Premana: 'Eccomi', il messaggio di Delpini per i 100 anni della Madonna del Rosario
Non è mancata una tappa in quel di Premana nella visita che l’Arcivescovo di Milano ha effettuato quest’oggi in territorio valsassinese. Monsignor Mario Delpini è infatti salito in Valle per alcuni appuntamenti spirituali nel corso del pomeriggio: prima, verso le 17, ha incontrato i ragazzi di terza media di tutto il Decanato a Pasturo, per poi condividere con loro la fiaccolata verso i Crotti di Cortenova e un momento di preghiera insieme. Alle 21, l’Arcivescovo celebererà di nuovo in Valsassina la messa solenne alla Madonna dei Crotti, durante la quale gli stessi ragazzi di terza media faranno la Professione di Fede (seguirà l’articolo completo).

Nel mezzo, ha raggiunto Premana, per recitare il Santo Rosario insieme alla comunità e portare la sua benedizione alla statua della Madonna del Rosario, in occasione del centesimo anniversario di quest’ultima. La grande effige lignea in questo 2025 è eccezionalmente esposta nella parrocchiale di Premana per tutto il mese mariano, proprio in occasione del suo secolo di vita.
Così, alle ore 18 una chiesa parrocchiale gremita per l’occasione ha dato il benvenuto all’Arcivescovo, accolto dalla comunità “con il cuore traboccante di gioia”, come ha asserito don Matteo Albani. “Oggi desideriamo pregare con lei per ringraziare del dono di questa immagine di Maria che generazioni di premanesi venerano da ben cento anni” ha dichiarato il parroco di Premana e Pagnona, ricordando che “davanti a questa statua tante persone hanno pregato, gioito, ringraziato, pianto, si sono affidati e consacrati al cuore materno di Maria, e Lei è sempre stata pronta ad intercedere presso suo figlio perché ci donasse abbondanti benedizioni e proteggesse le nostre famiglie”. Rivolgendosi nuovamente all’Arcivescovo, don Matteo ha espresso la volontà di “pregare insieme a lei per i nuovi fiori della nostra diocesi, i candidati al presbiterato che questa mattina hanno gioito con lei nel seminario di Venegono. Infine - ha aggiunto ancora don Matteo - vogliamo pregare per lei, che tra poco meno di un mese ricorderà il suo cinquantesimo anniversario di sacerdozio. Con tutte queste intenzioni nel cuore, ci affidiamo a Maria nella preghiera, chiedendo anche il dono di nuove vocazioni e della pace nei cuori e nel mondo”.

In seguito, i numerosissimi presenti hanno recitato il Santo Rosario insieme con l’Arcivescovo, prima che quest’ultimo benedisse la statua della Vergine e “lasciasse” a Premana una riflessione molto significativa, e in particolare “una parola facile da ricordare, ma difficile da spiegare”. ‘Eccomi!’, è questo il termine che Mons. Delpini ha voluto imprimere nelle menti e nei cuori della comunità dell’Alta Valle; termine “che fu la risposta della Vergine Maria all’annuncio dell’Angelo Gabriele che le rivelava di essere la madre di Dio. Una risposta che mostrava la sua piena disponibilità a fare ciò che chiedeva il Signore”.

“Eccomi! significa ‘voglio amare’!” ha spiegato ancora l’Arcivescovo, esortando tutti a presenti a vivere ogni istante della propria vita, dai più belli a più tragici, essendo sempre pronti ad “esserci”, sempre pronti a dire ‘eccomi per amare!’. Perché “il Signore vuole che noi amiamo, ci fidiamo di lui e custodiamo la speranza, sempre”.

