come dimostrano i ritrovamenti archeologici in anfore georgiane.
Dopo un tuffo nel passato, il relatore ha presentato un quadro dell’attuale situazione produttiva. L’Italia è oggi tra i maggiori produttori al mondo, con circa 47 milioni di ettolitri di vino all’anno. A livello regionale, il Veneto guida la classifica, seguito da Puglia, Emilia-Romagna, Sicilia, Piemonte e Toscana. Nel contesto internazionale, Francia, Spagna e Stati Uniti sono gli altri protagonisti principali del panorama vitivinicolo globale. Ampio spazio è stato dedicato alla straordinaria varietà di vitigni presenti nel mondo.
Goretti ha citato, tra gli internazionali, il raro Kyoto Black e il celebre Cabernet Sauvignon. Sul fronte italiano, ha ricordato nomi noti come Sangiovese, Montepulciano, Glera, Pinot Grigio e Merlot, sottolineando la ricchezza e la biodiversità viticola che rendono unico il nostro Paese. Un altro aspetto toccato è stato il valore culturale e sociale del vino, descritto come «un rito quotidiano di convivialità, purché con moderazione». Non sono mancati i riferimenti alle sfide contemporanee, in particolare quelle legate ai cambiamenti climatici: eventi estremi che mettono a dura prova il lavoro dei viticoltori e possono compromettere intere annate.
La serata si è conclusa con delle citazioni che ben sintetizzano l’anima poetica del vino, tra le quali: “Il vino è la purezza della terra” – Mario Soldati “In una bottiglia di vino c’è più filosofia che in tutti i libri del mondo” – Louis Pasteur.
L’incontro ha offerto ai soci e agli ospiti del Rotary Club Lecco stimoli e riflessioni non solo sulla cultura del vino, ma anche sulla sua dimensione economica e ambientale, rafforzando il ruolo del vino come elemento di connessione tra il territorio e la comunità.
Goretti ha aperto la serata riprendendo una citazione che invita a considerare il vino come un elemento che va oltre la semplice bevanda: ''Il vino è un sistema dinamico complesso che racchiude in sé la geografia, la geologia, la meteorologia, la chimica, la tecnologia e soprattutto il pensiero e gli atti dell’essere umano''.

Un invito a guardare al vino non solo come a un prodotto da consumo, ma come a un ponte tra natura, cultura e umanità. Proseguendo, il relatore ha fornito la definizione scientifica di vino, descrivendolo come “la bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione del mosto d’uva fresca o leggermente appassita, esclusivamente della specie Vitis vinifera”.
Un passaggio che ha permesso ai partecipanti di cogliere anche l’aspetto tecnico di questo prodotto millenario. L’attenzione si è poi spostata sulle origini della viticoltura. Goretti ha ricordato che la vite venne coltivata per la prima volta nel Caucaso meridionale, in un’area che oggi comprende Georgia, Armenia, Azerbaigian, e alcune zone dell’Iran e della Turchia orientale. Le prime tracce di fermentazione dell’uva risalgono a circa 8.000 anni fa (6000 a.C.), come dimostrano i ritrovamenti archeologici in anfore georgiane.
Dopo un tuffo nel passato, il relatore ha presentato un quadro dell’attuale situazione produttiva. L’Italia è oggi tra i maggiori produttori al mondo, con circa 47 milioni di ettolitri di vino all’anno. A livello regionale, il Veneto guida la classifica, seguito da Puglia, Emilia-Romagna, Sicilia, Piemonte e Toscana. Nel contesto internazionale, Francia, Spagna e Stati Uniti sono gli altri protagonisti principali del panorama vitivinicolo globale. Ampio spazio è stato dedicato alla straordinaria varietà di vitigni presenti nel mondo.
Goretti ha citato, tra gli internazionali, il raro Kyoto Black e il celebre Cabernet Sauvignon. Sul fronte italiano, ha ricordato nomi noti come Sangiovese, Montepulciano, Glera, Pinot Grigio e Merlot, sottolineando la ricchezza e la biodiversità viticola che rendono unico il nostro Paese. Un altro aspetto toccato è stato il valore culturale e sociale del vino, descritto come «un rito quotidiano di convivialità, purché con moderazione». Non sono mancati i riferimenti alle sfide contemporanee, in particolare quelle legate ai cambiamenti climatici: eventi estremi che mettono a dura prova il lavoro dei viticoltori e possono compromettere intere annate.
La serata si è conclusa con delle citazioni che ben sintetizzano l’anima poetica del vino, tra le quali: “Il vino è la purezza della terra” – Mario Soldati “In una bottiglia di vino c’è più filosofia che in tutti i libri del mondo” – Louis Pasteur.
L’incontro ha offerto ai soci e agli ospiti del Rotary Club Lecco stimoli e riflessioni non solo sulla cultura del vino, ma anche sulla sua dimensione economica e ambientale, rafforzando il ruolo del vino come elemento di connessione tra il territorio e la comunità.
