Lecco: verso un regolamento sulla gestione del verde urbano
Il Comune di Lecco ha avviato il percorso che lo porterà a dotarsi di un regolamento sulla gestione del verde urbano. Se ne occuperanno i consiglieri che fanno parte della commissione prima, sotto il coordinamento dell’assessore ai Lavori pubblici Maria Sacchi e con la consulenza degli agronomi Michele Dell’Oro e Noemi Valsecchi.
Lo scopo del documento sarà quello di offrire a tecnici e cittadini uno strumento che aiuti a comprendere il valore di questo bene, a tutelare l’esistente ed educare la cittadinanza ad una corretta gestione.
Uno dei punti cardini su cui si basa la bozza a partire dalla quale si svilupperà il lavoro della commissione è l’attribuzione di un valore agli elementi del verde urbano esistenti, con un metodo scientifico che si basa non solo su parametri paesaggistici ma anche su parametri ecosistemici, con lo scopo di promuovere la biodiversità in ambito urbano.
Un altro tema che dovrà essere sviluppato è quello delle compensazioni per eventuali tagli o danni del verde urbano. I tecnici hanno proposto l’adozione del “metodo svizzero modificato” per il calcolo del valore degli alberi abbattuti che integra una valutazione su base estetica e paesaggistica a una valutazione del valore ecosistemico che si basa sulla considerazione di quattro variabili: le caratteristiche della pianta in termini di specie e relativo valore economico stabilito dal prezzario regionale, valore ecologico e paesaggistico dell’albero secondo criteri dettagliati, dislocazione all’interno della città secondo una legenda che valorizza molto le aree vicino al lago e ai fiumi e infine il parametro dimensionale che tiene conto della circonferenza del tronco. Per quanto riguarda la valutazione del danno anche in questo caso il regolamento dovrà offrire le indicazioni per fare una valutazione la più oggettiva possibile attraverso una classificazione in base all’area anatomica dell’albero in cui si trova il danno e alla tipologia di danno.
Già da queste prime battute è nato un dibattito vivace tra i consiglieri e sono state messe in luce alcune tematiche. Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) ha problematizzato il concetto di compensazione ambientale: “A un privato facoltoso non gliene frega niente di tirare fuori un po’ di soldi per abbattere degli alberi quindi questo potrebbe tradursi in un boomerang”; la dem Anna Sanseverino ha sottolineato l’importanza che il regolamento renda quello dell’abbattimento dell’albero un caso limite ed eccezionale; Filippo Boscagli (Fratelli d’Italia) ha ricordato la necessità di licenziare un regolamento che poi sia effettivamente applicabile e fatto rispettare.
Lo scopo del documento sarà quello di offrire a tecnici e cittadini uno strumento che aiuti a comprendere il valore di questo bene, a tutelare l’esistente ed educare la cittadinanza ad una corretta gestione.
Uno dei punti cardini su cui si basa la bozza a partire dalla quale si svilupperà il lavoro della commissione è l’attribuzione di un valore agli elementi del verde urbano esistenti, con un metodo scientifico che si basa non solo su parametri paesaggistici ma anche su parametri ecosistemici, con lo scopo di promuovere la biodiversità in ambito urbano.
Un altro tema che dovrà essere sviluppato è quello delle compensazioni per eventuali tagli o danni del verde urbano. I tecnici hanno proposto l’adozione del “metodo svizzero modificato” per il calcolo del valore degli alberi abbattuti che integra una valutazione su base estetica e paesaggistica a una valutazione del valore ecosistemico che si basa sulla considerazione di quattro variabili: le caratteristiche della pianta in termini di specie e relativo valore economico stabilito dal prezzario regionale, valore ecologico e paesaggistico dell’albero secondo criteri dettagliati, dislocazione all’interno della città secondo una legenda che valorizza molto le aree vicino al lago e ai fiumi e infine il parametro dimensionale che tiene conto della circonferenza del tronco. Per quanto riguarda la valutazione del danno anche in questo caso il regolamento dovrà offrire le indicazioni per fare una valutazione la più oggettiva possibile attraverso una classificazione in base all’area anatomica dell’albero in cui si trova il danno e alla tipologia di danno.
Già da queste prime battute è nato un dibattito vivace tra i consiglieri e sono state messe in luce alcune tematiche. Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) ha problematizzato il concetto di compensazione ambientale: “A un privato facoltoso non gliene frega niente di tirare fuori un po’ di soldi per abbattere degli alberi quindi questo potrebbe tradursi in un boomerang”; la dem Anna Sanseverino ha sottolineato l’importanza che il regolamento renda quello dell’abbattimento dell’albero un caso limite ed eccezionale; Filippo Boscagli (Fratelli d’Italia) ha ricordato la necessità di licenziare un regolamento che poi sia effettivamente applicabile e fatto rispettare.
M.V.