Pagnona: il lavatoio si colora con i murales dell’artista premanese Alessandra Rusconi

Sette dipinti straordinari, che coprono una superficie di più di venti metri quadri, restituendo un’immagine a tutto tondo del paese di Pagnona. Sette dipinti che hanno reso speciale il lavatoio del borgo dell’Alta Valvarrone, illuminandolo con i colori della pittura di Alessandra Rusconi, artista premanese che avevamo già conosciuto sulle nostre pagine… ormai due anni fa!
È stato completato da pochissimi giorni un impegno artistico che ha donato un fascino unico al lavatoio pagnonese, il quale è nel pieno di un progetto di ristrutturazione e valorizzazione guidato dal Comune, oltre che dal Gruppo Alpini e dalla Pro Loco.
La prima fase è stata proprio la ‘copertura’ delle pareti interne ed esterne con una serie di dipinti in grado di offrire una rappresentazione a trecentosessantagradi di Pagnona, della sua storia, della sua cultura e del suo territorio. 


“Sono stata contattata a febbraio dagli Alpini e dalla Pro Loco e abbiamo iniziato a ragionare insieme su cosa realizzare e sul come farlo” ci spiega Alessandra Rusconi. Da un’unione di idee e punti di vista, sono nate le proposte che ora si possono ammirare sulle pareti del lavatoio.
Sul muro interno a monte Alessandra ha riprodotto tre fotografie raffiguranti luoghi e monumenti simbolo del paese dell’Alta Valle  - in particolare, Gallino, la chiesa Parrocchiale e la Torre (quest'ultima è uno degli edifici più antichi di Pagnona) - oltre alla fotografia di una donna impegnata al lavatoio e a quella di un altro antico lavatoio del paese. Sulla parete interna verso Ovest, invece, Alessandra ha realizzato una riproduzione dell’intero paese di Pagnona, oltre ad aver riportato gli stemmi del Comune, della Pro Loco e del Gruppo Alpini. Sul muro esterno, infine, l'artista premanese ha dipinto un quadretto in onore alle Penne Nere, raffigurante un alpino che sale verso il monumento di Campo, con il Monte Legnone sullo sfondo. A fianco, Alessandra ha aggiunto anche una pergamena che riporta la Preghiera dell’Alpino. 


“È stata dura, ma ce l'abbiamo fatta” esclama Alessandra, descrivendo il lavoro portato a termine - il più grande della sua carriera, in termini di superficie dipinta - come “un’avventura che mi ha impegnato davvero molto, mentalmente e fisicamente, per due mesi”.


L'artista ha dipinto frequentemente per buona parte del fine settimana e, tra l'altro, spesso in condizioni avverse, considerato il meteo tutt'altro che clemente che ha caratterizzato gli scorsi sessanta giorni (per realizzare la parete esterna, infatti, Alpini e Pro Loco hanno allestito un enorme riparo). A sostenerla, tuttavia, ci hanno pensato i pagnonesi, che sono accorsi numerosissimi per dare un’occhiata, per “controllare” lo stato dei lavori, per complimentarsi con Alessandra e per portarle un caffè o uno spuntino. 


“I pagnonesi sono stati fantastici, veramente molto interessati a questo lavoro e gentilissimi con me” spiega ancora l'artista, raccontandoci di “bambini che venivano a cercare la loro casa tra quelle dipinte, anziani che si interrogavano su chi fossero i soggetti delle fotografie, donne che strofinavano i panni tra le mura del lavatoio fresco fresco di pittura”. Non solo gli abitanti del piccolo borgo, tuttavia, si sono interessati al lavoro di Alessandra. Essendo la Valvarrone una metà molto ambita da ciclisti e motociclisti (soprattutto nel fine settimana) e considerato che il lavatoio si trova proprio a pochi passi dalla strada provinciale, ecco che “molte persone di passaggio a Pagnona, tra cui diversi stranieri, si sono fermate per osservare i miei dipinti e per scattare qualche fotografia”. “Sono estremamente soddisfatta e anche commossa per quello che sono riuscita a creare con i miei colori” ci confida ancora Alessandra, che tiene a ringraziare il Gruppo Alpini e la Pro Loco di Pagnona “per avermi dato questa opportunità e per aver creduto nelle mie capacità”.
Mentre la parte interna del lavatoio è già stata ‘attrezzata’ con un nuovo impianto di illuminazione, ora anche quella esterna dovrà essere illuminata e, una volta poste anche nuove ringhiere, un luogo così significativo per il paese di Pagnona - che molte donne utilizzano quotidianamente ancora oggi - sarà restituito in tutto il suo splendore a una comunità radicata nel suo paese, nella sua storia, nelle sue tradizioni e nel territorio.