“La statua della Madonna è stata cento anni ad ascoltare le preghiere della gente di Premana, che veniva e viene tutt’ora qui a pregare. E la Vergine dice ‘eccomi!’ Sono qui per aiutarti ad amare, anche nei momenti più difficili, in quelli di lutto, di strazio. La devozione alla Madonna del Rosario è proprio la disponibilità ad amare in ogni situazione” ha proseguito Delpini, prima di chiudere la sua riflessione – e la sua visita alla comunità premanese - con due inviti. Il primo quello “a salutarmi con un ‘eccomi!’ quando mi incontrerete di nuovo, così io capirò chi siete”. Il secondo quello a scrivere quel vocabolo così prezioso su un piccolo foglio, da riporre nel proprio libro di preghiera, oppure di studio. “Per tenere sempre a mente quella parola così facile da ricordare, così difficile da spiegare”.
L'Arcivesco e la statua della Madonna del Rosario
Nel mezzo, ha raggiunto Premana, per recitare il Santo Rosario insieme alla comunità e portare la sua benedizione alla statua della Madonna del Rosario, in occasione del centesimo anniversario di quest’ultima. La grande effige lignea in questo 2025 è eccezionalmente esposta nella parrocchiale di Premana per tutto il mese mariano, proprio in occasione del suo secolo di vita.
Così, alle ore 18 una chiesa parrocchiale gremita per l’occasione ha dato il benvenuto all’Arcivescovo, accolto dalla comunità “con il cuore traboccante di gioia”, come ha asserito don Matteo Albani. “Oggi desideriamo pregare con lei per ringraziare del dono di questa immagine di Maria che generazioni di premanesi venerano da ben cento anni” ha dichiarato il parroco di Premana e Pagnona, ricordando che “davanti a questa statua tante persone hanno pregato, gioito, ringraziato, pianto, si sono affidati e consacrati al cuore materno di Maria, e Lei è sempre stata pronta ad intercedere presso suo figlio perché ci donasse abbondanti benedizioni e proteggesse le nostre famiglie”. Rivolgendosi nuovamente all’Arcivescovo, don Matteo ha espresso la volontà di “pregare insieme a lei per i nuovi fiori della nostra diocesi, i candidati al presbiterato che questa mattina hanno gioito con lei nel seminario di Venegono. Infine - ha aggiunto ancora don Matteo - vogliamo pregare per lei, che tra poco meno di un mese ricorderà il suo cinquantesimo anniversario di sacerdozio. Con tutte queste intenzioni nel cuore, ci affidiamo a Maria nella preghiera, chiedendo anche il dono di nuove vocazioni e della pace nei cuori e nel mondo”.
In seguito, i numerosissimi presenti hanno recitato il Santo Rosario insieme con l’Arcivescovo, prima che quest’ultimo benedisse la statua della Vergine e “lasciasse” a Premana una riflessione molto significativa, e in particolare “una parola facile da ricordare, ma difficile da spiegare”. ‘Eccomi!’, è questo il termine che Mons. Delpini ha voluto imprimere nelle menti e nei cuori della comunità dell’Alta Valle; termine “che fu la risposta della Vergine Maria all’annuncio dell’Angelo Gabriele che le rivelava di essere la madre di Dio. Una risposta che mostrava la sua piena disponibilità a fare ciò che chiedeva il Signore”.

“Eccomi! significa ‘voglio amare’!” ha spiegato ancora l’Arcivescovo, esortando tutti a presenti a vivere ogni istante della propria vita, dai più belli a più tragici, essendo sempre pronti ad “esserci”, sempre pronti a dire ‘eccomi per amare!’. Perché “il Signore vuole che noi amiamo, ci fidiamo di lui e custodiamo la speranza, sempre”.
“La statua della Madonna è stata cento anni ad ascoltare le preghiere della gente di Premana, che veniva e viene tutt’ora qui a pregare. E la Vergine dice ‘eccomi!’ Sono qui per aiutarti ad amare, anche nei momenti più difficili, in quelli di lutto, di strazio. La devozione alla Madonna del Rosario è proprio la disponibilità ad amare in ogni situazione” ha proseguito Delpini, prima di chiudere la sua riflessione – e la sua visita alla comunità premanese - con due inviti. Il primo quello “a salutarmi con un ‘eccomi!’ quando mi incontrerete di nuovo, così io capirò chi siete”. Il secondo quello a scrivere quel vocabolo così prezioso su un piccolo foglio, da riporre nel proprio libro di preghiera, oppure di studio. “Per tenere sempre a mente quella parola così facile da ricordare, così difficile da spiegare”.
A.Te.