Mancava solo la menomazione del Ponte Kennedy
Sconcerto assoluto per la nuova bomba viabilistica caduta sulla città di Lecco. Com'è possibile che solo oggi si scopra che il Ponte Kennedy subirà la menomazione di una corsia?
Questo è ancor più assurdo perché il progetto del teleriscaldamento, cui è dovuto questo epico disastro, non viene calato dall’alto da una inziativa privata difficilmente intercettabile, ma è totalmente pubblico e tanto più di responsabillità comunale. Chi segue il tema è infatti Acinque Greenway, una partecipata dei nostri enti ed aziende, in particolare di Silea ed i cui vertici sono gestiti politicamente per conseguire – giustamente – un risultato di pubblica utilità per il territorio di Lecco. Ora, ci sarà consentito, la pubblica utilità si sta trasformando in pubblico ludibrio se realmente nessuno si fosse accorto che il peso dei tubi farebbe collassare un ponte, se realmente le condutture impongono di chiudere una corsia dove già siamo al collasso.
Stiamo parlando di un contesto in cui, oltre ad una via in meno sul Ponte Kennedy, le novità della Giunta Gattinoni hanno portato a falciare la viabilità a ridosso del lago (con la sparizione dei parcheggi) grazie a rotonde malfunzionanti “abbellite” da newjersey semoventi. Una città che ancora attende di sapere cosa ne sarà della viabilità al Bione e soprattutto si stupisce della farsa del Ponte Vecchio.
Hanno ragione i Sindaci a chiedere a gran voce, come facciamo da anni, che il Ponte Vecchio torni ad essere utilizzato, peraltro l'unico Ponte che da 700 anni non ha problemi strutturali ma anche l'unico diventato oggetto delle peggiori fantasie viabilistiche delle amministrazioni di Sinistra. Lecco non regge ormai la normalità del traffico, una corsia in meno sarebbe il collasso. Ed il Comune di Lecco con i propri progetti e le sue partecipate che hanno la responsabilità dei lavori non può fingersi.
Questo è ancor più assurdo perché il progetto del teleriscaldamento, cui è dovuto questo epico disastro, non viene calato dall’alto da una inziativa privata difficilmente intercettabile, ma è totalmente pubblico e tanto più di responsabillità comunale. Chi segue il tema è infatti Acinque Greenway, una partecipata dei nostri enti ed aziende, in particolare di Silea ed i cui vertici sono gestiti politicamente per conseguire – giustamente – un risultato di pubblica utilità per il territorio di Lecco. Ora, ci sarà consentito, la pubblica utilità si sta trasformando in pubblico ludibrio se realmente nessuno si fosse accorto che il peso dei tubi farebbe collassare un ponte, se realmente le condutture impongono di chiudere una corsia dove già siamo al collasso.
Stiamo parlando di un contesto in cui, oltre ad una via in meno sul Ponte Kennedy, le novità della Giunta Gattinoni hanno portato a falciare la viabilità a ridosso del lago (con la sparizione dei parcheggi) grazie a rotonde malfunzionanti “abbellite” da newjersey semoventi. Una città che ancora attende di sapere cosa ne sarà della viabilità al Bione e soprattutto si stupisce della farsa del Ponte Vecchio.
Hanno ragione i Sindaci a chiedere a gran voce, come facciamo da anni, che il Ponte Vecchio torni ad essere utilizzato, peraltro l'unico Ponte che da 700 anni non ha problemi strutturali ma anche l'unico diventato oggetto delle peggiori fantasie viabilistiche delle amministrazioni di Sinistra. Lecco non regge ormai la normalità del traffico, una corsia in meno sarebbe il collasso. Ed il Comune di Lecco con i propri progetti e le sue partecipate che hanno la responsabilità dei lavori non può fingersi.
Filippo Boscagli (Capogruppo FDI Lecco) e Alessandro Negri (Consigliere provinciale e Segretario FDI)