Da Premana, il Coro Nives al concorso nazionale ‘Pigarelli’ in Trentino
Weekend di trasferta quello appena trascorso per il Coro Nives di Premana, che tra sabato e domenica ha preso parte al Concorso Nazionale per cori maschili Luigi Pigarelli, tenutosi presso il teatro comunale di Pergine Valsugana (provincia di Trento). Giunto alla sua quinta edizione, “il Pigarelli” è uno tra i concorsi corali più prestigiosi a livello nazionale, ha cadenza biennale e prevede la partecipazione di cori maschili amatoriali, formati da un minimo di dodici elementi.

Lo scorso fine settimana era quello dedicato alle fasi conclusive della competizione, con le semifinali previste per sabato e la finale fissata per domenica. Fasi finali alle quali il Coro Nives ha potuto prendere parte dopo un duro processo di selezione, con il quale la giuria “valutava non solo e non tanto il curriculum del coro, ma anche la qualità del progetto artistico proposto”, come ci spiega Stefano Gianola, presidente del gruppo di cantori premanesi. In pratica, esibirsi al concorso nazionale Pigarelli richiede di portare una selezione di brani che abbiano una concatenazione logica. “A tal proposito, il nostro Maestro Francesco Bussani ha scritto un progetto legato alla primavera, composto, oltre che da un brano del Maestro Pigarelli e da un testo scritto dopo l’anno 2000 (come prevedeva il regolamento), da altri pezzi non compresi nel repertorio tradizionale del Nives, che i nostri coristi hanno preparato appositamente per questo concorso”. E infatti, grande è stato l’impegno che i cantori premanesi hanno profuso per esseri pronti a confrontarsi con gli altri dodici cori che hanno preso parte al Pigarelli 2025.

E i risultati hanno premiato il grande lavoro svolto, visto che il Coro Nives è riuscito a rientrare tra il ristretto novero dei cori che hanno preso parte alla finalissima di domenica (cinque sui tredici in gara), ottenendo infine un ottimo quarto posto. “Il valore di questo risultato sta nel fatto che è stato ottenuto proprio “nella tana del lupo”” ha aggiunto ancora Gianola, spiegando che “andare a esibirsi in Trentino significa anche scontrarsi con una vocalità e un modo di cantare che sono sensibilmente differenti dai nostri, per cui non era assolutamente detto che le nostre peculiarità sarebbero state premiate. Invece, avere un riconoscimento in questo senso, accedendo alla finale, è stata un’enorme soddisfazione per i coristi, per il Maestro Bussani e per tutto il consiglio del Coro Nives”.

Allargando il cerchio, il presidente del Nives ha inserito la partecipazione al Pigarelli in quella tendenza recente del coro premanese a prendere parte a questo genere di competizioni ed eventi. “Da quanto è arrivato il Maestro Bussani a dirigere il nostro coro, abbiamo partecipato a ben quattro concorsi nazionali in otto anni, contro una singola partecipazione nei due decenni e mezzo precedenti! La volontà del Coro Nives è quella di proseguire in questa direzione: in primis, perché avendo un obiettivo ben chiaro e definito in termini di tempi e di programma è più motivante per i coristi andare a scuola e cercare sempre di migliorarsi; in secondo luogo, perché andare a fare i concorsi nazionali ti apre gli occhi sul mondo della coralità in generale e, nel nostro caso, sul canto maschile popolare nello specifico”.
Tornando al Pigarelli, la giuria formata dai Maestri Mauro Zuccante, Maria Dal Bianco, Alessandro Ledda, Marina Giovannini e Mattia Culmone ha assegnato la vittoria ex aequo al Gruppo vocale Vihar di Trieste e al Coro Verrés di Verrés in Val d'Aosta, mentre il secondo e il terzo posto se li sono aggiudicati rispettivamente il coro Montecimon di Miane e il Coro Voci delle Dolomiti di Belluno.

Lo scorso fine settimana era quello dedicato alle fasi conclusive della competizione, con le semifinali previste per sabato e la finale fissata per domenica. Fasi finali alle quali il Coro Nives ha potuto prendere parte dopo un duro processo di selezione, con il quale la giuria “valutava non solo e non tanto il curriculum del coro, ma anche la qualità del progetto artistico proposto”, come ci spiega Stefano Gianola, presidente del gruppo di cantori premanesi. In pratica, esibirsi al concorso nazionale Pigarelli richiede di portare una selezione di brani che abbiano una concatenazione logica. “A tal proposito, il nostro Maestro Francesco Bussani ha scritto un progetto legato alla primavera, composto, oltre che da un brano del Maestro Pigarelli e da un testo scritto dopo l’anno 2000 (come prevedeva il regolamento), da altri pezzi non compresi nel repertorio tradizionale del Nives, che i nostri coristi hanno preparato appositamente per questo concorso”. E infatti, grande è stato l’impegno che i cantori premanesi hanno profuso per esseri pronti a confrontarsi con gli altri dodici cori che hanno preso parte al Pigarelli 2025.

E i risultati hanno premiato il grande lavoro svolto, visto che il Coro Nives è riuscito a rientrare tra il ristretto novero dei cori che hanno preso parte alla finalissima di domenica (cinque sui tredici in gara), ottenendo infine un ottimo quarto posto. “Il valore di questo risultato sta nel fatto che è stato ottenuto proprio “nella tana del lupo”” ha aggiunto ancora Gianola, spiegando che “andare a esibirsi in Trentino significa anche scontrarsi con una vocalità e un modo di cantare che sono sensibilmente differenti dai nostri, per cui non era assolutamente detto che le nostre peculiarità sarebbero state premiate. Invece, avere un riconoscimento in questo senso, accedendo alla finale, è stata un’enorme soddisfazione per i coristi, per il Maestro Bussani e per tutto il consiglio del Coro Nives”.

Allargando il cerchio, il presidente del Nives ha inserito la partecipazione al Pigarelli in quella tendenza recente del coro premanese a prendere parte a questo genere di competizioni ed eventi. “Da quanto è arrivato il Maestro Bussani a dirigere il nostro coro, abbiamo partecipato a ben quattro concorsi nazionali in otto anni, contro una singola partecipazione nei due decenni e mezzo precedenti! La volontà del Coro Nives è quella di proseguire in questa direzione: in primis, perché avendo un obiettivo ben chiaro e definito in termini di tempi e di programma è più motivante per i coristi andare a scuola e cercare sempre di migliorarsi; in secondo luogo, perché andare a fare i concorsi nazionali ti apre gli occhi sul mondo della coralità in generale e, nel nostro caso, sul canto maschile popolare nello specifico”.
Tornando al Pigarelli, la giuria formata dai Maestri Mauro Zuccante, Maria Dal Bianco, Alessandro Ledda, Marina Giovannini e Mattia Culmone ha assegnato la vittoria ex aequo al Gruppo vocale Vihar di Trieste e al Coro Verrés di Verrés in Val d'Aosta, mentre il secondo e il terzo posto se li sono aggiudicati rispettivamente il coro Montecimon di Miane e il Coro Voci delle Dolomiti di Belluno.
A.Te.