Lecco: la Canottieri celebra il suo 130° con il presidente del CONI Giovanni Malagò

Si è svolto oggi l’evento per celebrare il 130° anniversario della Canottieri Lecco, una giornata ricca di interventi, emozioni e ricordi, a testimonianza di una realtà sportiva che da oltre un secolo è un punto di riferimento per la città e per tutto il territorio lombardo.
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A sinistra Giovanni Malagò

L’evento è iniziato con il "numero uno" Marco Cariboni che ha introdotto la cerimonia presentando il presidente del CONI Giovanni Malagò, che ha dichiarato di sentirsi a casa e ha spiegato di conoscere molti dei presenti di persona, avendoli incontrati nel suo girovagare o avendoli seguiti come atleti, per poi esprimere grande gratitudine verso il gruppo di persone che, 130 anni fa, decisero di fondare la Canottieri.
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Al microfono Marco Cariboni

“Questa è una lunga storia di donne e uomini che hanno reso celebre questa società” ha sottolineato, spiegando come fare sport a Lecco rappresenti “la condizione ideale per dare il meglio di sé”. Ha inoltre elogiato gli allenatori, definiti “di primissimo livello”, e ha ricordato che lo sport italiano deve molto a questi atleti, ai loro coach e alla stessa Canottieri.
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Malagò ha anche raccontato che, agli inizi, la società è nata come un circolo, ma nel tempo ha integrato molte altre discipline sportive. “Io non potrò più essere rieletto presidente del CONI - ha confidato - ma resterò per tutta la vita un uomo di sport”. Ha voluto infine sottolineare come la Canottieri sia riuscita a mantenere alto il prestigio dello sport italiano e ha invitato tutti a continuare a portare avanti questo concetto, ricordando che “siamo tutti parte di una grandissima famiglia”. 
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A seguire, Carlo Mornati ha preso la parola raccontando come la Canottieri Lecco sia stata la sua prima società e come questo luogo gli abbia fatto scoprire lo sport. “I lecchesi forse non si rendono conto della fortuna che hanno ad avere un posto polifunzionale e di tale spessore nel loro territorio” ha spiegato, definendo la Canottieri “un servizio sociale immenso”. Il suo augurio, quindi, è stato quello che tutti possano comprendere l’importanza di questo spazio e del valore dello sport in generale, e ha ricordato inoltre che tanti campioni, atleti olimpici e di livello internazionale, sono passati proprio da qui.
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Il presidente Marco Cariboni ha quindi raccontato la storia della fondazione. La Società dei Pattinatori, nata nel 1891, propose la realizzazione di un “reparto” Canottieri con l’intento di coniugare attività atletica e salutista: d’inverno il pattinaggio, d’estate il remo. Nel 1892 fu organizzato un comitato per la regata prevista l'anno successivo, e un gruppo di appassionati si ritrovò per dare una forma concreta al proprio entusiasmo, puntando a raggiungere almeno 50 adesioni; non riuscendoci, si decise di rinviare la riunione fondativa. Nel 1895 la Società Canottieri vide la luce con 40 “adesionisti” nel primo raduno generale al Caffè del Teatro Sociale di piazza Garibaldi.
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L’ingegner Valassi ha poi ringraziato Marco Cariboni per l’ottimo lavoro svolto negli ultimi anni, sottolineando l’importanza della continuità e della passione nella gestione della società. Erano presenti anche i presidenti del CAI e della Ginnastica Ghislanzoni, le uniche due realtà sportive esistenti all’epoca della nascita della Canottieri, che hanno portato il loro saluto.
Verso la fine della giornata è intervenuto il sindaco Mauro Gattinoni, che ha ringraziato i presenti e ha sottolineato come Lecco sia il luogo ideale per la salute e per lo sport. Ha quindi parlato del Bione, definendolo “uno spazio immenso dedicato completamente a questo tipo di attività", e ha affermato con convinzione che Lecco “non ha assolutamente niente da invidiare” ad altre realtà. Il primo cittadino ha inoltre consegnato una targa a Marco Cariboni, riconoscendo il suo impegno per la città e per lo sport.
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Mauro Piazza, sottosegretario della Regione Lombardia, ha portato i saluti del presidente Attilio Fontana, definendo la Canottieri un “luogo di orgoglio per tutta la città”. Ha poi ricordato come siano passati da queste parti campioni sia nello sport sia nel volontariato: “È un luogo dal quale possiamo prendere solo che ispirazione” ha aggiunto, ringraziando tutti i presenti e in particolar modo Malagò. Menzione per quest'ultimo anche da parte di Marco Riva, presidente del CONI Lombardia, che lo ha ringraziato “per il cuore che ci ha messo in tutti questi anni” nel guidare lo sport italiano e ha definito la Canottieri Lecco “un punto di riferimento per tutta la Lombardia e un modello da seguire”.
A suggellare la cerimonia è stato chiamato anche don Bortolo Uberti, che ha impartito una benedizione a tutti i presenti e alla sede. Il Prevosto ha sottolineato che “chi fa sport ha a cuore le nuove generazioni" e che il tempo e la passione investiti in questo ambito servono a educare i giovani e a formarli come futuri adulti migliori. Ha evidenziato inoltre il ruolo fondamentale dello sport negli oratori, che “unisce i ragazzi nonostante abbiano storie, famiglie e provenienze diverse”, costruendo legami e comunità.
Ettore Fumagalli, presidente dell’associazione sportiva dilettantistica Oltretutto 97, ha raccontato i successi dei suoi 113 atleti, attivi in nove discipline diverse, e nel ringraziare i tanti volontari impegnati ha sottolineato come “lo sport abbia la capacità di far star bene le persone”.
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Al microfono Antonio Rossi

Sul palco si sono alternati anche volti noti come Antonio Rossi, Paolo Bassani e Andrea Oriana. Il primo ha voluto esprimere con semplicità la sua riconoscenza - “l’unica cosa che posso dire alla Canottieri Lecco è grazie” -, mentre il terzo ha ringraziato Malagò per aver sempre promosso la sportività e i valori autentici. Bassani, infine, ha raccontato di aver realizzato alcuni dei suoi sogni, invitando poi i giovani a non considerare un fallimento il non arrivare sempre a una meta, ma a mettere passione e impegno in tutto il loro cammino.
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A destra il sindaco Mauro Gattinoni

A conclusione dell’evento è stata svelata una targa in memoria di Giovanni Lozza, storico allenatore della Canottieri Lecco, a cui è stato tributato un sentito omaggio per il contributo fondamentale dato alla società e alla crescita di molte generazioni di atleti.
G.D.
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