Treni per il Lago fermi, tutti in coda in stazione a Lecco
C'è ancora tanto da migliorare. Ed era prevedibile, anche perchè, effettivamente, poco è stato fatto per rendere la "prova generale" di quest'oggi un test all'altezza delle aspettative, con correttivi già previsti rimasti, in questo momento, sulla carta per essere introdotti il 15 giugno, quando scatterà il blocco vero e proprio.

Uno su tutti, la deviazione di parte delle corse su via Balicco, per alleggerire la pressione su piazza della stazione, "ingolfata" dal via vai di bus sostitutivi in aggiunta a quelli di linea, con tutte le difficoltà del caso a farsi strada in uno spazio reso ancor più angusto dalla presenza di centinaia di turisti che, sbarcati dai treni, pazientemente si incolonnano sotto il sole per poter riprendere il viaggio verso il Lago su gomma.

Primo sabato senza convogli, sulla Lecco-Sondrio, quello odierno, per una sperimentazione di quella che sarà la quotidianità, per tutta l'estate, dall'avvio dei diversi cantieri che interesseranno, in contemporanea, fino a settembre, la direttrice, rendendo così impossibile raggiungere spiagge e località a Lago, da Abbadia a Colico, passando per Varenna e fino poi alla Valtellina.

Già della mattinata, a salvare la situazione è stata solo l'educazione dei viaggiatori, spesso intere famiglie anche con bambini e bagagli al seguito, rispettosi nell'accodarsi, seguendo le istruzioni del personale delle ferrovie, schierato per incanalare i flussi e fornire informazioni, in assenza di altri accorgimenti, come cartelloni o indicatori dei tempi d'attesa.

C'è da chiedersi però, come si possa immaginare, di lasciare poi tutta quella gente in coda sotto il sole, quando il caldo estivo inizierà a farsi sentire... 72 i bus sostitutivi che, a regime, copriranno le corse cancellate. Ma già allo start di questa mattina i sette inviati a caricare i passeggeri del primo treno bloccato a Lecco si sono rivelati non sufficienti, innescando la formazione del “serpentone”.

Già quest'oggi i taxi sono stati presi d'assalto, da chi, pagando, ha pensato di accorciare i tempi. Mentre il car sharing, è evidente, non decolla, con le vetture E vai tutte allineate, intonse, proprio davanti ai gradini della stazione, trasformandosi da potenziale servizio a ulteriore impiccio in una piazza già troppo piena.

Inutili, al momento, come ulteriore eventuale stampella, i battelli, in numero troppo risicato già per far fronte alla normale richiesta.

Problemi, infine, quest'oggi - e forse anche questo chi ha organizzato la prova doveva prevederlo mettendo avanti le mani per tempo - per gli studenti che, dopo l'ultima campanella, si sono trovati a doversi accodare ai turisti: un bel disagio.

Uno su tutti, la deviazione di parte delle corse su via Balicco, per alleggerire la pressione su piazza della stazione, "ingolfata" dal via vai di bus sostitutivi in aggiunta a quelli di linea, con tutte le difficoltà del caso a farsi strada in uno spazio reso ancor più angusto dalla presenza di centinaia di turisti che, sbarcati dai treni, pazientemente si incolonnano sotto il sole per poter riprendere il viaggio verso il Lago su gomma.

Primo sabato senza convogli, sulla Lecco-Sondrio, quello odierno, per una sperimentazione di quella che sarà la quotidianità, per tutta l'estate, dall'avvio dei diversi cantieri che interesseranno, in contemporanea, fino a settembre, la direttrice, rendendo così impossibile raggiungere spiagge e località a Lago, da Abbadia a Colico, passando per Varenna e fino poi alla Valtellina.

Già della mattinata, a salvare la situazione è stata solo l'educazione dei viaggiatori, spesso intere famiglie anche con bambini e bagagli al seguito, rispettosi nell'accodarsi, seguendo le istruzioni del personale delle ferrovie, schierato per incanalare i flussi e fornire informazioni, in assenza di altri accorgimenti, come cartelloni o indicatori dei tempi d'attesa.

C'è da chiedersi però, come si possa immaginare, di lasciare poi tutta quella gente in coda sotto il sole, quando il caldo estivo inizierà a farsi sentire... 72 i bus sostitutivi che, a regime, copriranno le corse cancellate. Ma già allo start di questa mattina i sette inviati a caricare i passeggeri del primo treno bloccato a Lecco si sono rivelati non sufficienti, innescando la formazione del “serpentone”.

Già quest'oggi i taxi sono stati presi d'assalto, da chi, pagando, ha pensato di accorciare i tempi. Mentre il car sharing, è evidente, non decolla, con le vetture E vai tutte allineate, intonse, proprio davanti ai gradini della stazione, trasformandosi da potenziale servizio a ulteriore impiccio in una piazza già troppo piena.

Inutili, al momento, come ulteriore eventuale stampella, i battelli, in numero troppo risicato già per far fronte alla normale richiesta.

Problemi, infine, quest'oggi - e forse anche questo chi ha organizzato la prova doveva prevederlo mettendo avanti le mani per tempo - per gli studenti che, dopo l'ultima campanella, si sono trovati a doversi accodare ai turisti: un bel disagio.
