Lecco: in CC il saluto a Coppes e il 'bentornato' a Comi, tra la LC-BG e... Gaza

C’è chi viene e c’è chi va in Comune a Lecco, e il Consiglio di lunedì sera è stato il luogo dove dare il benvenuto e scambiarsi arrivederci. Il primo commosso saluto è stato per Marco Coppes, storico dipendente di Palazzo Bovara che dopo quattro decenni di onorato servizio andrà in pensione alla fine della settimana. “Sono arrivato qui a vent'anni, credo di poter dire che sono cresciuto più qui che a casa mia” ha detto visibilmente emozionato dai microfoni dell’aula all’inizio dell’assise, salutato da un caloroso applauso. Assunto all’epoca del sindaco Giulio Boscagli come autista, Coppes ha svolto questa stessa mansione fino ad oggi, diventando un punto di riferimento per tutti coloro che gravitano attorno al Comune.
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Marco Coppes

Più tiepidi i ringraziamenti del sindaco Gattinoni per il consigliere dem Antonio Pattarini che ha rassegnato le sue dimissioni il 19 maggio scorso per neanche troppo taciuti disaccordi con la linea dell’Amministrazione. A sostituirlo il collega Luigi Comi che il 20 maggio, dopo qualche pressione, ha accettato l’incarico. “Gigi, come tutti lo conosciamo, è una persona di grande esperienza che volentieri accogliamo qui” ha detto Gattinoni nel dare il suo bentornato al consigliere che già era stato tra i banchi con Brivio: “Entro a bocce già giocate visto che il mandato è quasi al termine e spero di essere all’altezza di questo ruolo nonostante "mi manchino" i quattro anni precedenti. Auguro a tutti un buon lavoro per il bene dei cittadini e di Lecco”.

Dopo questa parentesi, ha preso il via il Consiglio comunale vero e proprio con le comunicazioni, aperte dalle parole di Daniele Blaseotto per sottolineare il disastro umanitario in corso a Gaza: “C’è ancora l’uomo o siamo diventati disumani?” si è chiesto l’esponente di Con la sinistra cambia Lecco. "Apparteniamo a un mondo che non ha la volontà di opporsi a ciò che di disumano succede ogni giorno a Gaza dove si sta sterminando un popolo con la più dura crudeltà oggi possibile, con l’obiettivo dell’annientamento totale dei palestinesi. Di che cosa abbiamo ancora bisogno di scuoterci?”.

Molto più “locale” l’intervento della consigliera Stefania Valsecchi di Fattore Lecco che ha ricordato in aula la petizione promossa dal comitato "Per una nuova Lecco-Bergamo" insieme a quello di Chiuso con la quale si chiede ad Anas e alle autorità competenti un aggiustamento del tracciato dell’opera che preveda una "revisione degli ingressi, il completo attraversamento di Calolzio a monte e non a lago con un’uscita oltre la frazione di Sala in ottica di completamento dell’asse viario tra Lecco e Bergamo nel rispetto delle peculiarità del territorio”. Questa sarebbe una soluzione che risolverebbe definitivamente e con un unico intervento i problemi del traffico da e per il capoluogo, liberando il centro di Calolzio, e risulterebbe meno impattante per la vita economica e sociale della stessa cittadina della Valle San Martino e di Chiuso; inoltre ridurrebbe i rischi geologici strutturali dovuti alla vicinanza del lago, non richiederebbe l’abbattimento di edifici e lo spostamento di famiglie e attività, non comporterebbe la deturpazione del lungolago di Calolzio, del Lavello e di Chiuso e agevolerebbe il collegamento con i Comuni montani. 
“L’attuale soluzione invece presenta numerosi problemi: non è risolutiva del traffico, richiede un terzo lotto di cui non ci sono neanche i tempi di progettazione, presenta un elevato rischio di mancato rispetto dei tempi per le elevate criticità emerse nello studio di fattibilità di Anas e comporta il pericolo di occlusione della falda; inoltre richiede il ripristino degli imbocchi, l’abbattimento di nove o dieci immobili tra abitazioni e attività economiche e il danneggiamento di almeno altri 31 edifici, oltre ad espropri di abitati privati. Ha un costo di 253 milioni di euro per un tracciato di 2,4 chilometri e sarà molto invasiva per i territori interessati dai lavori per tutto il tempo che questi richiedono, ovvero dal 2027 al 2032, inoltre il quartiere di Chiuso verrebbe totalmente fagocitato”.
M.V.
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