Premana: tradizionale e suggestiva processione del Corpus Domini
Giornata di festa (religiosa) quella vissuta oggi dal paese di Premana, che in mattinata ha celebrato la tradizionale ricorrenza del Corpus Domini.

Come da consuetudine, il borgo in Alta Valle si è trasformato in una splendida cartolina, con le viuzze del centro storico vestite a festa grazie ai tanti premanesi che fin dalle prime ore dal mattino sono scesi in strada per “sposare” (questo il termine dialettale utilizzato come sinonimo di “addobbare”) i vicoli con lenzuola, tendaggi, drappi antichi, decorazioni floreali, oltre a numerosi oggetti della simbologia cristiana.

Il motivo? Quello di abbellire il paese per accogliere il passaggio del Signore tra le case premanesi. Un passaggio non occasionale, ma simbolo della presenza costante di Dio al nostro fianco lungo il cammino della vita. Dopo la santa messa solenne delle ore 10.00, dalla chiesa parrocchiale ha preso il via una lunga processione che, percorrendo quasi interamente il centro storico, ha raggiunto nuovamente la piazza della chiesa, dove le celebrazioni si sono concluse con un momento di adorazione, seguito infine dalla benedizione solenne impartita da Mons. Giuseppe Scotti.

Un corteo decisamente “variopinto” e quasi uscito da un’altra epoca, dato che oltre ai numerosi fedeli, alla banda di Premana, ai ragazzi e agli animatori dell’oratorio, ai bambini della prima comunione e ai rappresentanti dell’amministrazione comunale, erano presenti diversi sacerdoti vestiti in abiti sacri, le varie confraternite che indossavano le antiche divise e portavano stendardi e candelabri, oltre alle donne vestite con il “cotoon” (il costume tradizionale) e che portavano sul capo lo “strasciool”, un velo bianco ricamato.

Una ricorrenza che, dunque, non solo assume un significato centrale per la fede cattolica, ma testimonia anche la vitalità di una comunità che preserva con forza e passione le proprie usanze, i propri costumi e, in questo caso specifico, i riti della propria tradizione.

Come da consuetudine, il borgo in Alta Valle si è trasformato in una splendida cartolina, con le viuzze del centro storico vestite a festa grazie ai tanti premanesi che fin dalle prime ore dal mattino sono scesi in strada per “sposare” (questo il termine dialettale utilizzato come sinonimo di “addobbare”) i vicoli con lenzuola, tendaggi, drappi antichi, decorazioni floreali, oltre a numerosi oggetti della simbologia cristiana.

Il motivo? Quello di abbellire il paese per accogliere il passaggio del Signore tra le case premanesi. Un passaggio non occasionale, ma simbolo della presenza costante di Dio al nostro fianco lungo il cammino della vita.

Un corteo decisamente “variopinto” e quasi uscito da un’altra epoca, dato che oltre ai numerosi fedeli, alla banda di Premana, ai ragazzi e agli animatori dell’oratorio, ai bambini della prima comunione e ai rappresentanti dell’amministrazione comunale, erano presenti diversi sacerdoti vestiti in abiti sacri, le varie confraternite che indossavano le antiche divise e portavano stendardi e candelabri, oltre alle donne vestite con il “cotoon” (il costume tradizionale) e che portavano sul capo lo “strasciool”, un velo bianco ricamato.

Una ricorrenza che, dunque, non solo assume un significato centrale per la fede cattolica, ma testimonia anche la vitalità di una comunità che preserva con forza e passione le proprie usanze, i propri costumi e, in questo caso specifico, i riti della propria tradizione.
A.Te.