Dervio: giro del mondo... a tavola, aiuto a don Michele
Ha visto la partecipazione di ben 150 commensali la cena multietnica proposta nella serata di venerdì dai volontari dell’oratorio San Luigi a Dervio. La modalità di partecipazione proposta è quella tradizionale degli ultimi anni: l’acquisto di un pass che da diritto a 10 assaggi di cibo.
Per questa edizione i piatti cucinati dai volontari sono stati davvero tanti e di provenienza globale. C’erano infatti pietanze tipiche di Tunisia, Marocco, Georgia, Svizzera, Romania, Ucraina, Cina, Egitto, Transilvania, Senegal, Thailandia ed Equador ma anche della tradizione regionale italiana tra Calabria, Puglia e Lombardia.
I partecipanti dunque hanno potuto gustare – attraverso questo giro del mondo gastronomico - cibi molto diversi tra loro che hanno sicuramente deliziato il palato per la maestria con cui sono stati preparati dai cuochi, riusciti così a esprire le loro origini. E lo hanno fatto con grande spirito di solidarietà, per aiutare, come obiettivo della serata, don Michele Cuniola, missionario in Zambia.

Il progetto che vuole sostenere il sacerdote quest’anno riguarda la realizzazione di impianti di approvvigionamento dell'acqua per quattro villaggi, destinati altrimenti ad essere svuotati, con la terra venduta a scopo di lucro ad una multisocietà. Ciò permetterebbe, pompando l'acqua dallo Zambesi, di coltivare tutto l'anno banane, mais e soia, offrendo sostentamento alla popolazione.
Una buona causa dunque quella a cui in tanti hanno aderito, sia preparando che consumando la cena. Il cuore di tante persone di diversi paesi del mondo si sono uniti a Dervio per i cuori degli abitanti dei quattro villaggi dello Zambia dove opera il sacerdote legato al paese lariano e il risultato, come detto all’inizio, è stato ottimo. Gli organizzatori, vestiti con abiti zambesi, hanno indossato il “chietenge”, per richiamare appunto lo scopo della serata e ciò ha creato ancor di più l’atmosfera caratteristica, soprattutto durante il servizio del cibo.

Le volontarie, poi, hanno infatti offerto polenta taragna e formaggi – cibo fuori menù - oltre ai dolci tra cui anche il salame al cioccolato, preparato dai ragazzi dell’oratorio che hanno collaborato come cuochi nella preparazione delle piadine per i più piccoli che non hanno consumato il cibo multietnico.



Il progetto che vuole sostenere il sacerdote quest’anno riguarda la realizzazione di impianti di approvvigionamento dell'acqua per quattro villaggi, destinati altrimenti ad essere svuotati, con la terra venduta a scopo di lucro ad una multisocietà. Ciò permetterebbe, pompando l'acqua dallo Zambesi, di coltivare tutto l'anno banane, mais e soia, offrendo sostentamento alla popolazione.

Le volontarie, poi, hanno infatti offerto polenta taragna e formaggi – cibo fuori menù - oltre ai dolci tra cui anche il salame al cioccolato, preparato dai ragazzi dell’oratorio che hanno collaborato come cuochi nella preparazione delle piadine per i più piccoli che non hanno consumato il cibo multietnico.
M.A.