Calolzio: presta la Postepay che è usata per un'estorsione, a processo
E' a processo per tentata estorsione: la discussione è stata fissata per il prossimo mese di dicembre dal giudice dottor Gianluca Piantadosi.
Imputato un 30enne magrebino di Calolziocorte, già detenuto per altra causa, che l'altra mattina è stato tradotto in Tribunale dalla polizia penitenziaria per presenziare al rito abbreviato e, assistito dall'avvocato Paolo Rivetti, difendersi dalla pesante accusa.
Al giovane è contestato, come anticipato, il reato di tentata estorsione a danno di una coetanea di Roma.
La ragazza avrebbe, infatti, ricevuto il numero di una carta PostePay, intestata all'imputato, sul quale effettuare il versamento di una somma di denaro, per non vedere divulgate le sue foto di nudo e in atteggiamenti intimi inviate a un uomo.
Una vicenda per la quale il 30enne calolziese si è detto estraneo specificando di avere prestato mesi prima la sua carta PostePay a un connazionale e di non averne più traccia.
Acquisiti gli elementi portati dall'imputato, il giudice ha deciso di stabilire una data per la discussione, rinviando così a dicembre la decisione sull'esito del processo.
Imputato un 30enne magrebino di Calolziocorte, già detenuto per altra causa, che l'altra mattina è stato tradotto in Tribunale dalla polizia penitenziaria per presenziare al rito abbreviato e, assistito dall'avvocato Paolo Rivetti, difendersi dalla pesante accusa.
Al giovane è contestato, come anticipato, il reato di tentata estorsione a danno di una coetanea di Roma.
La ragazza avrebbe, infatti, ricevuto il numero di una carta PostePay, intestata all'imputato, sul quale effettuare il versamento di una somma di denaro, per non vedere divulgate le sue foto di nudo e in atteggiamenti intimi inviate a un uomo.
Una vicenda per la quale il 30enne calolziese si è detto estraneo specificando di avere prestato mesi prima la sua carta PostePay a un connazionale e di non averne più traccia.
Acquisiti gli elementi portati dall'imputato, il giudice ha deciso di stabilire una data per la discussione, rinviando così a dicembre la decisione sull'esito del processo.
S.V.