Raffica di furti e 'spendite' tra Olginate, Calolzio e Valgreghentino: in due giudicati dal GUP
Furto e ricettazione sono, principali, i capi d'accusa per cui questa mattina due soggetti sono stati giudicati dal dottor Salvatore Catalano, uno optando per un patteggiamento e un altro per il rito abbreviato.
Il primo soggetto, già in carcere da gennaio a Lodi, ha chiuso la sua posizione con una condanna a 4 anni. A lui sono stati contestati diversi fatti, tra furti e ricettazione, consumatisi principalmente nel lecchese nei mesi autunnali e invernali del 2024.
Il primo episodio risale alla notte del 16 ottobre 2024 a Valgreghentino. Qui M.G. si era introdotto nella proprietà della vittima forzando la serratura del cancello e aveva poi raggiunto il box. All'interno aveva trovato uno zaino con un tablet, le chiavi di casa, un rasoio, degli occhiali e un computer custodito in una borsa.
Le razzie erano continuate alcuni giorni dopo, questa volta a Olginate. Sempre nella notte era entrato nel cortile di una abitazione e aveva provato a forzato la portiera di un'auto e il portaoggetti di una moto posto sotto la sella, senza però riuscire nel suo intento in quanto l'oggetto utilizzato per scardinare le serrature non era stato sufficientemente efficace. Era andata meglio al secondo colpo dove, sempre a Olginate, era riuscito a impossessarsi di un veicolo Fiat intestato a una azienda.
Tra il 12 e il 15 ottobre si era introdotto in un garage privato e qui aveva sottratto uno zaino al cui interno si trovavano sia le chiavi di un veicolo della protezione civile che i telecomandi dei mezzi della stessa associazione.
Altri quattro gli episodi contestati, di diversa natura però. Uno per avere ricevuto un veicolo provento di furto. Altri due per avere utilizzato la carta di credito e di debito di due soggetti a lui estranei, effettuando acquisti per un importo complessivo di poco meno di 300 euro. Infine a dicembre 2024 veniva trovato in possesso di tre pacchi di pasta e tre bottiglie di vino, precedentemente rubate.
A optare, invece, per il rito abbreviato è stato R.G., difeso dall'avvocato Roberto Bardoni, che ha ricevuto una condanna a un anno e due mesi di reclusione a fronte della richiesta del pubblico ministero che era di 2 anni e un mese.
In concorso con M.G., infatti, si era reso responsabile nel novembre 2024 della ricettazione di un apparecchio di autodiagnosi. Nello stesso mese i due si erano introdotti in una proprietà di Valgreghentino e dal garage avevano asportato un'autovettura al cui interno si trovavano i documenti della vittima.
Tra Valgreghentino e Calolziocorte, invece, avevano effettuato una ventina di operazioni nei distributori automatici di sigarette, utilizzando la carta bancomat di un soggetto estraneo, creando un danno di 148 euro.
Stessa "operazione" consumata ancora Valgreghentino, a fine novembre, con le carte bancomat e di credito di un ignaro cittadino, per un totale complessivo di oltre 300 euro.
Il primo soggetto, già in carcere da gennaio a Lodi, ha chiuso la sua posizione con una condanna a 4 anni. A lui sono stati contestati diversi fatti, tra furti e ricettazione, consumatisi principalmente nel lecchese nei mesi autunnali e invernali del 2024.
Il primo episodio risale alla notte del 16 ottobre 2024 a Valgreghentino. Qui M.G. si era introdotto nella proprietà della vittima forzando la serratura del cancello e aveva poi raggiunto il box. All'interno aveva trovato uno zaino con un tablet, le chiavi di casa, un rasoio, degli occhiali e un computer custodito in una borsa.
Le razzie erano continuate alcuni giorni dopo, questa volta a Olginate. Sempre nella notte era entrato nel cortile di una abitazione e aveva provato a forzato la portiera di un'auto e il portaoggetti di una moto posto sotto la sella, senza però riuscire nel suo intento in quanto l'oggetto utilizzato per scardinare le serrature non era stato sufficientemente efficace. Era andata meglio al secondo colpo dove, sempre a Olginate, era riuscito a impossessarsi di un veicolo Fiat intestato a una azienda.
Tra il 12 e il 15 ottobre si era introdotto in un garage privato e qui aveva sottratto uno zaino al cui interno si trovavano sia le chiavi di un veicolo della protezione civile che i telecomandi dei mezzi della stessa associazione.
Altri quattro gli episodi contestati, di diversa natura però. Uno per avere ricevuto un veicolo provento di furto. Altri due per avere utilizzato la carta di credito e di debito di due soggetti a lui estranei, effettuando acquisti per un importo complessivo di poco meno di 300 euro. Infine a dicembre 2024 veniva trovato in possesso di tre pacchi di pasta e tre bottiglie di vino, precedentemente rubate.
A optare, invece, per il rito abbreviato è stato R.G., difeso dall'avvocato Roberto Bardoni, che ha ricevuto una condanna a un anno e due mesi di reclusione a fronte della richiesta del pubblico ministero che era di 2 anni e un mese.
In concorso con M.G., infatti, si era reso responsabile nel novembre 2024 della ricettazione di un apparecchio di autodiagnosi. Nello stesso mese i due si erano introdotti in una proprietà di Valgreghentino e dal garage avevano asportato un'autovettura al cui interno si trovavano i documenti della vittima.
Tra Valgreghentino e Calolziocorte, invece, avevano effettuato una ventina di operazioni nei distributori automatici di sigarette, utilizzando la carta bancomat di un soggetto estraneo, creando un danno di 148 euro.
Stessa "operazione" consumata ancora Valgreghentino, a fine novembre, con le carte bancomat e di credito di un ignaro cittadino, per un totale complessivo di oltre 300 euro.
S.V.