Lecco: l'Arma celebra il 211° anniversario di fondazione. Il Col.Melidonis, ''sempre al servizio ai cittadini''
E' stata la suggestiva cornice di Piazza Cermenati, nel cuore della città di Lecco e con affaccio sul lago, ad ospitare nel tardo pomeriggio odierno, la cerimonia dell'Arma dei Carabinieri, in festa per il 211° anniversario di fondazione.
Presenti come di consueto, le massime autorità della provincia, a cominciare dal Prefetto Sergio Pomponio, affiancato dal Procuratore Ezio Domenico Basso e dai vertici di Polizia di Stato e Guardia di Finanza.

Non potevano mancare inoltre i sindaci e gli amministratori comunali, schierati in fascia tricolore, in rappresentanza del territorio - dall'Alto Lago alla Brianza - unitamente ai rappresentanti della Provincia, ai consiglieri eletti in Regione, al Governo e in Europa. E poi il prevosto Monsignor Bortolo Uberti, i volontari del soccorso, dell'ANC e quanti collaborano quotidianamente con l'Arma, particolarmente attiva in città così come nel resto del territorio presidiato dalle stazioni e dai vari reparti.

A questo proposito, da giugno 2024 a maggio 2025, il Comando Provinciale di Lecco, nelle sue varie articolazioni, ha arrestato 185 soggetti e ne ha deferiti in stato di libertà 1761, perseguendo circa l’86% dei reati complessivamente denunciati nel lecchese.

La sfilata dei gonfaloni ha lasciato spazio alla lettura del messaggio augurale del Presidente della Repubblica e dell’ordine del giorno del Comandante Generale dell’Arma. A seguire ha preso la parola il comandante provinciale, Colonello Nicola Melidonis, dallo scorso autunno insediatosi appunto in Corso Carlo Alberto. Rivolgendo il proprio saluto alle autorità intervenute, ha elogiato i trecento uomini e donne che operano nel territorio provinciale, per l’attività svolta e gli obiettivi raggiunti nell’anno appena trascorso.
''Oggi o domani, incontrando i vostri amici o andando a scuola, raccontatelo a tutti che siete stati alla Festa dei Carabinieri e dite loro chi sono i Carabinieri'' ha detto, rivolgendosi ai bambini delle scuole, anche loro presenti in prima fila stringendo fra le mani una bandierina.

''I Carabinieri sono donne e uomini in divisa che di fronte alla bandiera - quella che vedete - il tricolore, hanno prestato giuramento. Giuramento di fedeltà alla Costituzione e alle leggi. Noi amiamo dire che i Carabinieri hanno una duplice arma: quella di essere sia militari, sia forze dell'ordine. Come militari ci occupiamo - insieme alle altre forze e ai corpi armati dello Stato - della difesa della nazione, della difesa di tutti, in un sistema integrato di difesa nazionale. Come forze dell'ordine la nostra missione è quella di essere tra i cittadini e al servizio dei cittadini, soprattutto dei più deboli, di coloro che subiscono prepotenze ed ingiustizie''.

Il Colonnello Melidonis ha poi indicato le tre direzioni che hanno contraddistinto l'operato dell'Arma in quest'ultimo anno. Innanzitutto la prevenzione dei reati, ''essenza stessa della nostra missione'' come l'ha definita il comandante provinciale. A questo proposito l'esponente della Benemerita ha evidenziato la quotidiana presenza sul territorio di Lecco, assicurata dalle pattuglie, attive tanto nel bacino lacustre, quanto anche sulle cime che caratterizzano la provincia; in questo senso, degli oltre 91 interventi di soccorso e sostegno alla popolazione, 49 sono stati svolti dai Carabinieri sciatori sulle piste di sci dei Piani di Bobbio e 43 dai Carabinieri del servizio navale nelle acque dei laghi lecchesi.

Poi l'attività di contrasto ''alla criminalità diffusa, soprattutto a quella che colpisce le persone fragili come le truffe agli anziani. Ma anche a quella organizzata - ha proseguito - una piaga sociale strisciante, spesso silente, presente ormai storicamente anche in questi territori. L'azione attenta e vigile della Prefettura, della Magistratura e nostra delle Forze dell'Ordine, è stata ed è finalizzata a prevenire la commissione dei reati e ad impedire che tali fenomeni intossichino ed avvelenino il sano tessuto economico e sociale di questa provincia''.

