La Lombardia è sotto scacco delle inefficienze del sistema ferroviario
I continui disagi presenti sulle linee ferroviarie lecchesi, anche di grandissima criticità come l'interruzione della linea Lecco-Tirano per tutta la stagione estiva 2025, meritano un'attenta riflessione.
Per Azione è fondamentale studiare il problema, informare i cittadini, fare massa critica e non solo subirne le conseguenze.
Per questo, Azione Lecco, in coordinamento con Azione Lombardia, condivide, a mezzo stampa, le informazioni raccolte in questi anni, grazie allo studio di Stefano Barbieri, presidente di Azione Varese.
Il TPL lombardo su rotaia si svolge sulle reti in gestione dalla Regione Lombardia a Ferrovienord SPA e dal Ministero dei Trasporti a RFI SPA
Le due reti hanno funzionato in maniera indipendente fino al 1999, anno in cui il Passante Ferroviario di Milano, gestito a partire dalla rete di Ferrovienord SPA, è stato connesso con la rete RFI.
Dagli anni 2000 l’interdipendenza delle due reti si è rafforzata aumentando e razionalizzando i collegamenti fra le località lombarde, diventando di fatto una rete unica interconnessa.
La creazione di Trenord SRL come unico gestore del trasporto ferroviario lombardo a partire dal 2009, con partecipazione paritetica al suo capitale da parte di FNM SPA e Trenitalia SPA, ha conseguito l’obiettivo di integrare la gestione del TPL ferroviario da parte di un solo operatore, sebbene l’infrastruttura resti ad oggi in gestione separata fra Ferrovienord e RFI.
È evidente che l’efficienza del servizio di TPL regionale si deve basare sul buon funzionamento sia dell’infrastruttura che dell’organizzazione ed esecuzione del trasporto.
Oggi, nonostante la graduale integrazione fra infrastrutture e gestione del trasporto da 25 anni e il continuo rinnovo del materiale rotabile, si riscontrano inconvenienti e disservizi, particolarmente gravosi su determinate tratte rispetto ad altre.

ALCUNE CAUSE DI DISSERVIZI
COSA SERVIREBBE SECONDO AZIONE:
A prescindere dalle cause materiali che possono generare un ritardo (avaria, ordine pubblico, tempo per imbarcare negli orari di punta, ecc.), per fare fronte alla domanda nell’area più trafficata d’Italia servirebbe una rete più ampia, che possa sostenere maggiori volumi di trasporto senza andare in sofferenza al primo inconveniente.
È chiaro che con queste premesse, anche un piccolo ritardo può produrre ritardi a cascata multipli, senza contare che sulle tratte in comune con l’AV il TPL deve dare la precedenza all’AV.
Inoltre, per Azione Lombardia è fondamentale intervenire per far rispettare i contrarri di programmazione in essere.
Il trasporto ferroviario regionale si fonda, infatti, su contratti sottoscritti dai concessionari con gli enti proprietari degli asset, e precisamente:
I contratti di programma prevedono per il concessionario oneri e obblighi relativi a:
Il contratto vale dal 1° dicembre 2023 al 30 novembre 2033 e sostituisce il precedente contratto 2015-2020 (che era stato prorogato fino al 30 novembre 2023)
Il corrispettivo annuo è pari a 536,2 milioni di euro (+ IVA). Il Contratto specifica i livelli di servizio e di qualità che Trenord deve rispettare e le relative sanzioni in caso di inadempienza.
Il corrispettivo è calcolato sulla base di un Piano Economico Finanziario (PEF). Al termine di ogni anno viene effettuata una verifica a consuntivo dell’equilibrio economico-finanziario del contratto e vengono calcolati gli eventuali conguagli.
È inoltre previsto il rimborso del canone di accesso all'infrastruttura che Trenord paga ai gestori Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e Ferrovienord.
Gli introiti derivanti dalla vendita di biglietti e abbonamenti spettano a Trenord.
Il materiale rotabile è gestito da Trenord, ma una quota significativa di treni (a fine 2023 circa il 48% e a regime circa il 70%) è stata integralmente finanziata da Regione attraverso Ferrovienord.
Trenord è direttamente responsabile della regolarità del servizio, dell’efficienza dei rotabili e della loro manutenzione, nonché della vendita di biglietti e abbonamenti.

Regione Lombardia deve verificare quotidianamente il rispetto del Contratto, monitorando l’andamento del servizio, controllando il livello di qualità erogata per ciascuna linea, tra cui:
Per Azione è fondamentale studiare il problema, informare i cittadini, fare massa critica e non solo subirne le conseguenze.
Per questo, Azione Lecco, in coordinamento con Azione Lombardia, condivide, a mezzo stampa, le informazioni raccolte in questi anni, grazie allo studio di Stefano Barbieri, presidente di Azione Varese.
Il TPL lombardo su rotaia si svolge sulle reti in gestione dalla Regione Lombardia a Ferrovienord SPA e dal Ministero dei Trasporti a RFI SPA
Le due reti hanno funzionato in maniera indipendente fino al 1999, anno in cui il Passante Ferroviario di Milano, gestito a partire dalla rete di Ferrovienord SPA, è stato connesso con la rete RFI.
Dagli anni 2000 l’interdipendenza delle due reti si è rafforzata aumentando e razionalizzando i collegamenti fra le località lombarde, diventando di fatto una rete unica interconnessa.
La creazione di Trenord SRL come unico gestore del trasporto ferroviario lombardo a partire dal 2009, con partecipazione paritetica al suo capitale da parte di FNM SPA e Trenitalia SPA, ha conseguito l’obiettivo di integrare la gestione del TPL ferroviario da parte di un solo operatore, sebbene l’infrastruttura resti ad oggi in gestione separata fra Ferrovienord e RFI.
È evidente che l’efficienza del servizio di TPL regionale si deve basare sul buon funzionamento sia dell’infrastruttura che dell’organizzazione ed esecuzione del trasporto.
Oggi, nonostante la graduale integrazione fra infrastrutture e gestione del trasporto da 25 anni e il continuo rinnovo del materiale rotabile, si riscontrano inconvenienti e disservizi, particolarmente gravosi su determinate tratte rispetto ad altre.

