Lecco: i Babayaga festeggiano vent'anni di musica insieme

“Più che una band, uno stile di vita”. I Babayaga sono così. Da vent'anni, con i sei componenti del gruppo riusciti a creare, tra loro, una seconda famiglia in grado di trasmettere il suo “credo” e tutta la sua energia, al pubblico. 
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Era il 2 giugno del 2005 quando la formazione ha tenuto il suo primo concerto. Sei elementi – che si sono incontrati grazie a conoscenze in comune – diventati un tutt'uno con il passare del tempo, stringendo un legare che va il fare musica insieme, come racconta la cantante Chiara Pezzotti, riuscita,  negli anni, a “mantenere viva la passione per la musica” nei suoi colleghi che, a differenza sua, professionista del mestiere, vivono il suonare come un hobby. 
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Certo in due decenni alcuni cambi, ci sono stati. Tre membri fondatori sono rimasti, altri si sono succeduti, rimanendo però sempre in contatto anche con chi ha lasciato il gruppo.
Con Chiara Pezzotti, 42 anni, da sempre ci sono Marco Sala, 57 anni, cantante e percussionista e  Pietro Esposto, 52 anni, chitarrista. Con loro poi Daniele Manzoni, 42 anni, tastierista (dal 2006), Gianlorenzo Caccia, 52 anni, batterista (dal 2007) e Alberto Fidone, 58 anni, bassista (dal 2019), l'unico milanese di una band tutta lecchese.
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Il repertorio dei Babaya spazia dalla musica degli anni '70, '80, '90, di cantanti italiani le cui cover vengono proposte per eventi private e concerti in diverse location.
Già prevista una grande festa anche per celebrare il 20°. Si terrà a Villa di Pini, il 13 giugno. Prevista la partecipazione di tutti i musicisti che hanno condiviso un tratto di strada con la formazione. A ciascuno di loro, “è stata data una parte di una canzone che più ha caratterizzato questo periodo condiviso e saliranno a turno con noi sul palco” spiega la cantante che, con la sua Rock&Dance Cover Band, ha raggiunto le 500 date live, tatuandosi tra l'altro il logo dei Babayaga sulla pelle. “Il nome scelto evoca le streghe, ma viste in maniera simpatica e buffa. All’inizio era rappresentata su una scopa volante, poi dallo scorso anno abbiamo cambiato e ad oggi il nostro simbolo di riconoscimento è una casa con le zampe di gallina”. Originale, come loro.
M.A.
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