Maggianico, Villa Ponchielli: volontari attivi nella pulizia
In vista delle già divulgate iniziative ''ponchielliane'' dei prossimi giovedì 26 giugno (conferenza in Officina Badoni a Lecco, ore 21) e sabato 28 giugno (visita straordinaria al parco e al piano terreno di Villa Ponchielli, solo su prenotazione), nella giornata di sabato 21 giugno le associazioni e i gruppi organizzatori degli eventi, capitanati dall’assessore ai lavori pubblici del Comune di Lecco Maria Sacchi, hanno organizzato una pulizia straordinaria del parco e della villa di Maggianico.

Una decina di volontari, fra cui il presidente di Officina Gerenzone Paolo Colombo, Carlo Polvara dell’Ordine dei Cavalieri di Parte Guelfa (antichissima istituzione duecentesca fiorentina che persegue in Italia l'impegno per la salvaguardia del territorio e delle sue risorse), l’organizzatore Roberto Timpano (Spring Run Lecco), Anna Molinari (Archive’s Heritage), abitanti del luogo ed esponenti dell’Associazione Giuseppe Bovara – Archivi di Lecco e della Provincia, armati di scope, spazzoloni, cesoie e soprattutto buona volontà, hanno affrontato quasi trent’anni di incuria e abbandono dell'importante complesso monumentale.

Il parco, pur sottoposto negli ultimi tempi a manutenzioni periodiche generali, ha restituito angoli inaspettati ed ormai dimenticati dalla memoria collettiva. Ciascuno dei volontari ha fatto quello che poteva: tre decenni di polvere ed erbacce sono tanti e sarebbe stato umanamente impossibile pretendere di riportare il luogo ''al suo aspetto originario''. Del resto, non avrebbe avuto senso farlo, almeno finché non verrà individuata la "strada" per restituire vita e dignità a parco e villa, rispettandone la complessa identità storica musicale, industriale e botanica.

Sono stati così ripuliti il laghetto con il ponticello e l’originale curioso ninfeo, sorretto da due cariatidi scampate ai furti e ai vandalismi che hanno nel tempo scalfito la bellezza della vasta proprietà.

La fontana (soffocata da quasi venti centimetri di terra accumulata nel tempo) con la scalea e l’acciottolato decorativo che fin dai tempi di Ponchielli accoglievano i visitatori e gli ospiti della casa; la grotta "alla Ludwig", nella quale ci si può ancora estraniare dal frenetico mondo esterno; e, ovviamente, il piano terreno della villa, dove sono stati ripuliti i pavimenti degli ambienti che saranno visitabili sabato 28 giugno, ossia l’androne e il salone principale, celati sotto uno strato confuso di polvere, calcinacci e perfino rifiuti. Numerosi passaggi di stracci e disinfettante hanno così rianimato le belle piastrelle, dai coloratissimi motivi decorativi.

Al termine, i volontari, stanchi ma felici di aver reso perlomeno accettabile il percorso di visita della prossima settimana, hanno avuto il privilegio di sostare per un breve rinfresco (offerto anche dal Circolo Fratelli Figini di Maggianico) nel salone della villa, lo stesso in cui il compositore Pietro Mascagni ricordava la una partita a tressette giocata assieme ad Amilcare Ponchielli, Antonio Carlos Gomes, Antonio Ghislanzoni e al critico musicale Ferdinando Fontana.

Senza pretendere di far miracoli, sono bastate poche braccia volenterose, un terzetto di scope e uno sfalciatore per dare una prima risposta concreta agli infiniti e teorici discorsi sulla proprietà ponchielliana lecchese.

Adesso tutto è pronto per i due eventi, ovvero la conferenza preparatoria di giovedì 26 giugno sulle ville Gomes e Ponchielli (ore 21, Sala Neogotica dell’Officina Badoni) e la visita di sabato 28 giugno a Villa e Parco Ponchielli (solo su prenotazione).

Una decina di volontari, fra cui il presidente di Officina Gerenzone Paolo Colombo, Carlo Polvara dell’Ordine dei Cavalieri di Parte Guelfa (antichissima istituzione duecentesca fiorentina che persegue in Italia l'impegno per la salvaguardia del territorio e delle sue risorse), l’organizzatore Roberto Timpano (Spring Run Lecco), Anna Molinari (Archive’s Heritage), abitanti del luogo ed esponenti dell’Associazione Giuseppe Bovara – Archivi di Lecco e della Provincia, armati di scope, spazzoloni, cesoie e soprattutto buona volontà, hanno affrontato quasi trent’anni di incuria e abbandono dell'importante complesso monumentale.

Il parco, pur sottoposto negli ultimi tempi a manutenzioni periodiche generali, ha restituito angoli inaspettati ed ormai dimenticati dalla memoria collettiva. Ciascuno dei volontari ha fatto quello che poteva: tre decenni di polvere ed erbacce sono tanti e sarebbe stato umanamente impossibile pretendere di riportare il luogo ''al suo aspetto originario''. Del resto, non avrebbe avuto senso farlo, almeno finché non verrà individuata la "strada" per restituire vita e dignità a parco e villa, rispettandone la complessa identità storica musicale, industriale e botanica.

Sono stati così ripuliti il laghetto con il ponticello e l’originale curioso ninfeo, sorretto da due cariatidi scampate ai furti e ai vandalismi che hanno nel tempo scalfito la bellezza della vasta proprietà.

La fontana (soffocata da quasi venti centimetri di terra accumulata nel tempo) con la scalea e l’acciottolato decorativo che fin dai tempi di Ponchielli accoglievano i visitatori e gli ospiti della casa; la grotta "alla Ludwig", nella quale ci si può ancora estraniare dal frenetico mondo esterno; e, ovviamente, il piano terreno della villa, dove sono stati ripuliti i pavimenti degli ambienti che saranno visitabili sabato 28 giugno, ossia l’androne e il salone principale, celati sotto uno strato confuso di polvere, calcinacci e perfino rifiuti. Numerosi passaggi di stracci e disinfettante hanno così rianimato le belle piastrelle, dai coloratissimi motivi decorativi.

Al termine, i volontari, stanchi ma felici di aver reso perlomeno accettabile il percorso di visita della prossima settimana, hanno avuto il privilegio di sostare per un breve rinfresco (offerto anche dal Circolo Fratelli Figini di Maggianico) nel salone della villa, lo stesso in cui il compositore Pietro Mascagni ricordava la una partita a tressette giocata assieme ad Amilcare Ponchielli, Antonio Carlos Gomes, Antonio Ghislanzoni e al critico musicale Ferdinando Fontana.

Senza pretendere di far miracoli, sono bastate poche braccia volenterose, un terzetto di scope e uno sfalciatore per dare una prima risposta concreta agli infiniti e teorici discorsi sulla proprietà ponchielliana lecchese.

Adesso tutto è pronto per i due eventi, ovvero la conferenza preparatoria di giovedì 26 giugno sulle ville Gomes e Ponchielli (ore 21, Sala Neogotica dell’Officina Badoni) e la visita di sabato 28 giugno a Villa e Parco Ponchielli (solo su prenotazione).
