Mandello: altro successo in San Giorgio per 'Bilacus'
“Mi piace quando riusciamo a cantare nei posti belli dove il canto si sposa con l'ambiente che ci accoglie”. Ci riceve con queste parole, Isidoro Taccagni, direttore dal 1987 della Corale Bilacus, prima dell'inizio del concerto “Divini ed umani cammini”, la meditazione cantata sulle strade della storia sacra e profana, ospitata nella chiesa di San Giorgio, eretta tra il XII e XV secolo nel comune di Mandello del Lario, facente capo alla parrocchia di San Antonio Abate di Crebbio, Abbadia Lariana.

La corale Bilacus, nata nel 1964, su volere di don Antonio Pini, oggi è formata da circa 25 coristi di diverse età, a creare un gruppo di veri amici provenienti da Bellagio. Da qui il nome Bilacus a significare “due laghi”, l'antico nome del centro rivierasco che ha dato i natali nel 1916 al Beato Teresio Olivelli.

Già lo scorso anno, la corale aveva raccolto applausi e riscosso consensi nel concerto tenuto in occasione del Natale, all'interno del sacro edifico dove si è nuovamente esibita nella serata di venerdì 2 maggio nell'ambito della festa del Santo, a cui la chiesa, eretta lungo il Sentiero del Viandante è intitolata.

“Il nostro è un repertorio interamente popolare, che nasce dalla gente che sostanzialmente ha costruito questa chiesa. Stasera faremo un programma incentrato sulle musiche della Passione che vengono da tutta Italia e da canzoni che parlano di cammini. Quindi Divini umani cammini, una riflessione sul cantare camminando. Dalla Maddalena sui monti che cerca il suo buon Gesù, fino alla canzone trovata nelle tasche di un postiglione russo morto di freddo. Lunghi itinerari di musica popolare, alla ricerca di un filo conduttore. Qui c'è un ottima acustica si canta bene, circondati dai meravigliosi affreschi qui contenuti” ha aggiunto ancora Isidoro Taccagni, a tracciare il “percorso” del concerto sbarcato da Bellagio a Mandello, meritatamente applaudito per questa seconda esibizione nel gioiello della chiesa di San Giorgio.

La corale Bilacus, nata nel 1964, su volere di don Antonio Pini, oggi è formata da circa 25 coristi di diverse età, a creare un gruppo di veri amici provenienti da Bellagio. Da qui il nome Bilacus a significare “due laghi”, l'antico nome del centro rivierasco che ha dato i natali nel 1916 al Beato Teresio Olivelli.

Già lo scorso anno, la corale aveva raccolto applausi e riscosso consensi nel concerto tenuto in occasione del Natale, all'interno del sacro edifico dove si è nuovamente esibita nella serata di venerdì 2 maggio nell'ambito della festa del Santo, a cui la chiesa, eretta lungo il Sentiero del Viandante è intitolata.

“Il nostro è un repertorio interamente popolare, che nasce dalla gente che sostanzialmente ha costruito questa chiesa. Stasera faremo un programma incentrato sulle musiche della Passione che vengono da tutta Italia e da canzoni che parlano di cammini. Quindi Divini umani cammini, una riflessione sul cantare camminando. Dalla Maddalena sui monti che cerca il suo buon Gesù, fino alla canzone trovata nelle tasche di un postiglione russo morto di freddo. Lunghi itinerari di musica popolare, alla ricerca di un filo conduttore. Qui c'è un ottima acustica si canta bene, circondati dai meravigliosi affreschi qui contenuti” ha aggiunto ancora Isidoro Taccagni, a tracciare il “percorso” del concerto sbarcato da Bellagio a Mandello, meritatamente applaudito per questa seconda esibizione nel gioiello della chiesa di San Giorgio.
Al.Bot.