Lecco: le telecamere funzionano e a breve 'crescono' ancora

Il sistema di video sorveglianza del Comune di Lecco è stato implementato nel 2001 con l’installazione di 40 telecamere e da allora si è ampliato e continua a farlo oggi. Per fare il punto della situazione, è stata convocata martedì sera una riunione della commissione seconda alla quale sono intervenuti la vicesindaca Simona Piazza e il nuovo comandante della Polizia locale Lucio Dioguardi.
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Il capo dei vigili ha spiegato come da quelle poche di decine di telecamere di 25 anni fa, la città arrivi oggi a contarne 193 per la video sorveglianza e 20 per il controllo targhe nelle zone di entrata e uscita della città, alle quali se ne aggiungeranno presto di nuove.
“I lettori delle targhe sono collegati al sistema centralizzato nazionale di targhe e transito della Polizia di Stato, Lecco è stata una delle prime città a installare questo sistema che rappresenta un efficace supporto per le attività di indagine e accertamento svolte dalla Polizia - ha detto il comandante - e con il nuovo progetto verranno ampliate”. Nel 2024, infatti, Palazzo Bovara ha partecipato a un bando promosso dal Ministero dell’Interno per l’ampliamento del sistema di video sorveglianza con un progetto che è stato premiato con un contributo di 90mila euro e che prevede la posa di ulteriori 16 telecamere per la sorveglianza e cinque per la letture targhe.
L’appalto, per un importo complessivo di 150mila euro, è stato affidato a dicembre e in questi primi mesi dell’anno sono stati pianificati i lavori con la ditta appaltatrice.
Nel giro di un paio di mesi dovrebbero essere installati i nuovi apparecchi: una al parco Kennedy, due sul ponte Kennedy, una al portale di via Leonardo da Vinci, una sulla rotatoria tra Marco d’Oggiono e via Digione, una in via Marco d’Oggiono, una sulla rotatoria tra corso Martiri, piazza Manzoni e viale Costituzione, una in largo Montenero, una sulla rotatoria tra corso Matteotti e via papa Giovanni XXIII, due in piazza XX settembre, una in via Roma, cinque al posteggio del Bione e una in largo Europa.
“Sono state scelte aree sensibili per la sicurezza o nevralgiche per monitorare i flussi di traffico, ma anche zone vicino a scuole o che rappresentano delle potenziali vie di fuga” ha chiarito Dioguardi.
Tantissime le curiosità e le domande poste dai consiglieri presenti che hanno dato l’occasione di fare ulteriori approfondimenti: “Le telecamere funzionano tutte, può succedere che capitino dei guasti momentanei ma funzionano tutte e c’è un servizio di assistenza per la manutenzione ordinaria e straordinaria - ha chiarito Piazza - Le immagini registrate scorrono ciclicamente nella centrale operativa ma non sono visionate tutte contemporaneamente perché sarebbe impossibile, c’è però la trasmissione diretta con il sistema della questura e quello dei carabinieri”.
A questo proposito il comandante ha aggiunto che “se arriva una segnalazione l’operatore della polizia locale può aprire in tempo reale la telecamera della zona interessata. Inoltre i filmati possono essere acquisiti dalle forze dell’ordine in presenza di una denuncia ma la registrazione può essere mantenuta solo per sette giorni come previsto dalla normativa. Il nostro sistema, invece, non consente al momento di accertare illeciti del codice della strada a differenza di altri del territorio, ha per il momento un uso principale per finalità investigative”.

M.V.
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