Cortenova: Mons. Delpini celebra la Messa alla Madonna dei Crotti

Una processione con i ragazzi prossimi a compiere la professione di fede, dalla Chiesa dei Santi Protasio e Gervasio, ha accompagnato ieri Monsignor Mario Delpini fino alla Madonna dei Crotti a Cortenova, dove ad attenderlo c’erano molti fedeli – forse più di quelli attesi, vista la scarsità dei posti a sedere sotto i gazebo allestiti al riparo dalla pioggia -, gli amministratori comunali e le associazioni, sia locali che della Valle. 
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Monsignor Mario Delpini con i ragazzi della professione di fede

Durante la sua omelia l’Arcivescovo di Milano ha focalizzato l’attenzione sulla vita, paragonandola a un ingranaggio “che va avanti, consumandoti e chiedendoti di fare tante cose”, come il lavoro che impegna gran parte della giornata o lo sport che spinge “a fare bene e arrivare prima”, tutte “manifestazioni del nostro vivere abitate dalla frenesia, dal correre e dal non aver tempo per fermarsi”, a differenza del luogo in cui ha celebrato la Messa che ha definito "un invito a una sosta per spezzare il meccanismo, per intuire di aver avanzato un po' di libertà e di freschezza, forse di poesia". 
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Nel pomeriggio a Pasturo
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Una sosta, come ha ripetuto più volte, che può essere “imposta in modo brutale, che entra in casa e nella vita sotto forma di una malattia o di un problema di salute", ma che può anche essere offerta in posti diversi come “i sentieri di montagna e i luoghi di devozione come quello che stiamo per benedire”. Delpini si è quindi interrogato su che cosa possa essere la sosta, proponendo di viverla come “una grazia, una spiritualità".
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La processione verso la Madonna dei Crotti
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Durante il momento di pausa, inoltre, ha proseguito l’Arcivescovo nella sua omelia, è possibile incrociare lo sguardo di Gesù e di Maria e capire di essere “amato, atteso, compreso e perdonato”, ci si rende conto di essere felici e di avere tanto bene nella nostra vita. Allo stesso modo, è anche un'opportunità per valutare “il male compiuto, le occasioni mancate, l’infelicità procurata alle persone care”, un tempo sufficiente "per pregare, per capire ciò che Gesù ti domanda, per renderti conto di essere felice”, ha concluso. 
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Alla presenza dell'Arcivescovo, quindi, circa sessanta giovani dell’ultimo anno della Scuola secondaria di primo grado hanno rinnovato le promesse battesimali con la professione di fede, con l’entusiasmo che caratterizza la loro età. Al termine della Messa, il parroco don William Abbruzzese ha ringraziato l'ospite di serata per la presenza, oltre alle autorità e ai fedeli intervenuti, come tutte le persone che si sono adoperate per il restauro del luogo; ha inoltre consegnato un dono a Monsignor Delpini per il suo 50° di sacerdozio e ha ricordato “come la collaborazione di tutti nell’organizzazione possa sempre creare qualcosa di grande”. 
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Il sindaco Sergio Galperti ha descritto attraverso tre parole la località in cui sorge la Madonna dei Crotti: “luogo, valore e promessa”. La sua spiegazione è partita proprio dall’ultima, ovvero la promessa, fatta da Delpini anni fa, di benedire la statua, unita a quella dell'Amministrazione comunale di ristrutturare il posto, un impegno reso possibile grazie ai fondi arrivati da Regione Lombardia ma anche dagli abitanti di Cortenova che hanno finanziato buona parte dei lavori. 
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La statua mariana non è stata rimossa durante l’esecuzione dei lavori: “Si trova lì dal 1937, non è stata toccata”, è stato detto ricordando la processione sotto la pioggia che ne accompagnò la posa e poi un’altra data storica, quando durante la Seconda guerra mondiale la Madonna ha letteralmente "salvato" due giovani cortenovesi, come testimoniato dal foro di proiettile che la trapassa. Il primo cittadino ha espresso infine il desiderio di svolgere ogni anno, nel mese di maggio, una processione “per ricordare il periodo del 2020 in cui molti hanno perso la vita senza nemmeno poter essere salutati". Infine ha di nuovo ripreso le parole dell’Arcivescovo, auspicando che “questo posto diventi veramente un luogo di sosta”.
M.A.
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