Servono interventi urgenti al Centro Sportivo del Bione
Il centro sportivo comunale del Bione, ormai da tempo, presenta delle criticità che necessitano di interventi urgenti e risolutivi.
Sono sotto gli occhi di tutti lo stato dei bagni posti nelle vicinanze delle tribune principali e del campo uno, dove le porte sono disassate, risultano impossibile la chiusura. Che dire poi dei bagni, spesso veramente sporchi, con olezzo insopportabile. I rubinetti dei lavandini sono tutti privi della ghiera e quando si aprono l’acqua fluisce da tutte le parti. Il rubinetto esterno, adibito alla pulizia delle scarpe degli atleti è privo di una caditoia ove far confluire l’acqua, che quindi rimbalza sul muro e per terra, rendendo scivoloso il terreno.
L’entrata adiacente al campo uno fino ad arrivare al campo numero due è florilegio di buche enormi, per cui quando piove si formano dei veri e propri laghi.
Che dire poi dell’area tra gli spogliatoi ed il campo numero due dove si si formano dei veri e propri laghetti a causa del fatto che le caditoie non scaricano, in quanto il tubo sottostante è rotto da molto tempo.
Anche il campo numero uno, quello più utilizzato dalle squadre di calcio, rifatto in sintetico circa quattro anni fa, necessiterebbe di un intervento importante, in quanto la manutenzione che dovrebbe essere fatta settimanalmente, visto il numero di ore di utilizzo, non verrebbe svolta con la cadenza necessaria.
Non da meno si deve intervenire sulla piccola area esterna alla pista di atletica, quella in terra battuta, invasa da erbacce.
Infine l’errore più eclatante. La nuovissima struttura al coperto dedicata all’atletica leggera. Una tensostruttura lunga 50 metri che consente gli allenamenti ai velocisti ed agli astisti, costa quasi 650mila euro. Inizialmente avrebbe dovuto essere costruita nell’area dell’ex pista di pattinaggio, poi spostata tra gli spogliatoi ed i campi numero due e di Rugby.
Ebbene tale struttura è lunga solo 50 metri, mentre se fosse stata di 10 metri più lunga, avrebbe permesso di disputare delle gare indoor, la cui distanza è stabilita, appunto sui 60 metri.
Questi tra i problemi più evidenti che balzano all’occhio ai frequentatori del Centro Sportivo. Cosa manca? Che l’amministrazione comunale, proprietaria del Centro attui le opportune verifiche e controlli affinchè chi amministra e gestisce l’area ottemperi a quanto stabilito dalla convenzione.
Tralasciamo il discorso piscina e palazzetto perché in questi casi ci vorrebbe un libro vero e proprio.


Che dire poi dell’area tra gli spogliatoi ed il campo numero due dove si si formano dei veri e propri laghetti a causa del fatto che le caditoie non scaricano, in quanto il tubo sottostante è rotto da molto tempo.

Non da meno si deve intervenire sulla piccola area esterna alla pista di atletica, quella in terra battuta, invasa da erbacce.

Ebbene tale struttura è lunga solo 50 metri, mentre se fosse stata di 10 metri più lunga, avrebbe permesso di disputare delle gare indoor, la cui distanza è stabilita, appunto sui 60 metri.

Tralasciamo il discorso piscina e palazzetto perché in questi casi ci vorrebbe un libro vero e proprio.
Fratelli d’Italia, Direttivo Circolo di Lecco