Al via i lavori allo svincolo del Bione: cinque fasi fino a giugno 2026

Prenderanno ufficialmente il via il 5 giugno i lavori per l’adeguamento dello svincolo in località Bione, un’opera che si annuncia cruciale per il futuro della viabilità lecchese e la piena operatività del cosiddetto “quarto ponte”. Il cantiere – presentato oggi in municipio dal sindaco Mauro Gattinoni, affiancato dall’assessore ai lavori pubblici Maria Sacchi e dal dirigente comunale Alessandro Crippa – prevede un articolato intervento che si svilupperà in cinque fasi, con conclusione fissata per giugno 2026.
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Il progetto comprende la realizzazione di due rotatorie – una in viale Don Giovanni Ticozzi, già esistente ma da rimodulare, e una nuova in corrispondenza dell’attuale parcheggio delle piscine – e la sistemazione della viabilità afferente, inclusi collegamenti ciclopedonali e accessi secondari.
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“È la principale opera di completamento per raccordare la nuova viabilità – ha commentato il sindaco Gattinoni – Consente smistamenti che faciliteranno il traffico in ingresso da Pescate e la distribuzione verso Milano, l’ospedale e il centro città”.
Il cronoprogramma partirà con la consegna ufficiale dei lavori il 3 giugno e l’allestimento del cantiere già due giorni dopo.
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La prima fase operativa, prevista tra il 16 giugno e il 18 luglio, sarà dedicata alla realizzazione di un raccordo con la pista ciclabile esistente: un intervento pensato per garantire la continuità dei percorsi anche durante le fasi più complesse dei lavori.
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Subito dopo, a partire dal 23 giugno e fino al 22 agosto, sarà la volta della rotatoria sud, che comporterà la chiusura temporanea del parcheggio situato a sud dell’area. Per non bloccare la circolazione, l’intervento sarà suddiviso in due sottofasi, in modo da garantire sempre la viabilità provvisoria in entrambe le direzioni.
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“Non sono previste chiusure totali – ha chiarito il dirigente Alessandro Crippa – Tutto è stato progettato per mantenere la funzionalità del traffico, magari con rallentamenti, ma mai chiusa”.
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La fase più delicata è quella in programma tra la fine di luglio e la fine dell’anno. A partire dal 28 luglio si procederà con le opere provvisionali per consentire, dall’8 settembre fino al 30 dicembre, la costruzione della nuova rotatoria nord, che sorgerà al posto dell’attuale parcheggio delle piscine. Un nodo strategico, già predisposto per accogliere un futuro braccio di collegamento con il quarto ponte, anche se – ha precisato Gattinoni – “al momento manca ancora l’autorizzazione da parte di ANAS, nonostante le nostre continue sollecitazioni”.
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Il cantiere proseguirà poi nel 2026 con due ulteriori fasi: da gennaio ad aprile si interverrà su finiture, segnaletica, cordoli e sistemazioni esterne; infine, tra aprile e i primi giorni di giugno, si concluderanno le lavorazioni accessorie che non avranno impatto sulla viabilità, permettendo la piena entrata in funzione del nuovo assetto entro l’estate.
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L’intervento comporterà anche alcuni sacrifici. “Salterà il parcheggio della piscina e l’accesso diretto alla piazzola dell’elisoccorso – ha spiegato Gattinoni –. Dovremo ripensare anche il raccordo con la palazzina del Soccorso Alpino. Inoltre, l’ingresso al centro sportivo Bione sarà spostato sullo spiazzo in Via Ticozzi ora ripristinato dopo lo sgombero delle roulotte”.
Al progetto è già agganciato un braccio di uscita verso il quarto ponte, predisposto per un utilizzo futuro non ancora autorizzato: “Attendiamo ancora il via libera da parte di ANAS – ha aggiunto il primo cittadino – Abbiamo inviato alla Provincia diverse sollecitazioni, evidenziando l’urgenza anche in relazione al teleriscaldando del ponte Kennedy e alla scadenza dei fondi PNRR che ci costringono a tempi rapidi. Necessitiamo di risposte in tempi celeri, il resto dei cantieri avanzano”. 
Il disegno complessivo punta a migliorare drasticamente la gestione del traffico cittadino e intercomunale. “L’opera consente di razionalizzare i flussi – ha ribadito Gattinoni – e permette un accesso diretto a Lecco da chi proviene da Pescate, eliminando le code a Garlate. Chi dovrà dirigersi verso la Valtellina si troverà direttamente sulla rampa di immissione”.
Il costo complessivo dell’intervento è di 4 milioni di euro, comprensivi di tutte le spese accessorie.
In chiusura, Crippa ha sottolineato l’importanza dell’equilibrio tra opere e circolazione: “Anche le fasi più delicate sono state pensate per mantenere il traffico in sicurezza, consentire il transito dei pedoni, permettere prima di sistemare  con raccordi temporanei e nessuna interruzione totale della viabilità”.
Sa.A.
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