Mandello sogna con il 'suo' Niang: si è autocandidato per l'NBA

La città del canottaggio e della Moto Guzzi potrebbe presto avere la sua star anche nel basket. È infatti cresciuto e sbocciato a Mandello del Lario Saliou Niang, talentuoso cestista classe 2004 del Trento che ora sogna - con tutte le ragioni per farlo - l'NBA, per cui si è autocandidato dichiarandosi eleggibile per il Draft 2025 (il maxi evento annuale in cui le trenta franchigie possono scegliere i loro nuovi giocatori).
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L'autocandidatura di Niang per il Draft 2025 (da Instagram)
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Originario di Dakar, in Senegal, 21 anni compiuti giusto ieri, il giovane atleta è uno dei nomi forti del momento nel mondo della palla a spicchi e non ha mai nascosto la sua ambizione di spiccare il volo verso l'America, nella lega più famosa, ricca e prestigiosa di tutte, dove secondo i portali specializzati ha già attirato su di sé gli occhi di diversi scout.
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Saliou Niang (foto tratte da Ig)

I numeri della sua stagione, del resto, parlano chiaro: 8.1 punti, 5 rimbalzi e 1.4 assist in media nelle 33 partite complessivamente disputate con il Trento, tra Serie A e Coppa Italia, quest'ultima conquistata da protagonista - con un exploit soprattutto in semifinale - nello stesso periodo in cui è entrato nel giro della Nazionale azzurra di Gianmarco Pozzecco, che ha raccontato di aver scelto nonostante le sue origini africane proprio per un senso di riconoscenza verso il Paese che ha accolto lui e la sua famiglia; l'esordio risale a febbraio, nella partita di qualificazione agli Europei persa contro l'Ungheria a Reggio Calabria.
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Prima di sbocciare a Trento, Saliou ha militato nelle giovanili della Fortitudo Bologna. Ma per raccontare i suoi primissimi passi nel mondo del basket, come dicevamo, bisogna andare a Mandello, dove ancora oggi in molti ricordano le sue scampagnate a piedi dalla frazione alta di Rongio fino al palazzetto di Pra' Magno per gli allenamenti, in quella fase di vita in cui, come molti altri coetanei, si cimentava anche nel calcio. 
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"In Italia prima è arrivato mio padre, che trovò lavoro come camionista, e in seguito mia madre. Mi raccontavano che per loro non è mai stato facile. Mi è capitato di incontrare ragazzi che trattano male i propri genitori e non lo capisco. A me non è mai accaduto", ha confidato la promettente ala ai microfoni del noto portale La Giornata Tipo, che gli ha dedicato un bel video in cui è stata lasciata la parola anche a Paolo Galbiati, head coach dell'Aquila Trento: "La prima volta che l'ho visto giocare era ancora a Lecco. Era un ragazzino, con questi stuzzicadenti al posto di gambe e braccia", ha svelato quest'ultimo, a cui ha fatto eco l'ex allenatore Marco Crespi che in bianconero è impegnato come direttore dell'Academy: "Lo conoscevo già, poi l'ho visto giocare alle finali nazionali Under 19 del 2023 con la Fortitudo Bologna. Era una partita che non contava niente, lo noto e dico: "Wow!". Mando subito un messaggio a Rudy Gaddo (ds del Trento, ndr): "Saliou, che bellezza!"".
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Facile capire come e perché Niang sia stato in grado di bruciare le tappe fino all'approdo in Trentino, dove in questa fase punta anche allo Scudetto, potendo ora presentarsi come un giocatore completo. O almeno così lo definiscono i maggiori conoscitori di basket, sottolineandone l'atletismo, la buona tecnica e la capacità di offrire un prezioso apporto anche nella metà campo difensiva. "Posso fare più cose, ma devo aggiungere pericolosità al tiro per essere davvero imprevedibile", ha ammesso con umiltà lo stesso atleta, che nel calcio tifa Juventus mentre in Nba ha come riferimenti Kevin Durant tra le star e i Golden State Warriors come franchigia.
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Il cestista in una foto scattata sul lago

"In questo momento voglio prendermi un istante per guardare indietro e ricordare quel bambino che si è innamorato del basket", ha scritto di recente sul suo profilo Instagram - in italiano e in inglese - nel post in cui ha annunciato l'autocandidatura per il Draft 2025. "Quella stessa passione tuttora alimenta ogni mio giorno in palestra. Non sarei mai arrivato fin qui da solo, ed è per questo che voglio ringraziare dal profondo del cuore la mia famiglia, per essermi sempre stata accanto nel momenti più difficili e per aver gioito con me in quelli più belli, come la vittoria della Coppa Italia di quest'anno. Voglio ringraziare anche tutti gli amici, compagni, allenatori, squadre, i miei agenti, e ancora una volta la mia famiglia, che sono parte essenziale di questo percorso. Oggi, con la stessa umiltà di sempre e la consapevolezza di dover continuare a migliorare, ho ufficialmente deciso di dichiararmi eleggibile per il Draft 2025!".
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Coach Galbiati, in questo senso, ha predicato calma: "L'NBA oggi cerca specialisti e lui al momento non lo è, ma se accadesse sarei il più felice del mondo". Giustamente, però, Saliou non vuole mettere limiti ai sogni. E anche a Mandello, ovviamente, fanno tutti il tifo per lui.
B.P.
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