Indelebile il ricordo di Moioli, dovrà ispirare le future generazioni del remo lecchese
Anche il Panathlon Club Lecco si unisce ai messaggi di cordoglio per la scomparsa di Giuseppe Moioli leggendario canottiere di Mandello del Lario, oro nel “quattro senza” alle Olimpiadi di Londra 1948 e figura carismatica nel suo ruolo di allenatore per settant’anni alla Canottieri Moto Guzzi sua società sin dal lontano 1944.
Moioli meglio di chiunque altro, incarnava lo spirito del nostro club nel difendere i valori dello sport inteso quale strumento di formazione della persona e veicolo di solidarietà tra uomini e popoli, nonché affermare il ruolo non certo marginale del fair play. Una figura di spessore e guida per molte generazioni di canottieri che grazie al suo insegnamento sportivo e umano hanno raggiunto i vertici mondiali di questo difficile e faticoso sport.
Giuseppe Moioli, 97 anni, figlio di contadini ad Olcio di Mandello del Lario è riuscito non solo a vincere un oro alle Olimpiadi ma anche sei titoli europei e numerosissimi titoli tricolori. Successi che gli sono serviti per mettersi al servizio dei giovani con tanta umiltà e competenza.
Di lui ci resterà certamente un ricordo indelebile che dovrà ispirare le future generazioni del remo lecchese portando avanti una tradizione di cui Moioli andava fiero. Per questo il Panathlon aveva, negli anni, premiato l’atleta, l’allenatore, l’uomo, la leggenda del canottaggio italiano.
Moioli meglio di chiunque altro, incarnava lo spirito del nostro club nel difendere i valori dello sport inteso quale strumento di formazione della persona e veicolo di solidarietà tra uomini e popoli, nonché affermare il ruolo non certo marginale del fair play. Una figura di spessore e guida per molte generazioni di canottieri che grazie al suo insegnamento sportivo e umano hanno raggiunto i vertici mondiali di questo difficile e faticoso sport.
Giuseppe Moioli, 97 anni, figlio di contadini ad Olcio di Mandello del Lario è riuscito non solo a vincere un oro alle Olimpiadi ma anche sei titoli europei e numerosissimi titoli tricolori. Successi che gli sono serviti per mettersi al servizio dei giovani con tanta umiltà e competenza.
Di lui ci resterà certamente un ricordo indelebile che dovrà ispirare le future generazioni del remo lecchese portando avanti una tradizione di cui Moioli andava fiero. Per questo il Panathlon aveva, negli anni, premiato l’atleta, l’allenatore, l’uomo, la leggenda del canottaggio italiano.
Il presidente del Panathlon Club Lecco Andrea Mauri