Infine l'ultima azione: contribuire insieme a tutte le istituzioni, a diffondere la cultura della legalità. ''Immaginate una pianta messa a dimora in un vaso; quest'ultimo rappresenta le istituzioni che hanno il compito di sorreggere la pianta della legalità. La cosa più importante affinchè questa pianta non appassisca è che ogni giorno ognuno di noi, ma soprattutto voi ragazzi con responsabilità e con impegno, ma soprattutto con gentilezza, ve ne prendiate cura'' ha proseguito il Colonnello Melidonis, esortando i più giovani a perseguire i valori dell'onestà. ''Oggi l'Arma dei Carabinieri vi consegna idealmente questa pianta: abbiatene cura. Noi abbiamo bisogno di voi''.

Infine un ringraziamento non poteva non essere rivolto alle famiglie ''che ogni giorno ci accompagnano in questo impegnativo compito. Sono loro a volte che sopportano il peso maggiore'' e agli stessi Carabinieri. ''Oggi con questa cerimonia rinnoviamo intimamente il nostro giuramento alla bandiera Italiana per servire questa comunità. A voi il mio grazie per quello che fate e per quello che - ne sono sicuro - continuerete a fare con coraggio, abnegazione, responsabilità, umiltà e soprattutto, come era solito dire uno dei miei comandanti e maestro …con quella calma severa, che non minaccia mai, che neppure perdona il poco zelo…''.

Sul finire della cerimonia, bagnata da una pioggia a tratti battente - sono state consegnate sette ricompense ad altrettanti militari, tutti appartenenti alla Compagnia di Merate. A partire dal comandante, Capitano Giovanni Casamassima, premiato dal Prefetto Pomponio; è stata poi la volta del Luogotenente Vincenzo Valenza, del Vice Brigadiere Cristian Paolillo, dell'Appuntato Daniele Fantauzzi (Stazione di Brivio) per l'operazione che ha consentito di sgominare un giro di prostituzione minorile, con l'unico arrestato al quale - proprio ieri - è stata inflitta una condanna ad oltre 14 anni di carcere. A consegnare loro la pergamena è stato il Procuratore Capo Ezio Domenico Basso.

E poi l'Appuntato Scelto Gianluca Calì (Addetto al Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Merate) per il salvataggio di una donna in difficoltà nel giugno 2024 nelle acque dell'Adda a Imbersago; a premiarlo il dottor Marco Tremolada, presidente del Tribunale di Lecco. Infine i colleghi della Stazione di Olginate - Appuntato Scelto Giuseppe Agati e Carabiniere Giovanni Cesaro - per un altro tentativo di suicidio provvidenzialmente sventato, omaggiati della pergamena dal Colonnello Claudio Arneodo.
Presenti come di consueto, le massime autorità della provincia, a cominciare dal Prefetto Sergio Pomponio, affiancato dal Procuratore Ezio Domenico Basso e dai vertici di Polizia di Stato e Guardia di Finanza.

Un'immagine della cerimonia svoltasi in Piazza Cermenati
Non potevano mancare inoltre i sindaci e gli amministratori comunali, schierati in fascia tricolore, in rappresentanza del territorio - dall'Alto Lago alla Brianza - unitamente ai rappresentanti della Provincia, ai consiglieri eletti in Regione, al Governo e in Europa. E poi il prevosto Monsignor Bortolo Uberti, i volontari del soccorso, dell'ANC e quanti collaborano quotidianamente con l'Arma, particolarmente attiva in città così come nel resto del territorio presidiato dalle stazioni e dai vari reparti.

Il Colonnello Nicola Melidonis, comandante provinciale dell'Arma
A questo proposito, da giugno 2024 a maggio 2025, il Comando Provinciale di Lecco, nelle sue varie articolazioni, ha arrestato 185 soggetti e ne ha deferiti in stato di libertà 1761, perseguendo circa l’86% dei reati complessivamente denunciati nel lecchese.

La sfilata dei gonfaloni ha lasciato spazio alla lettura del messaggio augurale del Presidente della Repubblica e dell’ordine del giorno del Comandante Generale dell’Arma. A seguire ha preso la parola il comandante provinciale, Colonello Nicola Melidonis, dallo scorso autunno insediatosi appunto in Corso Carlo Alberto. Rivolgendo il proprio saluto alle autorità intervenute, ha elogiato i trecento uomini e donne che operano nel territorio provinciale, per l’attività svolta e gli obiettivi raggiunti nell’anno appena trascorso.
''Oggi o domani, incontrando i vostri amici o andando a scuola, raccontatelo a tutti che siete stati alla Festa dei Carabinieri e dite loro chi sono i Carabinieri'' ha detto, rivolgendosi ai bambini delle scuole, anche loro presenti in prima fila stringendo fra le mani una bandierina.

