Calolzio: grande successo per la tradizionale Lucciolata. Tante famiglie al via
Un fiume di persone, festoso e colorato, ha attraversato ieri sera le vie del Pascolo di Calolziocorte, per la Lucciolata, la tradizionale corsa serale non competitiva che da ben 44 anni unisce sport e comunità. Alle 21 in punto, circa 1.200 fra grandi e piccini, sono partiti dall’oratorio San Giovanni Paolo II per un percorso di cinque chilometri che ha trasformato le strade in un sentiero di piccole luci.

Già dalle 20, l’oratorio si era riempito di partecipanti: bambini, famiglie, gruppi di amici, podisti amatoriali, ma anche qualche atleta si sono messi in fila per l’iscrizione e per ricevere l’immancabile lucciola luminosa, simbolo dell’evento.
Dietro questo grande evento, sempre molto partecipato, però, c’è un impegno che dura mesi e coinvolge l’intero tessuto sociale del rione.
''Ogni anno la Lucciolata richiede oltre 200 volontari: un dispiegamento di energie incredibile'' ha raccontato Roberto Riva, coordinatore della manifestazione. ''Ma poi arriva la sera della corsa, si vedono queste centinaia di persone pronte a correre o camminare insieme, e ogni fatica viene ripagata all’istante''.
Come l’anno scorso, l’intero ricavato della manifestazione sarà devoluto alla parrocchia Sacra Famiglia, che insieme all’oratorio organizza la Lucciolata all’interno di un ricchissimo programma di eventi – in corso dal 22 maggio fino all’8 giugno – con musica, spettacoli, laboratori per bambini, pizzeria e cucina sempre attive. Un’intera comunità che si mobilita, con un entusiasmo contagioso.

A ringraziare tutti è stato anche don Andrea Pirletti, parroco del Pascolo: ''E’ molto più di una corsa: è un atto collettivo d’amore per il nostro territorio. Ringrazio di cuore i volontari, senza i quali tutto questo sarebbe impossibile. Ogni persona che ha dato una mano ha contribuito a costruire un momento che ci unisce, ci illumina, ci fa bene''.

Non sono mancati anche i momenti simbolici. Come da tradizione, ai primi classificati nelle categorie uomo e donna sono stati assegnati i trofei Giuseppe Tentori e Luciana e Paola Secomandi, mentre al primo gruppo iscritto è andato il Trofeo Supermercati Conad Rotasperti. Ma il cuore dell’iniziativa resta la partecipazione: a tutti i partecipanti è stato consegnato anche un gadget artistico a tema ''lucciola'', realizzato nel laboratorio del Servizio di formazione all’autonomia Artimedia di Calolziocorte, gestito dalla cooperativa sociale La Vecchia Quercia. Un oggetto nato dalle mani e dalla sensibilità delle persone che frequentano il centro, frutto di un processo creativo che, come ha sottolineato don Andrea, ''rappresenta una preziosa occasione di inclusione, espressione e cittadinanza attiva''.

''La sinergia tra la comunità del Pascolo e La Vecchia Quercia – hanno aggiunto gli organizzatori – è uno dei tasselli più importanti di questo progetto. Dimostra che la festa può e deve essere anche strumento di crescita condivisa, di attenzione alle fragilità, di promozione della dignità e delle capacità di ogni persona''.

Già dalle 20, l’oratorio si era riempito di partecipanti: bambini, famiglie, gruppi di amici, podisti amatoriali, ma anche qualche atleta si sono messi in fila per l’iscrizione e per ricevere l’immancabile lucciola luminosa, simbolo dell’evento.
Dietro questo grande evento, sempre molto partecipato, però, c’è un impegno che dura mesi e coinvolge l’intero tessuto sociale del rione.
''Ogni anno la Lucciolata richiede oltre 200 volontari: un dispiegamento di energie incredibile'' ha raccontato Roberto Riva, coordinatore della manifestazione. ''Ma poi arriva la sera della corsa, si vedono queste centinaia di persone pronte a correre o camminare insieme, e ogni fatica viene ripagata all’istante''.
Come l’anno scorso, l’intero ricavato della manifestazione sarà devoluto alla parrocchia Sacra Famiglia, che insieme all’oratorio organizza la Lucciolata all’interno di un ricchissimo programma di eventi – in corso dal 22 maggio fino all’8 giugno – con musica, spettacoli, laboratori per bambini, pizzeria e cucina sempre attive. Un’intera comunità che si mobilita, con un entusiasmo contagioso.

A ringraziare tutti è stato anche don Andrea Pirletti, parroco del Pascolo: ''E’ molto più di una corsa: è un atto collettivo d’amore per il nostro territorio. Ringrazio di cuore i volontari, senza i quali tutto questo sarebbe impossibile. Ogni persona che ha dato una mano ha contribuito a costruire un momento che ci unisce, ci illumina, ci fa bene''.

Non sono mancati anche i momenti simbolici. Come da tradizione, ai primi classificati nelle categorie uomo e donna sono stati assegnati i trofei Giuseppe Tentori e Luciana e Paola Secomandi, mentre al primo gruppo iscritto è andato il Trofeo Supermercati Conad Rotasperti. Ma il cuore dell’iniziativa resta la partecipazione: a tutti i partecipanti è stato consegnato anche un gadget artistico a tema ''lucciola'', realizzato nel laboratorio del Servizio di formazione all’autonomia Artimedia di Calolziocorte, gestito dalla cooperativa sociale La Vecchia Quercia. Un oggetto nato dalle mani e dalla sensibilità delle persone che frequentano il centro, frutto di un processo creativo che, come ha sottolineato don Andrea, ''rappresenta una preziosa occasione di inclusione, espressione e cittadinanza attiva''.

''La sinergia tra la comunità del Pascolo e La Vecchia Quercia – hanno aggiunto gli organizzatori – è uno dei tasselli più importanti di questo progetto. Dimostra che la festa può e deve essere anche strumento di crescita condivisa, di attenzione alle fragilità, di promozione della dignità e delle capacità di ogni persona''.
Sa.A.