ALCUNE CAUSE DI DISSERVIZI
- Sovrapposizione e saturazione delle reti per garantire i collegamenti, soprattutto nelle ore di picco
- Condivisione dell’infrastruttura dell’alta velocità con il TPL e reciproche ripercussioni in un contesto di saturazione (come sopra)
- Manutenzione da migliorare e monitorare, soprattutto negli snodi strategici, il cui blocco o malfunzionamento si ripercuote a macchia d’olio su larghe parti, se non su tutta la rete regionale
- Ordine pubblico (reati, interruzioni procurate)
- Manutenzione materiale rotabile perfettibile, nonostante l’età media si sia notevolmente ridotta negli ultimi 20 anni.
- RFI: dal 2019 al 2024 in Lombardia Rfi ha consuntivato 5,1 miliardi in investimenti per interventi di sicurezza, manutenzione e potenziamento della rete + altri 230 milioni sulla rete della Lombardia tra il 2025 e il 2027
- Ferrovienord: contratto di programma 2024-2027, oltre 1 miliardo di euro
- Regione Lombardia: ha convocato le parti in due incontri tenutisi il 9 e il 29 ottobre per avere rapporto sui disagi, atto dovuto ma dagli esiti tutti da verificare.
COSA SERVIREBBE SECONDO AZIONE:
A prescindere dalle cause materiali che possono generare un ritardo (avaria, ordine pubblico, tempo per imbarcare negli orari di punta, ecc.), per fare fronte alla domanda nell’area più trafficata d’Italia servirebbe una rete più ampia, che possa sostenere maggiori volumi di trasporto senza andare in sofferenza al primo inconveniente.
È chiaro che con queste premesse, anche un piccolo ritardo può produrre ritardi a cascata multipli, senza contare che sulle tratte in comune con l’AV il TPL deve dare la precedenza all’AV.
Inoltre, per Azione Lombardia è fondamentale intervenire per far rispettare i contrarri di programmazione in essere.
Il trasporto ferroviario regionale si fonda, infatti, su contratti sottoscritti dai concessionari con gli enti proprietari degli asset, e precisamente:
- Contratto di programma Regione Lombardia – Ferrovienord 2022-2060
- Contratti di programma Ministero dei Trasporti – RFI 2022-2026
- Contratto di servizio Regione Lombardia – Trenord 2023-2027
I contratti di programma prevedono per il concessionario oneri e obblighi relativi a:
- Interventi di sviluppo e potenziamento della rete ferroviaria
- Investimenti per il rinnovo, l’ampliamento e l’ammodernamento dell’infrastruttura e degli impianti tecnologici
- Mantenimento in efficienza della rete
Il contratto vale dal 1° dicembre 2023 al 30 novembre 2033 e sostituisce il precedente contratto 2015-2020 (che era stato prorogato fino al 30 novembre 2023)
Il corrispettivo annuo è pari a 536,2 milioni di euro (+ IVA). Il Contratto specifica i livelli di servizio e di qualità che Trenord deve rispettare e le relative sanzioni in caso di inadempienza.
Il corrispettivo è calcolato sulla base di un Piano Economico Finanziario (PEF). Al termine di ogni anno viene effettuata una verifica a consuntivo dell’equilibrio economico-finanziario del contratto e vengono calcolati gli eventuali conguagli.
È inoltre previsto il rimborso del canone di accesso all'infrastruttura che Trenord paga ai gestori Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e Ferrovienord.
Gli introiti derivanti dalla vendita di biglietti e abbonamenti spettano a Trenord.
Il materiale rotabile è gestito da Trenord, ma una quota significativa di treni (a fine 2023 circa il 48% e a regime circa il 70%) è stata integralmente finanziata da Regione attraverso Ferrovienord.
Trenord è direttamente responsabile della regolarità del servizio, dell’efficienza dei rotabili e della loro manutenzione, nonché della vendita di biglietti e abbonamenti.

Regione Lombardia deve verificare quotidianamente il rispetto del Contratto, monitorando l’andamento del servizio, controllando il livello di qualità erogata per ciascuna linea, tra cui:
- la puntualità del servizio, misurata attraverso la percentuale di corse arrivate a destinazione entro 5 minuti rispetto all'orario previsto;
- la regolarità del servizio, misurata attraverso il rapporto tra il numero dei treni effettuati regolarmente, considerando anche quelli adeguatamente sostituiti, ed il numero dei treni programmati.
- Secondo le regole e scadenze disciplinate dal contratto, ogni mese, trimestre, anno, Regione Lombardia applica le penali previste all’impresa.
Azione Lecco