Mandello: addio a Giuseppe Moioli, leggenda del canottaggio

"L’Uomo, l’Atleta e il Mito. Tre dimensioni si fondono nella storia di Giuseppe Moioli. Una vita di impegno, generosità e abnegazione, all’insegna dell’amore per il Canottaggio tramandato di generazione in generazione. Un esempio per i canottieri italiani, non solo quelli della sua Moto Guzzi che ha sempre seguito e sostenuto da vicino con parole di incoraggiamento e consigli tecnici. Una leggenda".
Così la Canottaggio.Org, la testata dalla Federazione Italiana Canottaggio, descrive il mandellese, mancato questa mattina alle 5:20. Aveva 97 anni.
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Giuseppe Moioli

Nato agricoltore nella sua Olcio, animato da straordinaria energia, iniziò a distinguersi sull'acqua ai campionati europei di Lucerna nel 1947, inanellando poi una serie di importanti risultati già con l'oro ai Giochi Olimpici di Londra dell'anno successivo. E poi ancora fu campione europeo nel 1949 ad Amsterdam e nel 1950 a Milano, nel 1954 ancora ad Amsterdam, nel 1956 a Bled; campione europeo nell’otto a Poznan 1958. 
Quattro le presenze alle Olimpiadi: dopo il successo di Londra, ancora 4 senza a Helsinki 1952 (semifinale) e Melbourne 1956 (quarto posto) prima di diventare riserva a Roma 1960.
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Andrea Panizza, Giuseppe Moioli e Giacomo Gentili questa estate dopo i Giochi di Parigi

Senza mai allontanarsi, anche dopo il ritiro dalle competizioni, dalla "sua" Canottieri Moto Guzzi, diventando preziosa guida per i "ragazzi" cresciuti nello straordinario vivaio mandellese, da ultimo Andrea Panizza che Moioli, l'estate scorsa ha "sospinto" allo Olimpiadi di Parigi assistendo alla finalissima con tanti mandellesi radunati davanti al maxi schermo appositamente allestito. Ed in tanti nell'agosto scorso avevano preso parte anche alla festa organizzata per il suo 97° compleanno, l'ennesimo traguardo importante celebrato da un uomo divenuto "leggenda", come oggi lo definisce convintamente la Moto Guzzi: "Arrivederci grande Moioli, hai dato la vita per il canottaggio e per i tuoi ragazzi e per questo te ne saremo sempre grati. Continua a guardarci da lassù!", il messaggio condiviso dal club sui social.
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(Foto: ASD Canottieri Moto Guzzi)

“Lo ricordo a Sankt Moritz quando veniva a seguire i nostri allenamenti in quota prima delle Olimpiadi di Seoul 1988 – ricorda il Presidente federale Davide Tizzano – Il mio rapporto fraterno con Piero Poli mi aveva permesso di entrare in contatto con lui e, quindi, non ho mai dimenticato le sue parole di incoraggiamento. E’ stato un punto di riferimento per canottieri e tecnici, non solo per le sue imprese agonistiche che hanno portato in alto il Canottaggio italiano ma per la sua straordinaria umanità. Come prima iniziativa per ricordarlo, ho proposto al Consiglio Federale l’intitolazione del 4 senza Senior con una Coppa a lui dedicata in occasione dei prossimi Campionati Italiani Assoluti”.
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(Foto: ASD Canottieri Moto Guzzi)
Il presidente del Comitato Lombardia Leonardo Binda, il consiglio e tutto il canottaggio lombardo si stringono con commozione attorno alla famiglia e alla società, ricordando "un uomo che ha incarnato per oltre settant’anni i valori più autentici del nostro sport. Era il più anziano ex atleta italiano ad aver vinto una medaglia d’oro olimpica, ma soprattutto un riferimento umano e sportivo per generazioni di canottieri. Con lui se ne va un pezzo importante della storia del canottaggio, ma resta l’eredità di un uomo che ha saputo unire talento, dedizione e umiltà. Ciao Giuseppe, e grazie di tutto".
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