Le voci delle Alpi: il 21 a Crandola il primo appuntamento

Torna anche quest’anno il progetto Le voci delle Alpi, che coinvolge cinque centri dell’Alta Valsassina, come esperienza di valorizzazione di un territorio omogeneo. Prevede una ricca diversificazione di proposte, studiate sulla base del patrimonio ambientale, culturale ed enogastronomico del territorio, con lo scopo di coinvolgere vari tipi di turismo sostenibile.
Nel 2025 sono previsti interventi in diversi Comuni, articolati su tre giornate: un evento di lancio a Crandola, una giornata con tre eventi coordinati a Taceno, Margno e Casargo, un momento conclusivo nuovamente a Casargo.
 “La Provincia di Lecco ha voluto dare continuità al progetto Interreg VoCaTe nel solco di quanto ideato e realizzato in passato, perché crediamo nell’importanza della cultura e del patrimonio immateriale, con particolare attenzione all’Alta Valsassina - commenta la Consigliere provinciale delegata a Cultura e Beni culturali, Turismo Silvia Bosio - Abbiamo quindi sostenuto economicamente il progetto presentato quest’anno dal Comune di Casargo nell’ambito del bando regionale, con l’intento di trasformarlo in un format stabile per la promozione culturale del territorio. Si tratta di un’iniziativa nata dal basso, con il coinvolgimento attivo di comunità, associazioni e famiglie, grazie in particolare all’impegno profuso negli anni dall’associazione ‘Le nostre radici di Indovero’. Il progetto propone itinerari accessibili a tutti, arricchiti da canti, racconti e degustazioni di prodotti tipici, con l’obiettivo di valorizzare l’identità locale, promuovere l’inclusione e incentivare la partecipazione delle giovani generazioni”.
 L’evento di lancio, in programma sabato 21 giugno dalle 15.00 a Crandola, si aprirà con un momento di dialogo e riflessione su uno dei più importanti patrimoni dell’arco alpino: il canto. Le caratteristiche del canto tradizionale delle Alpi e delle Prealpi saranno illustrate in una tavola rotonda con rappresentanti istituzionali, studiosi e cantori di varie realtà geografiche.
Trattandosi di un patrimonio immateriale, tramandato oralmente, si pongono oggi vari interrogativi riguardanti la conservazione, la documentazione e la valorizzazione all’interno e all’esterno delle comunità di pratica.
 Il canto è inoltre uno degli elementi che caratterizzano l’insieme della cultura tradizionale alpina, un tema oggi di grande attualità, anche nell’ottica del rapporto con il turismo. La riflessione nasce dalla recente esperienza dei Cantori di Vermiglio (Trentino), che hanno realizzato una pubblicazione utilizzando anche moderni mezzi multimediali.
Alle 16.00 si entrerà nel vivo dell’itinerario alla scoperta del paese, sempre con il filo rosso della musica. Il gruppo dei Cantori di Vermiglio, insieme a cantori di Premana e di Margno, proporrà potenti esempi del canto tradizionale delle valli trentine nella cornice della chiesa di Sant’Antonio Abate a Crandola, sorprendentemente ricca di affreschi e arredi liturgici.
Ci si trasferirà poi lungo un semplice sentiero nella frazione Vegno (raggiungibile anche con navetta gratuita), dove i gruppi musicali animeranno alcuni degli angoli più suggestivi di questo antico nucleo. Una bella mulattiera nei campi riporterà i partecipanti a Crandola per la festa finale, un aperitivo a suon di musica e canto con polenta e “bagnarel”, specialità gastronomica locale a base di ricotta stagionata (contributo di euro 5 richiesto).
L’iniziativa si svolge in collaborazione con l’associazione Le Nostre Radici di Indovero e la Pro Loco di Crandola e Vegno.
Date evento
sabato, 21 giugno 2025
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