Valgreghentino: una raccolta fondi in ricordo di 'Padella'

Marco Panzeri non c'è più. Ma è destinato a lasciare il segno sul nostro territorio, in nostro pezzettino di mondo da cui si era allontanato per "scoprire" l'Australia, per poi tornare alle origini. Dopo aver tributato, nei giorni scorsi, nella sua abitazione di Valgreghentino, l'ultimo saluto all'amico "Padella" - come il 33enne era da sempre chiamato, per via della passione per la cucina coltivata da ragazzino sui banchi del CFPA di Casargo e fatta diventare poi una professione diventando responsabile del centro cottura di Calolzio della cooperativa Il Grigio - gli amici hanno lanciato, infatti, una raccolta fondi in sua memoria attraverso la piattaforma gofundme.
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"Il contributo che raccoglieremo andrà a supportare progetti sociali per le associazioni e realtà del territorio" è spigato nella breve descrizione della finalità dell'iniziativa, rimandando alla conclusione della campagna tutte le specifiche, per lasciare invece spazio a una bella descrizione di Marco, mancato improvvisamente domenica scorsa mentre, a Crandola Valsassina, cercava funghi, in quella che avrebbe dovuto essere una mattina come tante, all'aria aperta, con il suo papà. "Un destino crudele, mentre faceva una delle cose che amava di più", per usare le parole degli amici che parlano di "Padella" come di uno "Spirito libero, grande viaggiatore e grande anima bella". 
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Parole di fatto condivise anche dai "colleghi" de Il Grigio che, nelle scorse ore, sui canali social, hanno ricordato Marco con un lungo e sentito post. "Ti salutiamo come si saluta un amico, qualcuno con cui è bello parlare, confidarsi. Ti salutiamo come si saluta una persona con cui si è appena litigato e fatto pace. Ti salutiamo come un punto di riferimento, qualcuno che sa guadagnare la fiducia degli altri, che resta al fianco, che resta dalla parte giusta. Ti salutiamo come si saluta qualcuno che lascia un segno, una traccia. Qualcuno a cui si è voluto bene. L'amore lascia sempre segni, lascia impronte. E qui, dove noi siamo rimasti, nei luoghi della vita quotidiana, della nostra pausa caffè, qui, il tuo passo è segno visibile di tutto ciò che ci rimane: la bellezza, lo stupore, la gratitudine di averti conosciuto. Custodiamo di te tutto quello che possiamo. Facciamo per te il futuro che c'è ancora da costruire. Lo facciamo insieme, perché nessuno rimanga indietro. Come tu hai sempre voluto. Ti salutiamo così, di fretta, mentre il tuo tempo è già altrove. Ti salutiamo guardando le tue, le nostre montagne. La luce, l'estate. Ti salutiamo mentre parti, e qualcosa di tuo inevitabilmente resta qui per sempre".
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