''I Carabinieri sono donne e uomini in divisa che di fronte alla bandiera - quella che vedete - il tricolore, hanno prestato giuramento. Giuramento di fedeltà alla Costituzione e alle leggi. Noi amiamo dire che i Carabinieri hanno una duplice arma: quella di essere sia militari, sia forze dell'ordine. Come militari ci occupiamo - insieme alle altre forze e ai corpi armati dello Stato - della difesa della nazione, della difesa di tutti, in un sistema integrato di difesa nazionale. Come forze dell'ordine la nostra missione è quella di essere tra i cittadini e al servizio dei cittadini, soprattutto dei più deboli, di coloro che subiscono prepotenze ed ingiustizie''.

Il Colonnello Melidonis ha poi indicato le tre direzioni che hanno contraddistinto l'operato dell'Arma in quest'ultimo anno. Innanzitutto la prevenzione dei reati, ''essenza stessa della nostra missione'' come l'ha definita il comandante provinciale. A questo proposito l'esponente della Benemerita ha evidenziato la quotidiana presenza sul territorio di Lecco, assicurata dalle pattuglie, attive tanto nel bacino lacustre, quanto anche sulle cime che caratterizzano la provincia; in questo senso, degli oltre 91 interventi di soccorso e sostegno alla popolazione, 49 sono stati svolti dai Carabinieri sciatori sulle piste di sci dei Piani di Bobbio e 43 dai Carabinieri del servizio navale nelle acque dei laghi lecchesi.

Poi l'attività di contrasto ''alla criminalità diffusa, soprattutto a quella che colpisce le persone fragili come le truffe agli anziani. Ma anche a quella organizzata - ha proseguito - una piaga sociale strisciante, spesso silente, presente ormai storicamente anche in questi territori. L'azione attenta e vigile della Prefettura, della Magistratura e nostra delle Forze dell'Ordine, è stata ed è finalizzata a prevenire la commissione dei reati e ad impedire che tali fenomeni intossichino ed avvelenino il sano tessuto economico e sociale di questa provincia''.

Infine l'ultima azione: contribuire insieme a tutte le istituzioni, a diffondere la cultura della legalità. ''Immaginate una pianta messa a dimora in un vaso; quest'ultimo rappresenta le istituzioni che hanno il compito di sorreggere la pianta della legalità. La cosa più importante affinchè questa pianta non appassisca è che ogni giorno ognuno di noi, ma soprattutto voi ragazzi con responsabilità e con impegno, ma soprattutto con gentilezza, ve ne prendiate cura'' ha proseguito il Colonnello Melidonis, esortando i più giovani a perseguire i valori dell'onestà. ''Oggi l'Arma dei Carabinieri vi consegna idealmente questa pianta: abbiatene cura. Noi abbiamo bisogno di voi''.

Infine un ringraziamento non poteva non essere rivolto alle famiglie ''che ogni giorno ci accompagnano in questo impegnativo compito. Sono loro a volte che sopportano il peso maggiore'' e agli stessi Carabinieri. ''Oggi con questa cerimonia rinnoviamo intimamente il nostro giuramento alla bandiera Italiana per servire questa comunità. A voi il mio grazie per quello che fate e per quello che - ne sono sicuro - continuerete a fare con coraggio, abnegazione, responsabilità, umiltà e soprattutto, come era solito dire uno dei miei comandanti e maestro …con quella calma severa, che non minaccia mai, che neppure perdona il poco zelo…''.

I sette Carabinieri ai quali sono state consegnate le ricompense per operazioni di servizio
Sul finire della cerimonia, bagnata da una pioggia a tratti battente - sono state consegnate sette ricompense ad altrettanti militari, tutti appartenenti alla Compagnia di Merate. A partire dal comandante, Capitano Giovanni Casamassima, premiato dal Prefetto Pomponio; è stata poi la volta del Luogotenente Vincenzo Valenza, del Vice Brigadiere Cristian Paolillo, dell'Appuntato Daniele Fantauzzi (Stazione di Brivio) per l'operazione che ha consentito di sgominare un giro di prostituzione minorile, con l'unico arrestato al quale - proprio ieri - è stata inflitta una condanna ad oltre 14 anni di carcere. A consegnare loro la pergamena è stato il Procuratore Capo Ezio Domenico Basso.

E poi l'Appuntato Scelto Gianluca Calì (Addetto al Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Merate) per il salvataggio di una donna in difficoltà nel giugno 2024 nelle acque dell'Adda a Imbersago; a premiarlo il dottor Marco Tremolada, presidente del Tribunale di Lecco. Infine i colleghi della Stazione di Olginate - Appuntato Scelto Giuseppe Agati e Carabiniere Giovanni Cesaro - per un altro tentativo di suicidio provvidenzialmente sventato, omaggiati della pergamena dal Colonnello Claudio Arneodo.
G.C.