Malgrate: 'hai attraversato la tempesta con il sorriso leggero, scegliendo ogni giorno la bellezza'. L'addio a Giulia, 32 anni
L'inizio delle esequie è coinciso con la fine del quarto giorno di oratorio estivo e così, ieri alle cinque del pomeriggio, transitando dinnanzi ai portoni aperti della parrocchiale, dopo aver dato uno sguardo alla carta funebre un bimbo, con l'innocenza di tutti i piccoli, ha chiesto alla sua mamma "perché questa ragazza è morta?". Un interrogativo ripetuto anche da don Andrea Lotterio, chiamato al non facile compito di trovare le giuste parole per consolare quanti si sono riuniti per tributare l'ultimo saluto a Giulia Simone, giovane psicologa clinica, mancata a soli 32 anni. 
Rifacendosi al dialogo tra Marta e Gesù dopo la morte di Lazzaro, letto poco prima, il parroco di Malgrate ha ricordato come, anche noi, ripetiamo l'errore della sorella di Maria nel chiederci "nella malattia di questo mio famigliare dove è Dio? In questo passaggio di Giulia dove è Dio? Se Dio esiste perché questa morte innocente? Se tu sei qui i miei cari non moriranno. Invece Dio è qui sempre, ma non come esenzione dalla morte. Gesù - ha sottolineato don Andrea - non ha mai promesso che i suoi amici non sarebbero morti. Per lui il bene più grande non è la vita lunga, un infinito sopravvivere. Essenziale non sta nel non morire, ma nel vivere già con la vita risorta. Perché l'eternità è già entrata in noi molto prima che accada, l'eternità entra con la vita di fede, nei gesti del quotidiano amore. Il Signore ci insegna ad avere più paura di una vita sbagliata che della morte (...)".
Rivolgendosi poi alla mamma e al papà di Giulia così come anche al fratello Natale e alla sorella Ilaria e a tutti i parenti e gli amici presenti alla funzione, il sacerdote ha ricordato come l'amore non tramonta mai, come "defunto" significhi "persona che ha terminato il suo compito: questa esistenza è stata anche per Giulia una missione. Dio l'ha chiamata all'esistenza, le ha dato dei tesori incalcolabili, le ha dato molta sua luce, la sua forza. Certo a noi oggi dispiace molto, è stata sollevata da questo suo incarico: aveva l'incarico di adoperare il suo corpo e la sua anima per amare, per trasformare il mondo in amore... questo compito divino Giulia lo ha svolto, così come le è stato possibile. Ha donato amore sorridendo, lavorando, sollevando, confortando, forse anche soffrendo. A noi resta una missione ancora da compiere, un compito. A noi rimane offrire un po' di quello che siamo al Dio della vita, ne avremo vantaggio anche noi e del nostro vantaggio ne godrà anche Giulia. Non siamo qui per celebrare il termine, la fine, ma piuttosto un compimento. Non siamo qui perché si è spezzata una giovane vita, ma perché l'amore ha riempito al nostra".
E dell'amore citato dal parroco ne hanno dato riprova le amiche della 32enne che, al termine della funzione, accompagnata dall'Armonica Singer Choir di Pescate, realtà a cui Giulia si era avvicinata con la sorella, si sono alternate al microfono per ricordarla coralmente come una ragazza spontanea e eclettica, citando vacanze insieme, momenti gastronomici, balli scatenati e i bagni all'Isola d'Elba, il "porto sicuro" dove ha chiesto vengano disperse le sue ceneri. "In questi due anni hai attraversato la tempesta con un sorriso leggero scegliendo ogni giorno la bellezza, anche nella fatica. Hai saputo custodire il dolore in silenzio, senza mai permettergli di spegnere la tua luce. Il tuo coraggio ci ha insegnato che la forza vera non fa rumore, che l'amore si mostra nei gesti semplici e che la vita, anche quando fa male, va vissuta fino in fondo. Questo, Giuly, è il dono che ci lasci, un esempio profondo che porteremo sempre con noi e che ci guiderà sempre quando ci sembrerà di non farcela. Grazie per essere stata parte della nostra vita, ci mancherai ogni giorno e ogni volta che ci tufferemo in mare sentiremo un po' di te" hanno aggiunto, con una foto dell'amica in immersione appoggiata vicina alla bara. "Libera e felice tra le tue onde sarai il nostro angelo speciale".
Rivolgendosi poi alla mamma e al papà di Giulia così come anche al fratello Natale e alla sorella Ilaria e a tutti i parenti e gli amici presenti alla funzione, il sacerdote ha ricordato come l'amore non tramonta mai, come "defunto" significhi "persona che ha terminato il suo compito: questa esistenza è stata anche per Giulia una missione. Dio l'ha chiamata all'esistenza, le ha dato dei tesori incalcolabili, le ha dato molta sua luce, la sua forza. Certo a noi oggi dispiace molto, è stata sollevata da questo suo incarico: aveva l'incarico di adoperare il suo corpo e la sua anima per amare, per trasformare il mondo in amore... questo compito divino Giulia lo ha svolto, così come le è stato possibile. Ha donato amore sorridendo, lavorando, sollevando, confortando, forse anche soffrendo. A noi resta una missione ancora da compiere, un compito. A noi rimane offrire un po' di quello che siamo al Dio della vita, ne avremo vantaggio anche noi e del nostro vantaggio ne godrà anche Giulia. Non siamo qui per celebrare il termine, la fine, ma piuttosto un compimento. Non siamo qui perché si è spezzata una giovane vita, ma perché l'amore ha riempito al nostra".
E dell'amore citato dal parroco ne hanno dato riprova le amiche della 32enne che, al termine della funzione, accompagnata dall'Armonica Singer Choir di Pescate, realtà a cui Giulia si era avvicinata con la sorella, si sono alternate al microfono per ricordarla coralmente come una ragazza spontanea e eclettica, citando vacanze insieme, momenti gastronomici, balli scatenati e i bagni all'Isola d'Elba, il "porto sicuro" dove ha chiesto vengano disperse le sue ceneri. "In questi due anni hai attraversato la tempesta con un sorriso leggero scegliendo ogni giorno la bellezza, anche nella fatica. Hai saputo custodire il dolore in silenzio, senza mai permettergli di spegnere la tua luce. Il tuo coraggio ci ha insegnato che la forza vera non fa rumore, che l'amore si mostra nei gesti semplici e che la vita, anche quando fa male, va vissuta fino in fondo. Questo, Giuly, è il dono che ci lasci, un esempio profondo che porteremo sempre con noi e che ci guiderà sempre quando ci sembrerà di non farcela. Grazie per essere stata parte della nostra vita, ci mancherai ogni giorno e ogni volta che ci tufferemo in mare sentiremo un po' di te" hanno aggiunto, con una foto dell'amica in immersione appoggiata vicina alla bara. "Libera e felice tra le tue onde sarai il nostro angelo speciale".
A.M.